Food e tendenze. La sostenibilità al centro della comunicazione del packaging
Il 22% degli oltre 120 mila prodotti rilevati da GS1 Italy riporta in etichetta un claim sulla sua sostenibilità.
Anche le etichette dei prodotti di largo consumo venduti in Italia si colorano sempre più di verde. I claim, le certificazioni e le indicazioni relative alla sostenibilità sono infatti diffuse e diversificate e sulle confezioni dei prodotti è diventato comune trovare il racconto dell'impegno delle aziende nel miglioramento del loro impatto ambientale lungo tutta la filiera.
A misurare l’andamento di questa tendenza è l’Osservatorio Immagino, il monitoraggio semestrale realizzato da GS1 Italy, di cui è stata appena pubblicata la nona edizione. Un approccio innovativo che parte dalle informazioni (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) riportate sulle etichette dei prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy - a cui aderiscono oltre 1.874 aziende industriali del largo consumo e 49 retailer – e le incrocia con le rilevazioni sulle vendite effettuate da Nielsen.
La nona edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy ha avuto una base statistica di oltre 120 mila prodotti che hanno sviluppato quasi 39 miliardi di euro di vendite e che rappresentano l’82,6% del sell-out realizzato nel 2020 dai canali ipermercati e supermercati nel mercato totale del largo consumo in Italia.
Barometro sostenibilità
Per la seconda volta, l’Osservatorio Immagino ha rilevato 24 claim “green” presenti sulle etichette dei prodotti di largo consumo e li ha organizzati in quattro aree tematiche (Figura 1):- Management sostenibile delle risorse.
- Agricoltura e allevamento sostenibili.
- Responsabilità sociale.
- Rispetto degli animali.
I contenuti della nona edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy
Anche nel 2020, come fa dal 2016, l’Osservatorio Immagino, basandosi sulle indicazioni e sui claim presenti sulle confezioni, ha analizzato il carrello della spesa degli italiani e seguito l’evoluzione di 10 panieri, che rappresentano altrettanti fenomeni di consumo: Nel food:- Free from: i claim consolidati e quelli emergenti nel mondo dei prodotti “senza”.
- Rich-in: i claim più importanti e quelli più innovativi nei prodotti ricchi o arricchiti.
- Intolleranze: la dinamica dei prodotti “senza glutine” o “senza lattosio”.
- Lifestyle: vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher. Il cibo identitario.
- Loghi e certificazioni: Fairtrade, Ecolabel, Cruelty free. I nuovi valori in etichetta.
- Ingredienti benefici: dall’avocado al matcha, i gusti e i sapori più trendy.
- Metodo di lavorazione: artigianale o non filtrato, estratto a freddo o a lievitazione lenta, i claim che evidenziano come sono stati ottenuti i prodotti.
- Texture dei prodotti: ruvido o croccante? Le consistenze evidenziate sul packaging.
- Cura persona: i prodotti per la cura personale, con un focus su quelli biologici.
- Cura casa green: la sostenibilità dei prodotti per la pulizia indicata in etichetta.
- Italianità: un ampio dossier indaga le declinazioni del “made in Italy”, le Dop e le regioni in etichetta, nonché i consumi dei prodotti regionali nelle diverse aree del paese.
- Sostenibilità: un focus sulla diffusione e l’andamento dei claim che descrivono prodotti rispettosi dell’ambiente e comunicano la riciclabilità delle loro confezioni.
- Effetto Covid: l’analisi del paniere food e di quello non food, costituiti dai prodotti che hanno evidenziato in etichetta almeno un claim collegabile alle nuove esigenze dettate dalla pandemia.
GS1 Italy. A partire dall'introduzione rivoluzionaria del codice a barre nel 1973, l'organizzazione non profit GS1 sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese. In Italia, GS1 Italy riunisce 35 mila imprese dei settori largo consumo, sanitario, bancario, della pubblica amministrazione e della logistica. I sistemi standard GS1, i processi condivisi ECR, i servizi e gli osservatori di ricerca che GS1 Italy mette a disposizione semplificano e accelerano il processo della trasformazione digitale delle imprese e della supply chain, perché permettono alle aziende di creare esperienze gratificanti per il consumatore, aumentare la trasparenza, ridurre i costi e fare scelte sostenibili.
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