Glifosato: una mozione in Senato per rivedere le norme di utilizzo
Il Senatore Saverio De Bonis ha presentato una mozione in Senato per rimettere in tavolo la discussione intorno all'uso del glifosato.
Il Glifosato è il diserbante più usato al mondo, in agricoltura, nel giardinaggio e per la manutenzione del verde, ma è da tempo sotto attacco per i possibili danni che può causare alla salute.
Nel 2015, lo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che fa parte dall’Oms, lo ha inserito nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (gruppo 2A). L'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha espresso un giudizio più rassicurante, ma le sue valutazioni sono state molto criticate poiché apparentemente vicine agli interessi dei produttori.
Nonostante le numerose polemiche (di cui vi avevamo parlato in questa news) il 31 dicembre 2017 l'Unione Europea ha rinnovato per altri cinque anni l'autorizzazione all'utilizzo del glifosato; Italia e Francia si sono dette contrarie, ma Germania e altri Stati hanno fatto pendere l'ago della bilancia a favore.
In occasione della Conferenza della Camera dei Deputati per il lancio della Campagna globale Poison-free Food and Farming 2030 – Cibo e Agricoltura liberi da pesticidi 2030 il Senatore De Bonis ha dichiarato di voler presentare una mozione al Governo per un maggiore controllo soprattutto per quanto riguarda le derrate provenienti dall'estero.
Ad ora, come si legge dalla mozione avanzata in Senato (il cui testo integrale è reperibile a cliccando qui) viene chiesto al Governo:
1) a sospendere gli effetti del comunicato del Ministero della salute del 19 dicembre 2017 con cui si è recepito il rinnovo della sostanza attiva glifosato per 5 anni e ad assumere ogni idonea iniziativa in sede europea per promuovere la revisione delle decisioni assunte in merito all'utilizzo del glifosato con regolamento di esecuzione (UE) 2017/2324 della Commissione, del 12 dicembre 2017;
2) a promuovere, anche mediante lo strumento della decretazione di urgenza, degli interventi normativi finalizzati a vietare l'utilizzo e la presenza della sostanza attiva glifosato negli alimenti;
3) a disporre l'intensificazione delle attività di controllo e monitoraggio, con specifico riferimento al traffico commerciale e alle connesse operazioni, in tutte le infrastrutture portuali italiane, in particolare nei porti della Puglia dove sbarcano navi contenenti grano duro proveniente dagli Stati Uniti e dal Canada, con lo scopo di garantire la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria;
4) ad adottare tutte le necessarie misure di precauzione sul territorio nazionale volte a proteggere la sanità pubblica nonché la salubrità dell'ambiente, con specifico riferimento alla tutela delle acque, della flora e della fauna.
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