Green pass obbligatorio. Lo Chef Antonello Colonna pronto a licenziare chi ne è sprovvisto
L'obbligo del green pass per il lavoratori sta facendo molto discutere in tutti i settori. Nel mondo Horeca lo chef Antonello Colonna dichiara "se entro il 15 ottobre i miei dipendenti non avranno il green pass li licenzierò"
Dal prossimo 15 ottobre e fino al 31 dicembre esibire il Green Pass sarà obbligatorio per accedere a tutti i luoghi di lavoro; la regola varrà per i dipendenti del settore pubblico e privato nonché per lavoratori autonomi. All’ingresso si dovrà mostrare al datore o all’incaricato la certificazione o il risultato negativo di un tampone o test antigenico. La pena per chi non esibisce il green pass è la sospensione dello stipendio.
Il nuovo provvedimento ha da subito fatto molto discutere anche tra gli addetti ai lavori del mondo Horeca, per i quali restano valide queste regole.
Linea dura, ad esempio, quella che ha intenzione di adottare lo chef romano Antonello Colonna che ad Adnkronos ha dichiarato: "Se entro il 15 ottobre i miei dipendenti non avranno il green pass li licenzierò”.
Colonna non transige sul tema dei vaccini, ha dichiarato che non rinnoverà il contratto agli stagionali privi di certificato di vaccinazione e che lo richiederà ai futuri dipendenti anche in sede di colloquio. Una scelta che guarda soprattutto alla sicurezza dei suoi ospiti: “I miei clienti si sentono tutelati grazie al certificato verde, da noi non ci sono stati problemi di salute e non lo vedo discriminatorio richiederlo. Noi ristoratori – conclude - siamo una sorta di protezione civile e apportiamo un beneficio per la salute pubblica”.
Favorevole anche Enrico Pierri del Il Sanlorenzo che – come riporta La Repubblica Roma – sostiene che il Green Pass "è il primo strumento che ci permette di gestire il virus in attacco e non in difesa, non esclude la possibilità di contagi ma gioca sulle probabilità: se tutti sono vaccinati, dipendenti compresi, in una stanza diminuiscono le possibilità di contagio. È un grande strumento per tornare lentamente alla normalità e non minare il nostro lavoro con lo spettro di una nuova crisi in questo settore".
Di tutt’altra opinione sembra invece essere lo chef Gianfranco Vissani, che – come si può leggere su Repubblica ha dichiarato: “Abolire il Green Pass? Farebbero bene, il certificato verde è incostituzionale e non è altro che un modo per controllarci, è assurdo che sul foglio compaia il proprio nome. Sarebbe dovuto bastare il vaccino ma con il Green Pass cercano il pelo nell'uovo per entrare nei ristoranti”
La questione sembra quindi agitare gli animi e polarizzare sia datori di lavoro che lavoratori; resta di fatto la necessità di adeguarsi alla nuova normativa che - ha sottolineato il Governo - si pone l’obiettivo di rendere per i dipendenti i luoghi di lavoro più sicuri
[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
Compila il mio modulo online.