Ristoranti motore del turismo: numeri da record per l'Italia

Rapporto FIPE: i turisti spendono 23 miliardi in ristorazione, generando 11 miliardi di valore aggiunto in 3.300 comuni. La ristorazione motore del turismo.

9 Ottobre 2025 - 10:11
Ristoranti motore del turismo: numeri da record per l'Italia

INDAGINI E RICERCHE - L'industria della ristorazione italiana si conferma pilastro dell'economia turistica nazionale. Lo rivela il Rapporto "Il potere turistico della ristorazione", elaborato da Sociometrica per FIPE-Confcommercio e presentato in anteprima al TTG di Rimini, con la partecipazione del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

I dati del 2024 parlano chiaro: i turisti, italiani e stranieri, hanno investito oltre 23 miliardi di euro in servizi di ristorazione, producendo 11 miliardi di valore aggiunto distribuiti in quasi 3.300 comuni a vocazione turistica del Paese. Una ricchezza che non si concentra esclusivamente nelle metropoli d'arte come Roma, Venezia e Firenze, ma si diffonde capillarmente in tutto il territorio nazionale, dalle località costiere alle destinazioni montane.

L'apporto dei visitatori internazionali risulta determinante: nei primi dieci comuni per affluenza turistica, la clientela estera genera più del 67% del valore aggiunto complessivo legato alla ristorazione. Un indicatore che sottolinea quanto il settore sia strategico per l'attrattività internazionale dell'Italia.

Lo studio mette in luce anche la dimensione culturale del fenomeno: la cucina italiana opera come straordinario strumento di soft power a livello mondiale. Merito di una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani sparsi nel mondo, che consolidano l'immagine del Paese e alimentano il desiderio di visitarlo. Particolare attenzione viene dedicata ai bar italiani, riconosciuti come simbolo di uno stile di vita distintivo e parte essenziale dell'esperienza turistica complessiva.

«La ristorazione – sottolinea Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommerciovalorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica. Non è, dunque, solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese, le destinazioni e la nostra vocazione all'ospitalità. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo. Per questo servono politiche che riconoscano il ruolo della ristorazione nel turismo secondo un approccio di filiera in grado di aumentare il potenziale della nostra offerta».

Il Rapporto, illustrato da Antonio Preiti di Sociometrica, ha visto la partecipazione di diversi protagonisti del settore. Oltre al Ministro Santanchè e al Presidente Stoppani, sono intervenuti Daniele D'Amario, Coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Chiara Bergadano del Consorzio Langhe Experience e lo chef patron Moreno Cedroni. L'evento, ospitato nello spazio Main Arena del TTG, è stato moderato da Simona Tedesco, direttore di Dove.

Il messaggio emerso dalla presentazione è inequivocabile: la ristorazione italiana non rappresenta un semplice servizio accessorio al turismo, ma un asset strategico capace di generare identità, ricchezza economica e appeal internazionale. Un patrimonio che merita politiche mirate e un approccio integrato di filiera per esprimere appieno il proprio potenziale.

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