Le Donne Imprenditrici di Fipe e l'Intelligenza Artificiale Emozionale al servizio dei pubblici esercizi

Cosa si intende per “Intelligenza Artificiale Emozionale”? Ce lo spiegano le Donne Imprenditrici di Fipe, con tutti i vantaggi per i pubblici esercizi.

11 Dic 2023 - 11:05
Le Donne Imprenditrici di Fipe e l'Intelligenza Artificiale Emozionale al servizio dei pubblici esercizi

Su 334.000 Pubblici Esercizi in Italia, oltre 96.600 imprese, che equivalgono al 29% del totale, sono guidate da donne, che rappresentano inoltre il 51% del totale della forza lavoro dipendente del settore.

Questi i numeri di Le Donne Imprenditrici di Fipe, che rappresentando la metà della forza lavoro dipendente e un terzo delle figure alla guida di ristoranti, bar e locali in tutta Italia, prendono le redini del dibattito sul futuro dei pubblici esercizi, concentrandosi anche sugli usi dell'Intelligenza Artificiale (IA).

L'IA può rappresentare una risorsa fondamentale per le realtà economiche, in quanto prezioso ausilio alle attività in grado di consentire, tra le altre cose, un’ottimizzazione dei processi e delle procedure, un miglioramento dell’esperienza del cliente e il mantenimento della sicurezza e della conformità alle normative vigenti. Di questi e altri temi si è discusso a Napoli nel corso dell’Assemblea 2023 del Gruppo Donne Imprenditrici di FIPE-Confcommercio dal titolo “IA+E= Intelligenza Artificiale Emozionale”.

Ma cosa si intende per “Intelligenza Artificiale Emozionale”? 

Rispetto all’IA convenzionale, quella emozionale migliora l’esperienza dei clienti nei Pubblici Esercizi grazie all’aggiunta di umanità, inclusività e sensibilità emotiva. Uno strumento che promuove un ambiente più accogliente, ottimizza i processi e le procedure, creando un luogo in linea con le esigenze e le aspettative dei clienti e, soprattutto, rende più sostenibile il lavoro.

Sono molti, infatti, gli aspetti positivi che si devono considerare. Oltre a un elevato livello di personalizzazione del servizio e a una gestione operativa automatizzata in grado di occuparsi di personale, fornitori e inventario, l’Intelligenza Artificiale Emozionale può offrire due grandi vantaggi: una risposta alle emozioni dei commensali e un’attenzione particolarmente significativa alla sostenibilità.

Le "esperienze" che i clienti si aspettano di vivere al ristorante, al bar, gustando un aperitivo o una cena, ad un pranzo tra amici in pizzeria sono fatte sì di cibo di qualità, di un ambiente accogliente, di personale formato ed empatico, ma come si può tradurre il tutto? Dicendo che i pubblici esercizi vendono emozioni, perché sono queste che legano il ricordo del commensale a qualcosa di veramente viscerale che fa la differenza. 

In questo l'IA, una macchina, può davvero venirci in aiuto. Riguardo le emozioni dei commensali, l'IA sarà in grado di intercettare le sensazioni del cliente attraverso il riconoscimento facciale o vocale e di adoperarsi, come se fosse un umano, per fornire supporto, assicurandosi che l’esperienza sia sempre positiva. È proprio questa, d’altronde, la mission di un Pubblico Esercizio. In questo modo, sarà possibile garantire inclusività e accessibilità, offrendo ad esempio servizi di traduzione in tempo reale e supporto per persone con disabilità.

In secondo luogo, miglioramenti significativi sono possibili anche in tema di sostenibilità, verso cui cresce sempre di più la sensibilità degli imprenditori: l’Intelligenza Artificiale Emozionale permetterebbe, infatti, una migliore gestione energetica, favorendo il corretto smaltimento dei rifiuti e limitando l’impatto ambientale del Pubblico Esercizio.

Un sano utilizzo dell’intelligenza artificiale non può che contribuire all’efficienza dei servizi che migliaia di Pubblici Esercizi offrono ai propri clienti”, ha commentato Valentina Picca Bianchi, Presidente Gruppo Donne FIPE-Confcommercio.

Se da una parte lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta suscitando preoccupazioni etiche e di sicurezza, dall’altra, offre enormi opportunità di progresso oltre che di business in molti settori dell’economia. Questa dinamica coinvolge anche i Pubblici Esercizi, permettendo di sfruttare strumenti avanzati per migliorare la produttività, l’efficienza e l’organizzazione delle imprese”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio.

L’imprenditoria femminile è una realtà di grande valore per l’economia nazionale con un peso crescente nel mondo del Turismo, dove il 36% delle imprese è a guida femminile”, ha commentato Massimo Di Porzio, Presidente Fipe-Confcommercio Campania. “Inoltre, le donne si dimostrano più capaci degli uomini nel comprendere i vantaggi dell’innovazione tecnologica e a modernizzare i processi produttivi e di servizio. Questo vuol dire che le donne hanno una marcia in più anche nel mondo del Turismo, nel quale ormai la competitività si gioca anche sul terreno dell’innovazione di prodotto e di processo”.

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