Via della Seta: mele, pere e uva italiane fuori dall'accordo con la Cina
Mele, pere e uva da tavola made in Italy sono vietate in Cina che non ne permette l'ingresso a causa delle barriere commerciali ancora presenti per le produzioni nazionali. Lo denuncia la Coldiretti alla vigilia della firma della nuova via della seta voluta dal presidente cinese Xi Jinping.
L'Italia può esportare quindi in Cina solo kiwi e agrumi, questi ultimi sbloccati recentemente, mentre resta il divieto su carni suine italiane e sull'erba medica.
La Cina, precisa la Coldiretti, chiede assicurazioni sull'assenza di patogeni della frutta non presenti sul proprio territorio con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta.
Coldiretti sottolinea inoltre che se l'Italia vede bloccati i suoi prodotti per l'export, la Cina può invece esportare liberamente pere e mele nonostante siano stati rilevatin diversi insetti dannosi alle coltivazioni di provenienza.
Secondo lo studio Coldiretti su dati Istat, le importazioni agroalimentari dalla Cina hanno superato del 35% il valore delle esportazioni Made in Italy del settore nel 2018, a conferma della necessità di un riequilibrio dei rapporti commerciali.
Le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy in Cina hanno raggiunto nel 2018 il valore di 439 milioni di euro, un valore che è più che triplicato negli ultimi 10 anni (+254%), con la progressiva apertura del gigante asiatico a stili di vita occidentali, ma che – sottolinea la Coldiretti – resta ancora molto inferiore alle importazioni che nel settore sono state pari a 594 milioni e riguardano dalle conserve di pomodoro ai prodotti biologici.
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