Roma, nell’ex caserma nasce il nuovo concept di ospitalità su misura

L'hotel Trastevere Roma | UNA Esperienze lancia un progetto pilota di personalizzazione del soggiorno. Nicole Cavazzuti ne parla con Francesca Fiumanò

29 Ottobre 2025 - 14:35
Roma, nell’ex caserma nasce il nuovo concept di ospitalità su misura

OSPITALITÀ E TURISMO - Nel cuore di Trastevere, l’hotel Trastevere Roma | UNA Esperienze ridefinisce l’idea di accoglienza. L’obiettivo è creare un confine fluido tra l’hotel e il quartiere, mettendo in dialogo gli spazi della struttura – come la terrazza panoramica, la corte e le sale interne – con le realtà autentiche di Trastevere: artigiani, artisti, narratori locali e botteghe storiche.

"Vogliamo avvicinare l’hotel al rione e, al tempo stesso, portare il rione all’interno dell’hotel”, chiarisce la direttrice, Francesca Fiumanò. Il progetto, che si svilupperà nel corso del 2026, si focalizza sul soggiorno su misura, o come lo definiscono gli ideatori, tailor-made. L’esperienza sarà personalizzata in base ai gusti, agli interessi e alle motivazioni del viaggio di ciascun ospite, grazie anche al lavoro delle guest relations che lo seguiranno fin dal momento della prenotazione. "È quello che negli Stati Uniti chiamano profilazione esperienziale: si studiano i desideri del cliente per costruire un soggiorno ad hoc", aggiunge Fiumanò.

Partiamo dalle origini, quando è nato l’hotel?
L’albergo ha aperto il primo settembre 2022. Prima di allora, la struttura aveva tutt’altra destinazione: era una caserma dei Carabinieri, rimasta per anni in disuso.

Quindi un edificio recuperato alla città. Quando avete aperto la terrazza?
I servizi ristorativi inizialmente erano al piano terra, al Bar Bevere. Con l’arrivo della bella stagione, a maggio 2023, abbiamo inaugurato la terrazza Vista Trastevere Roof Bar & Restaurant e l'abbiamo utilizzata in ogni momento della giornata: colazioni, pranzi, aperitivi e cene. Successivamente abbiamo scelto di servire le colazioni di nuovo al piano terra, rendendo la terrazza più esclusiva, dedicata solo ad aperitivi, pranzo e cena.

Quanti posti offre la terrazza?
Circa novanta coperti, compresa la zona ristorante. I tavoli sono ampi e ben distanziati, per garantire comfort e privacy.

A proposito di comfort e privacy, l'hotel ha avuto un cambio di posizionamento...
Sì. Il nostro Gruppo, UNA Italian Hospitality, gestisce due brand: UNA Hotels e UNA Esperienze. Quest’ultimo è il marchio dedicato alla fascia più alta. L’albergo è nato con caratteristiche già vicine al mondo UNA Esperienze, ma si era scelto di mantenere un posizionamento più prudente. Con il tempo, abbiamo acquisito la consapevolezza che la struttura ha tutte le carte in regola per appartenere pienamente a quel segmento. A riprova di questo, a settembre siamo anche entrati nella Lifestyle Collection di Preferred Hotels & Resorts, un circuito internazionale di hotel di lusso.

L’hotel ha tre anni di vita e non ha avuto bisogno di restyling. Il cambiamento è stato quindi solo concettuale?
Esatto: stiamo intraprendendo un percorso di integrazione con il Rione Trastevere, coinvolgendo artisti, artigiani e narratori locali. L’obiettivo è creare un “confine fluido” tra hotel e quartiere: portare il rione dentro la struttura e, al tempo stesso, aprirla al rione.

Il soggiorno su misura

Concretamente, che cosa cambierà nel modo di accogliere gli ospiti?
Il nostro soggiorno non sarà più solo “mangiare bene e dormire comodi”. Vogliamo offrire esperienze studiate sulle preferenze e sulle motivazioni di viaggio dei nostri ospiti. In questo progetto è centrale la figura di Beatriz, la nostra guest relation, presente quasi fin dall’apertura. È lei a contattare l'ospite ancora prima dell’arrivo, per conoscerne i gusti e i desideri e di conseguenza costruire un soggiorno davvero studiato ad hoc.

Come avviene questo contatto?
Pochi giorni prima del soggiorno, Beatriz invia una mail di presentazione personale. Da quel momento, l’ospite può comunicare preferenze o necessità – da un tipo di cuscino a una cena speciale – e noi ci organizziamo di conseguenza.

Servizi, ospiti e novità

Che tipo di clientela ricevete?
Principalmente leisure: turisti che vengono a Roma per piacere. Ci posizioniamo nella fascia upper upscale: un quattro stelle di lusso, accessibile ma con standard elevati. La clientela americana rappresenta circa il 30%, seguita da italiani, europei del Nord, asiatici e qualche ospite dall’Oceania. Abbiamo anche una piccola quota di clientela corporate, specialmente in bassa stagione.

E a livello di servizi?
Stiamo ampliando la colazione – disponibile dalle 7 alle 11 – con corner internazionali, locali e orientali. Abbiamo introdotto il cover turn-down service, cioè la sistemazione serale della camera, e potenziato tutte le attività di guest relation. L’obiettivo è un livello di servizio sempre più alto e coerente con l’identità UNA Esperienze.

Mixology e visione futura

E veniamo al bar al settimo piano, Vista Trastevere Rooftop Bar & Restaurant, in terrazza.
Abbiamo recentemente introdotto un nuovo il capo barman: oggi al timone del bar c'è Fernando Anton. Appassionato e preparato, sta già sviluppando nuove idee e ricette. Il primo cocktail signature che ha realizzato è un twist sul French 75: UNA Five Senses. Il nome è un omaggio al tema dell’esperienza multisensoriale, la miscela è beverina e frizzante, in linea con il trend dei cocktail sodati.

Quali sono i drink più richiesti?
L’Aperol Spritz resta il più popolare, seguito da Negroni, Americano ed Espresso Martini. Tra i nostri cocktail, il Neroni e il Core de Roma sono i più apprezzati: twist sui classici in versione bassa gradazione alcolica.

Avete anche proposte zero alcol in menù?
Non sono ancora in carta, ma le inseriremo. È una tendenza che ci interessa: tra l'altro, fare un cocktail analcolico buono è una sfida affascinante per un barman.

In sintesi, come descriverebbe oggi l'hotel Trastevere Roma | UNA Esperienze?
Un luogo dove l’ospitalità italiana incontra la modernità. Dalla colazione alle luci del tramonto, la terrazza guarda Roma con discrezione e stile. Il futuro sarà fatto di esperienze su misura e contaminazioni culturali: un’idea di accoglienza che, finalmente, respira la città e parla la lingua del viaggiatore moderno.

Compila il mio modulo online.