Green Pass e Mense scolastiche. Le associazioni di settore denunciano poca chiarezza

Con l'avvicinarsi del ritorno a scuola, si accende il dibattito su Green Pass e Mense Scolastiche con la richiesta al Governo e al Miur di maggiore chiarezza.

3 Sett 2021 - 10:45
Green Pass e Mense scolastiche. Le associazioni di settore denunciano poca chiarezza
Con l'avvicinarsi del ritorno a scuola, si accende il dibattito su Green Pass e Mense Scolastiche.  Di seguito la richiesta congiunta contenuta in una missiva che le Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore, le Organizzazioni Sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs e le Associazioni datoriali Angem e Alleanza delle Cooperative Italiane (Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, AGCI-Servizi), hanno inviato al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, al Ministro della Salute Roberto Speranza e ai Presidenti della Conferenza Stato- Regioni Massimiliano Fedriga e dell’ANCI, Antonio Decaro.

"Il Governo e il Miur convochino urgentemente un tavolo presso il Ministero dell’Istruzione ed operino un chiarimento sulla recente normativa che ha introdotto misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche e universitarie imponendo l’obbligo della certificazione verde per tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, escludendo nella platea di riferimento il personale dipendente delle imprese in appalto, a partire da quelle che gestiscono servizio di ristorazione/mensa all’interno delle scuole di ogni ordine e grado."

Nella nota le Parti evidenziano che “in queste ore, alcune amministrazioni locali (Roma e Milano, per citare le più rilevanti) hanno inteso estendere tale indicazione anche al personale delle mense scolastiche e universitarie, generando confusione nelle scuole ed esponendo imprese e lavoratori al rischio di non poter operare con la dovuta serenità. Chiediamo pertanto che il Governo e il MIUR operino un chiarimento della suddetta normativa”.

Le lavoratrici e i lavoratori operanti nel settore della Ristorazione scolastica e universitaria - in prevalenza donne, con contratto a tempo indeterminato a tempo parziale – sono circa 40mila e annualmente assicurano il servizio di preparazione e somministrazione di oltre 430 milioni di pasti.

Il Comitato Tecnico-Scientifico e il Ministero dell’Istruzione, come richiesto e sempre affermato dalle Parti Sociali del settore, considerano fondamentale il ruolo sociale ed educativo della refezione scolastica, parte integrante dell’offerta formativa, connotata come esperienza di valorizzazione e crescita costante delle autonomie dei bambini, che per questo debba essere garantita per tutti gli aventi diritto.

Le Parti Sociali sottolineano nella nota: “così come nel febbraio 2021 abbiamo siglato un Protocollo di intesa con il quale abbiamo richiesto alle Istituzioni di inserire prioritariamente nel piano vaccinale anti Covid-19, definito dal Ministero della Salute, i lavoratori operanti nel settore della Ristorazione collettiva, oggi riaffermiamo il sostegno alla campagna vaccinale e l’assoluta priorità di garantire massima sicurezza per addetti e utenti del servizio. “Per questo – conclude la nota - è necessario che imprese, lavoratori e lavoratrici siano poste in condizione di poter attuare questo processo, con norme dedicate, adeguate e chiare, valevoli per l’intero territorio nazionale, nonché modalità operative precise nelle responsabiità, compiti e strumenti”.

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