Federico Maronati difende i prezzi del gelato: ''È il valore del lavoro artigianale''

ATTUALITÀ - Durante le accese discussioni estive sui costi del gelato artigianale, Federico Maronati, CEO di Artigeniale ed esperto del settore, propone una lettura approfondita della questione che va oltre le polemiche superficiali diffuse sui social e sui media. La sua analisi mira a fornire elementi concreti per comprendere un fenomeno che ha generato più indignazione che comprensione dei dati reali.

«Un cono da 5 euro non è uno scandalo. È il prezzo corretto per un alimento fresco, artigianale, preparato ogni giorno con ingredienti naturali. Lo scandalo, semmai, è non sapere cosa ci viene venduto quando ne paghiamo 1,50», afferma Maronati, evidenziando come la percezione del valore sia spesso distorta dalla mancanza di informazioni sui processi produttivi.

I costi reali della produzione artigianale

La spiegazione dell'esperto evidenzia come un gelato artigianale autentico, realizzato con frutta fresca, latte di qualità e zucchero naturale, comporti costi di produzione significativi e margini spesso ridotti al minimo. La differenza rispetto ai prodotti industriali non risiede solo nella qualità finale, ma nell'intero processo produttivo e nella selezione delle materie prime.

I dati forniti da Maronati offrono una prospettiva concreta sui costi effettivi. Per produrre un gelato alla ciliegia di alta qualità sono necessari 500 grammi di frutto fresco per ogni chilogrammo di prodotto finito, con un'incidenza della sola materia prima di oltre 7,50 euro per chilogrammo. Nel caso del gelato al pistacchio, gli ingredienti della frutta secca raggiungono costi compresi tra 15 e 20 euro per chilogrammo, determinando un prezzo di vendita congruo di 34-40 euro per chilogrammo, al netto dell'IVA.

L'impatto dell'inflazione sui costi produttivi

L'analisi dell'esperto include anche l'evoluzione dei costi energetici e delle materie prime negli ultimi anni. Dal 2020 al 2025, il prezzo dell'energia elettrica è aumentato del +259%, rappresentando un fattore determinante per le gelaterie artigianali che richiedono refrigerazione costante e macchinari energivori.

Parallelamente, le materie prime hanno subito rincari significativi: il cacao è salito del +262%, mentre lo zucchero ha registrato un incremento del +64,8% secondo i dati Istat e MIMIT. 

Una questione di consapevolezza del consumo

La conclusione dell'analisi di Maronati pone l'accento sulla necessità di modificare la percezione del valore. Un prodotto realizzato con ingredienti di qualità, processi artigianali e standard elevati comporta costi superiori, ma spesso viene venduto a un prezzo inferiore al suo valore reale per assecondare le aspettative del mercato.

«Non è il gelato ad essere caro, ma la percezione a essere sbagliata. Ci indigniamo per un cono a 5 euro e non ci chiediamo cosa c'è dentro a quello da 2. È tempo di ridare valore al lavoro artigianale», conclude l'esperto, invitando i consumatori a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle scelte d'acquisto.

La riflessione proposta supera i luoghi comuni per promuovere una comprensione più matura del rapporto qualità-prezzo nell'alimentazione artigianale. Dietro ogni pallina di gelato si nasconde infatti un universo di competenze, investimenti e scelte produttive che meritano di essere riconosciute e valorizzate.

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!