Roma, l'Osteria degli Avvocati riapre a Prati: il baccalà diventa protagonista

RISTORANTI - L'Osteria degli Avvocati cambia sede e si trasferisce in via Trionfale 94, nel cuore di Prati. Lorenzo Giacco e Adele De Quattro, coppia nella vita e soci nel progetto, lasciano dopo quattro anni la sede di via Aurelia per aprire in un quartiere più vivo e residenziale. La scelta nasce dalla voglia di costruire uno spazio che rappresenti davvero la loro idea di ristorazione, con un'identità ancora più chiara centrata sul baccalà, ingrediente storico ora candidato a patrimonio immateriale UNESCO.

I due titolari arrivano da un passato da avvocati, lasciato per seguire una passione coltivata da sempre: la cucina. Un cambiamento radicale che li ha portati esattamente dove desideravano: Lorenzo Giacco in cucina e Adele De Quattro in sala. Insieme hanno costruito un progetto fatto di coerenza e sostenibilità, dove ogni piatto racconta il loro percorso comune fatto di empatia, ingredienti curati e una semplicità che nasconde tecnica e ricerca.

Una cucina che rispetta la materia prima e le stagioni

L'approccio di Lorenzo Giacco in cucina è analitico, eredità della formazione giuridica, e si traduce in massimo rispetto per gli ingredienti e per la stagionalità. Niente effetti speciali o piatti pensati per i social: solo prodotti al centro, valorizzati nella loro essenza. Dietro preparazioni apparentemente semplici si nascondono tecnica accurata e rapporti diretti con piccoli produttori del territorio. Il menu cambia ogni tre mesi seguendo i ritmi naturali, mentre acquisti mirati riducono gli sprechi e due essiccatori trasformano le parti scartate in spezie, polveri e aromi vegetali. Una sostenibilità praticata ogni giorno, che diventa responsabilità verso ambiente, economia locale e comunità.

Ed è proprio questo approccio concreto alla sostenibilità che valorizza il baccalà nella proposta di Lorenzo Giacco. Il pesce è il vero protagonista del locale, capace di rinnovare un piatto della tradizione che ha ancora molto da esprimere. «L'ho scelto perché appartiene alla memoria collettiva, antico, attuale, povero, pregiato, geniale, estremamente versatile, il baccalà è sincero, non lo puoi falsare», spiega lo chef.

Qui il baccalà va oltre la classica frittura romana in pastella e diventa base per antipasti, primi e secondi diversi. Tecniche rispettose come la cottura a bassa temperatura o la tempura leggera con farina di riso ne esaltano gusto, consistenza e proprietà nutritive senza alterarne la naturalezza. Per i secondi si usa il taglio delle Isole Faroer, dal cuore morbido e dalla texture avvolgente; per il mantecato degli antipasti si preferisce quello portoghese, dalla carne dissalata e delicata che richiama tradizione e dolcezza.

I classici romani con ingredienti d'eccellenza

Accanto al baccalà, i piatti iconici della cucina romana vengono rispettati nella preparazione e migliorati nella qualità degli ingredienti. La Carbonara resta fedele alla ricetta originale, con guanciale di maiale antico e prodotti sostenibili. Stessa attenzione per Tonnarelli Cacio e Pepe, Amatriciana, Saltimbocca, Polpette di bollito e Carciofo alla giudia. I dolci concludono il pasto con i grandi classici della capitale: tiramisù al bicchiere e mousse di ricotta e visciole, tributo alla crostata simbolo di Roma.

Il menu prevede anche opzioni vegetariane e vegane, dove le verdure non fanno da contorno ma diventano centro del piatto. Una scelta che richiede apertura mentale e capacità tecnica, valorizzando le eccellenze locali: dalla tempura di verdure stagionali ai fondi intensi ottenuti dagli scarti essiccati – sedano, pomodoro, bucce – fino a piatti che conquistano anche chi preferisce carne o pesce. Come sottolinea Lorenzo Giacco: «Una zucchina trattata con lo stesso rispetto del baccalà può emozionare allo stesso modo. Questa è cucina».

Un'accoglienza che crea relazione

Nella nuova sede, organizzata come trattoria elegante su due livelli con una sala leggermente rialzata, ci sono 36 coperti interni e 12 nel dehor esterno. L'atmosfera vivace e autentica è curata da Adele De Quattro, padrona di casa e sommelier. Gli arredi utilizzano molto legno e richiami al passato, mescolando memoria, gusto e senso dell'ospitalità. Eleganza sobria e convivialità convivono in equilibrio, senza separazione tra cucina e cliente ma con un rapporto personale che porta a condividere sensazioni.

Chi entra per la prima volta percepisce subito familiarità e sincerità, sia nelle persone che nei piatti. L'obiettivo di Adele De Quattro è trasmettere un'emozione che dura e il ricordo di un sapore particolare, attraverso un sorriso, un racconto, un vino scelto per affinità con il piatto e per la storia che porta con sé. «Non servo un piatto. Racconto chi l'ha pensato, come, perché. Il cliente deve portare via un'emozione», spiega. Completano l'offerta gli aperitivi, con selezione di amari e distillati accompagnati da una piccola cucina pensata con equilibrio e gusto.

L'Osteria degli Avvocati è una trattoria romana autentica ed elegante, situata in via Trionfale 94, Prati, Roma. Aperta a pranzo e cena, propone cucina tradizionale reinterpretata con focus su sostenibilità, ingredienti locali e il baccalà come protagonista. Chiuso il lunedì e la domenica a cena.