Italiani, riti e tradizioni: l'indagine di AstraRicerche per Grappa Libarna

1 italiano su 2 vuole mantenere le tradizioni, 1 su 4 non rinuncia alla grappa come dopo pasto. L'indagine di AstraRicerche per Grappa Libarna.

5 Dic 2023 - 16:06
Italiani, riti e tradizioni: l'indagine di AstraRicerche per Grappa Libarna

Italiani popolo di riti e tradizioni: mantenerle vive è importante per 1 intervistato su 2. Eppure, oltre 1 italiano su 4 vive le grandi ricorrenze con spirito di rinnovamento, adeguandole ai tempi e creando momenti “nuovi” con amici e familiari. Lo fanno in particolare i Millennials: quasi 1 su 3 rinnova le tradizioni, con picchi tra gli uomini del Nord-Ovest (32%). Tra i riti che resistono e uniscono gli italiani da Nord a Sud c’è quello del bicchiere di grappa a fine pasto, a cui resta affezionato 1 italiano su 4. Secondo Mauro Ferraresi, sociologo dei consumi all’Università IULM di Milano: “Le tradizioni non sono statiche e immutabili, ma soggette a cambiamenti. Possono adattarsi nel tempo per rispondere alle nuove condizioni sociali, politiche ed economiche e questo processo prende il nome di ‘reinterpretazione della tradizione’”. Grappa Libarna, brand di Gruppo Montenegro iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, ha indagato con AstraRicerche il rapporto degli Italiani con le tradizioni e i loro riti, ponendo particolare attenzione al consumo della Grappa, con un’indagine su oltre 1.000 connazionali tra i 35 e i 75 anni. 

Ma cosa rappresentano per gli italiani tradizioni e ricorrenze?

Decisamente un’abitudine a cui si è legati e che si vuole mantenere. Il 40,1% del campione le definisce “un’antica usanza che viene tramandata di generazione in generazione e che non va toccata perché rappresenta la propria storia personale o quella della famiglia”, come mangiare un piatto particolare (14,3%) oppure l’uovo di cioccolato a Pasqua (14,8%). Altri, invece, vedono le tradizioni come “un elemento del passato ma che viene rinnovato e adeguato ai nostri tempi” (23,4% con picchi tra gli uomini Millennials) o ancora come un momento “nuovo” da creare con amici e familiari e da ripetere (15,0%, Millennials). Vi sono però anche riti e tradizioni che si stanno un po’ perdendo, come nel caso dei pranzi domenicali in famiglia (citato da 1 italiano su 4).

La tradizione più amata? Il Natale.

Per gli italiani, è il Natale la tradizione più importante da tramandare. Per oltre 1 su 2 (51,2%) è un momento da vivere in famiglia ed è la ricorrenza da mantenere viva più di tutte le altre, sia come giornata di festa che come insieme di rituali. È così soprattutto per i Baby Boomers (58,3%), seguiti da Gen X (48%) ed i Millennials (43%). Tra i riti immancabili nel Natale rimane saldo il consumo di grappa. Per circa il 40% degli italiani, in particolare i Millennials (48%) seguiti dalla Gen X (39%), il Natale è l’occasione più adatta per il consumo di questo storico distillato della nostra tradizione. “La Grappa si conferma una protagonista del Natale. Il bicchiere a fine pasto è un rito per i nostri connazionali e fa parte delle tradizioni di questo periodo. Ma resistono con forza anche altre occasioni di consumo, come la cena a casa con familiari o amici (34,6%) e il pranzo della domenica (36%). La storicità della marca - e quindi la sua tradizione - è il principale criterio di scelta di una grappa o di un altro distillato (33,5%), in particolare per la Gen X. Tuttavia, contano anche il metodo di produzione e l’invecchiamento (29,1%), soprattutto per Millennials e Baby Boomers, nonché il consiglio di persone esperte, per 1 italiano su 4, prevalentemente donne della Gen X”, spiega Gianluca Monaco, Marketing & New Businesses Director di Gruppo Montenegro.

Tra gli altri riti indicati come “da tramandare” ci sono la preparazione dell’albero di Natale (44,2%) e del presepe (23,4%), a cui Millennials, Gen X e Baby Boomers assegnano la stessa importanza. Il Presepe vince soprattutto al Sud, l’albero nei piccoli centri. Anche alla preparazione dei dolci natalizi, però, gli italiani attribuiscono valore (1 su 5). La tombola e altri giochi legati a questo periodo dell’anno sono invece le tradizioni che si stanno un po’ perdendo (27,1%).

Convivialità nei momenti tradizionali: immancabile la grappa per un italiano su quattro.

Per più di 1 italiano su 3 la convivialità nei momenti tradizionali dell’anno si traduce nel “restare a tavola dopo il pasto con amici o familiari”, in compagnia di un distillato come la grappa o di un amaro. Per più di 1 italiano su 5, invece, la convivialità nelle festività è rappresentata dal vedersi fuori casa con gli amici di sempre, a cena o dopo cena, per bere insieme qualcosa. Per oltre 1 italiano su 2, soprattutto Millennials (53,8%), la migliore conclusione del pasto in occasione di ricorrenze è con caffè e amaro, mentre 1 italiano su 3, preferisce consumare solo il caffè. Per 1 italiano su 4 il pasto deve invece concludersi con grappa o distillati, con picchi di consumo tra uomini e al Nord-Est. 

I nuovi trend del consumo di grappa.

Italiani e grappa restano un binomio indissolubile. Il 64,0% del campione ha dichiarato di consumarla, soprattutto uomini e Millennials. Il 16,1% lo fa spesso o occasionalmente e il 47,9% lo fa raramente o solo in occasioni particolari. Il tradizionale consumo tra le mura domestiche resta in cima alle preferenze di 7 italiani su 10 ma resta importante anche il consumo fuori casa, al ristorante (27,6%) e nei locali (22,3%). “I dati confermano la grande passione degli italiani per la grappa - continua Gianluca Monaco - che, oltre ad essere ormai riconosciuta come il distillato simbolo di italianità e artigianalità, è sempre più associata all’idea di convivialità, esperienza e tradizione, anche fuori casa. E chi la sceglie ha le idee chiare: per un terzo degli italiani guida la scelta il legame del brand con il territorio e la sua autenticità e per un altro terzo il fatto che sempre più si cerchi nel consumo un’esperienza. Due elementi, questi, che ben rappresentano i tratti distintivi di Grappa Libarna, la cui storia plurisecolare, iniziata nel 1906, è profondamente legata alla sua culla di origine, il Piemonte, e alla più autentica esperienza dell’arte distillatoria piemontese”.  

Ultime curiosità dalla ricerca: in occasione di inviti per pranzi o cene legati alle ricorrenze, il 16,2% degli intervistati ha dichiarato di scegliere un distillato come la grappa da portare in dono, mentre per il 19,7% è gradito come regalo da ricevere, molto più di un amaro (rispettivamente 12,5% e 16,7%).

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