Il Gambrinus di Napoli multato: ha negato l'accesso al cane di una non vedente
833 euro di multa per lo storico caffè Gambrinus, a Napoli. È quanto ha dovuto pagare l'esercizio, posto nella centralissima piazza Trieste e Trento del capoluogo partenopeo, per aver impedito ad un cane di una non vedente di entrare nelle sale dei locali storici.
La contravvenzione amministrativa è stata notificata dalla Polizia Municipale del capoluogo campano, intervenuta sul luogo chiamata dalla donna, che ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per far valere i suoi diritti.
"Si è trattato di uno spiacevole equivoco. Mio zio non si è reso conto subito che si trovava di fronte ad una ipovedente, e quando lo ha capito ha invitato la signora a entrare ma ha rifiutato rivolgendosi ai vigili. I cani possono entrare in alcune sale e in altre no; siamo disponibili verso tutti, specie nei confronti dei disabili" ha dichiarato all'Ansa Michele Sergio, portavoce della storica famiglia proprietaria del Gambrinus. "Valuteremo il ricorso, ma siamo pronti a incontrare la signora magari davanti ad un bel caffè" conclude Sergio. La legge di riferimento è la 281/1991 (“Legge quadro in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo”) che vieta l’ingresso agli animali in luoghi in cui si preparano cibi e bevande: si fa quindi espresso riferimento a cucine o altri luoghi atti alla preparazione. Per quel che attiene invece i luoghi in cui i cibi e le bevande si somministrano (quindi bar, ristoranti, ecc.), l’art. 83, lettera d) Regolamento di Polizia Veterinaria D.P.R. n. 320 del 1954 sostanzialmente dice che chiunque voglia far entrare il proprio cane in un ristorante o bar dovrà provvedere ad adempiere ad ogni misura di precauzione (museruola e guinzaglio) al fine di non cagionare pericoli per gli altri clienti del locale. Ovviamente si tratta di prescrizioni che decadono in presenza di animali addestrati o di accompagnamento a disabili.
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