Ristorazione Collettiva: il Parlamento fa propria la proposta Oricon per gli appalti
Presentato da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione l’emendamento proposto da Oricon per rivedere il codice degli appalti e fare in modo che le aziende della ristorazione collettiva concorrano nelle gare di appalto anche sulla base di criteri qualitativi
Presentato da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione l’emendamento proposto da Oricon, Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione, nell’ambito del disegno di legge che delega il Governo a rivedere il codice degli appalti. Il Senato aveva già fatto un passo avanti prevedendo una revisione della disciplina relativa alla ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica. Tuttavia, secondo Oricon che da tempo è in prima linea su questo fronte, serve ora un impegno concreto da parte delle Istituzioni.
Ha dichiarato il Presidente di Oricon, Carlo Scarsciotti: “Per migliorare il servizio mensa in ospedali, scuole e aziende il Governo deve intervenire inserendo nella disciplina appalti dei criteri e indici prestazionali atti a riconoscere nelle gare di servizi un meccanismo che lega l’affidamento al risultato, superando una volta per tutte la logica che vede predominante il fattore del mero massimo ribasso”.
La Camera avvierà l’esame del provvedimento questa settimana, il largo sostegno all’emendamento fa sperare in un voto favorevole, ma c’è l’incognita del parere del Governo, su cui Oricon auspica un riscontro positivo alla proposta.
La proposta emendamentiva fa in modo che le aziende della ristorazione collettiva concorrano nelle gare di appalto anche sulla base di criteri qualitativi che comprendono: politiche di approvvigionamento delle derrate alimentari tracciabili e rispettose dell’ambiente; attività di educazione alimentare nei confronti di famiglie e corpo docente con un focus sullo spreco alimentare e una verifica della solidità sociale ed economica dell’azienda in base ai progetti presentati. Infine, Oricon chiede l’esclusione o la quotazione a parte delle attività non strettamente connesse alla ristorazione.
“Le forze politiche presenti in Parlamento”, ha sostenuto Scarsciotti, “hanno dimostrato grande sensibilità e visione facendosi portatrici delle istanze della ristorazione collettiva, un settore con un forte valore sociale che sta attraversando tra pandemia e aumento delle materie prime una crisi senza precedenti. Ora auspichiamo che Governo e Parlamento approvino la proposta e si possa quindi avviare una nuova fase di ridefinizione delle regole. L’introduzione dei criteri proposti”, conclude Scarsciotti, “è di fondamentale importanza per migliorare la qualità del servizio erogato e dell’alimentazione in ospedali, scuole e aziende. Il sistema attuale crea il controsenso di premiare di più chi non opera nel pieno rispetto delle regole, a discapito di chi pone la qualità e l’educazione alimentare come fattori guida nell’erogazione del servizio”.
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