Gambero rosso. I premi assegnati da Moet & Chandon e Formaggio Asiago

Presentazione Guida ai Ristoranti d’Italia 2024: Moët & Chandon assegna il premio "Tradizione Futura". Formaggio Asiago premia i migliori ristoranti d'Italia

17 Ottobre 2023 - 14:55
Gambero rosso. I premi assegnati da Moet & Chandon e Formaggio Asiago

In occasione della presentazione della Guida ai Ristoranti d’Italia 2024, si è rinnovata la collaborazione tra Moët & Chandon e Gambero Rosso che, per il terzo anno consecutivo, hanno conferito a dieci giovani talenti della gastronomia il premio speciale “Tradizione Futura”.

Il riconoscimento celebra chef, senza distinzione di genere o provenienza geografica, che con la loro visione, la loro creatività e il loro rigore d’esecuzione hanno saputo proporre un’interpretazione originale ma allo stesso tempo coerente della grande tradizione culinaria d’Italia.

A salire sul palco per ritirare il premio speciale “Tradizione Futura” sono stati, in ordine alfabetico: ANNA BARBINA di AB Osteria Contemporanea di Mortegliano, MAGDALENA BUCSYNSKA di Restaqmme a Napoli, MATTEO DELVAI dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, NICOLETTA FRANCESCHINI del Silene Piccolo Ristorante a Foligno, FREDERIK LASSO del Zunica 1880 di Civitella del Tronto, GIACOMO LOVATO di Borgia - Milano a Milano, DARIO PANDOLFO del Cala Luna de Le Calette Hotel di Cefalù, GUIDO PATERNOLLO del Pellico 3 del Park Hyatt Milano, GIOVANNI RIGONI del Zanze XVI a Venezia, EDOARDO TILLI e KLODIANA KARAFILAJ del Podere Belvedere Tuscany di Pontassieve.

Le dieci nuove promesse della cucina italiana condividono con Moët & Chandon gli stessi principi con i quali il visionario Claude Moët fondò la Maison nel 1743: tensione all’innovazione, talento, impegno. E un comune desiderio di offrire nuove espressioni e modalità di degustazione di classici intramontabili, che sia un piatto o un calice di Champagne.

Fedele a quei valori che ne permeano l’agire da 280 anni, la scelta di sostenere un premio come “Tradizione Futura” rappresenta per Moët & Chandon una naturale estensione del proprio impegno a favore della piena espressione delle proprie competenze, che abbraccia anche temi come quello della sostenibilità e dell’inclusione.

Ai giovani interpreti della ristorazione nostrana Moët & Chandon dedica il proprio brindisi per il traguardo raggiunto, come fa ogni giorno in tutto il mondo, accompagnando momenti memorabili della vita grazie a vini unici che combinano vivace fruttato, palato seducente ed elegante maturità.

Nei suoi 280 anni di vita, la nostra Maison si è sempre impegnata nel riscrivere i codici stessi del savoir- vin in Champagne”, spiega Carola Braggio, Senior Brand Manager di Moët & Chandon. “Un percorso simile a quello intrapreso dagli chef a cui, da tre anni, assegniamo insieme a Gambero Rosso il premio speciale ‘Tradizione Futura’, che rappresenta per noi un’ulteriore occasione per valorizzare l’eccellenza espressa dell’alta gastronomia italiana, che da sempre dialoga in maniera perfetta con i nostri Champagne”.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago premia i migliori ristoranti d’Italia 

Il Ristorante Pomiroeu di Seregno (MB), l’Hosteria Grappolo d’Oro di Roma e il Ristorante “La Bul” di Bari sono i vincitori del premio speciale “RISTORANTI CON LA MIGLIORE DEGUSTAZIONE DI FORMAGGI” promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago nella Guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso.

Lo chef Giancarlo Morelli (Ristorante Pomiroeu), l’oste Antonello Magliani (Hosteria Grappolo d’Oro) e lo chef Antonio Scalera (Ristorante “La Bul”) sono i tre interpreti  premiati per il loro impegno nel valorizzare l’importanza del prodotto d’origine. Il riconoscimento, promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago nella Guida Ristoranti D’Italia 2024 del partner Gambero Rosso e giunto alla sua terza edizione, testimonia il profondo legame del formaggio Asiago col mondo della ristorazione e celebra l’importante ruolo degli chef nel ricercare e testimoniare il valore alla base della scelta di alimenti dalla provenienza certa, espressioni di un territorio e di qualità distintiva come l’Asiago DOP.

Passione, profondo rispetto della materia prima, attenzione alle produzioni locali sono i segni distintivi dei tre chef dei ristoranti con la migliore degustazione di formaggi d’Italia. A partire da Giancarlo Morelli, patron del Ristorante Pomiroeu di Seregno (MB), punto di rifermento in Brianza, capace di mettere il formaggio al centro della scena e di offrire un’esperienza che permette di conoscerne le diverse sfumature: “ringrazio il Consorzio Tutela Formaggio Asiago per questo premio, ricompensa per un lungo percorso personale e professionale. Il formaggio è sempre stato parte della mia vita e lo considero anche un finale degno di nota, l’apoteosi di un pranzo o una cena. Un protagonista così importante merita uno spazio altrettanto importante. Per questo, nel mio ristorante, è presente un carrello dei formaggi con non meno di 45 tipi diversi: un vero trionfo di gusto e di bontà che esalta la grande tradizione casearia dove l’Asiago DOP non può mancare”. 

L’oste Antonello Magliani, dell’Hosteria Grappolo d’Oro di Roma, è l’emblema di quella passione che porta la ristorazione alla continua ricerca di prodotti unici e trova nell’Asiago DOP un vero campione d’eccellenza e un perfetto “motivatore” di convivialità: “ ho un rapporto morboso con i formaggi, li uso in tante lavorazioni classiche della cucina romana, così come in preparazioni più innovative.  – afferma - Per tutti ho un grande rispetto dell’identità dell’ingrediente che scelgo in base alla provenienza culturale, al gusto, alla territorialità, al produttore. Io faccio questo lavoro perché ci credo e mi piace che i miei clienti si sentano a casa”.

Grande versatilità dell’alimento e capacità di valorizzare il lavoro di ogni chef sono due facce della stessa medaglia, quando si sceglie la denominazione d’origine protetta Asiago DOP. Antonio Scalera, del Ristorante “La Bul” di Bari, non ha dubbi:  “il formaggio è un ingrediente fondamentale e lo impiego in ogni situazione: in purezza, nelle lavorazioni e nella carta dei formaggi perché, con le sue diverse sfaccettature, permette di esaltare la mia creatività. Ogni ricetta nasce nel rispetto della stagionalità, con una grande attenzione alla materia prima e al territorio e, per me, è importante poter contare su fornitori che condividono la mia stessa cura dei dettagli”.

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