Rivoluzione nel mondo del packaging: ecco cosa cambia per ristoranti, bar e hotel

La Commissione UE ha presentato una proposta che potrebbe rivoluzionere il mondo del packaging favorendo riutilizzo e materiali riciclati. Nel testo sono presenti chiare direttive oltre che per le industrie alimentari anche per hotel, bar e ristoranti

1 Dic 2022 - 13:09
Rivoluzione nel mondo del packaging: ecco cosa cambia per ristoranti, bar e hotel
Ieri 30 novembre la Commissione Europea ha diffuso la propria proposta di regolamento che dovrebbe portare entro il 2030 a rendere riciclabili tutti i packaging e mettere il settore degli imballaggi sulla buona strada per conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Le proposte sono parte del piano d'azione per l'economia circolare del Green Deal europeo e del suo obiettivo di far sì che i prodotti sostenibili diventino la norma. Una serie di regole che porterebbe di certo un leggero scompiglio per l'industria beverage, ad esempio, ma anche per ristoranti, bar e hotel. Vediamo nel dettaglio di cosa si parla in questa proposta. La premessa è che per le PMI coinvolte non ci saranno risvolti negativi, né sul piano occupazionale né su quello economico, perché il tutto è stato studiato per favorire il loro progresso e l'evoluzione di un settore - quello degli imballaggi - che è già molto innovativo. Come possiamo leggere nella comunicazione ufficiale, la proposta di revisione della legislazione dell'UE sugli imballaggi  persegue tre obiettivi principali. In primo luogo prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio, ridurne la quantità, imporre restrizioni agli imballaggi inutili e promuovere soluzioni di imballaggio riutilizzabili e ricaricabili. In secondo luogo promuovere il riciclaggio di alta qualità, rendendo tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell'UE riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030. Infine ridurre il fabbisogno di risorse naturali primarie e creare un mercato ben funzionante di materie prime secondarie, aumentando l'uso della plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vincolanti. L'obiettivo principale è ridurre i rifiuti di imballaggio pro capite per Stato membro del 15% rispetto al 2018 entro il 2040. Il tutto avverrà attraverso sia il riutilizzo che il riciclaggio. Qui arriviamo al punto che più interessa le aziende del mondo Horeca.

Quali sarebbero le nuove regole per bar ristoranti e hotel?

Le nuove norme, infatti, prevedono che le imprese dovranno offrire ai consumatori una determinata percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili, e l’attenzione della Commisione è posta innanzitutto sui cibi e le bevande da asporto. Si precisa che vi sarà inoltre, in una certa misura, la standardizzazione dei formati degli imballaggi e una chiara etichettatura degli imballaggi riutilizzabili. Nello specifico saranno vietate alcune forme di imballaggio, ad esempio quelli monouso per cibi e bevande consumati all'interno di ristoranti e caffè, (pensiamo alle bustine di zucchero al bar, o ai grissini in porzione singola del ristorante) quelli monouso per frutta e verdura, flaconi in miniatura per shampoo e altri prodotti negli hotel. Si chiarisce nello specifico che entro il 2030 e il 2040, rispettivamente il 20% e l'80% delle bevande fredde e calde dovrà essere venduto in contenitori che fanno parte di un sistema di riutilizzo, oppure i consumatori dovranno poter riempire i loro contenitori. I venditori di birra al dettaglio, per esempio, dovrebbero utilizzare contenitori ricaricabili per il 10% dei loro prodotti entro il 2030 e per il 20% entro il 2040. Gli obiettivi per il cibo da asporto dei ristoranti sarebbero rispettivamente il 10% per il 2030 e il 40% per il 2040; un servizio quindi che dovrebbe essere in parte ripensato. La tutela dell'ambiente è il principio che guida l'Europa in queste decisioni affiancandosi anche alle richieste sul fronte della sostenibilità che vengono da consumatori e cittadini: entro il 2030 le misure proposte dovrebbero ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dagli imballaggi a 43 milioni di tonnellate rispetto alle 66 milioni di tonnellate di emissioni che verrebbero liberate se la legislazione non fosse modificata. Il sistema del vuoto rendere su cauzione sarà un'altra opzione che l'Unione Europea vuole incrementare tra gli Stati Membri, sempre con l'obiettivo di favorire l'utilizzo di imballaggi riutilizzabili. Tutte queste norme restano per ora, lo ricordiamo solo proposte: quanto richiesto dalla Commisione passerà ora all'esame del Parlamento europeo e dal Consiglio nell'ambito della procedura legislativa ordinaria e i tempi per l'entrata in vigori non sono stati ufficialmente chiariti.
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