Spesa Sospesa al Festival Sviluppo Sostenibile
Il progetto Spesasospesa.org protagonista al Festival Sviluppo Sostenibile, con un evento in diretta streaming.
L’innovazione per trasformare lo spreco in risorsa e promuovere l’economia sociale a supporto dei territori. È con questo focus che il progetto di solidarietà circolare Spesasospesa.org partecipa alla quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Il modello innovativo di solidarietà Spesasospesa.org è nato durante l’emergenza pandemica dello scorso anno ma prosegue nella sua evoluzione diventando sempre più capillare nel creare in tutta Italia sinergie tra pubblico e privato. L’obiettivo è cogliere tutto il potenziale di recupero delle eccedenze della filiera agroalimentare e non alimentare da mettere a disposizione per i cittadini più fragili, secondo il principio dell’economia circolare. A ciò si aggiunge la totale trasparenza e tracciabilità dei flussi di domanda e offerta grazie alla tecnologia blockchain della piattaforma Regusto su cui si fonda Spesasospesa.org
”La lotta allo spreco di cibo ci permette di raggiungere tanti traguardi ambientali, economici, ma anche sociali, in ottica di riduzione della povertà alimentare e delle disuguaglianze. - ha affermato la professoressa Ludovica Principato, docente dell’Università Roma Tre, che ha moderato l’incontro di oggi - I modelli di food sharing che stanno emergendo grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, come la blockchain, possono aiutarci a tracciare meglio il cibo invenduto e a distribuirlo in maniera più rapida e capillare tra i territori.”
È intervenuta con un video messaggio la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti che ha commentato: “Oggi la società deve assumere sempre di più una visione di circolarità e coesione propria dell’economia civile. Abbiamo imparato come processi di rivalorizzazione dei beni materiali, a partire da quelli alimentari, rappresentino un sostegno e un aiuto per le situazioni di fragilità, amplificate negli ultimi due anni a causa della pandemia. Tali dinamiche hanno portato anche a un processo generativo di valore per le nostre comunità che vogliamo siano più inclusive, resilienti e sostenibili. Per questo è opportuno che siano incoraggiate iniziative fondate su alleanze e reciprocità di impegni tra tutti i soggetti che vi operano, nel tentativo di costruire attraverso i vantaggi della transizione ecologica e digitale un nuovo modello di società più umano e capace di accompagnare la vita degli uomini e delle donne che lo abitano."
La professoressa Paola Bonini, docente di Comunicazione istituzionale e social media ed esperta del settore digitale dell’Università di Bologna, ha aggiunto: “Il progetto spesasospesa.org dà corpo a un’idea precisa di innovazione: quella per cui la trasformazione digitale funge da fattore abilitante per la spinta all’inclusione sociale e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Una visione trasversale consacrata anche nella formulazione degli assi strategici del PNRR.”
Ad illustrare i principi e i risultati del progetto sono intervenuti Davide Devenuto, presidente di Lab00 Onlus e Marco Raspati, Ceo di Recuperiamo S.r.l, partner tecnologico di Spesasospesa.org e fondatore della piattaforma Regusto. Nel primo anno di attività sono stati distribuiti oltre 726.050 pasti equivalenti con un risparmio di oltre 36 tonnellate di CO2 immesse in atmosfera. “Oggi siamo orgogliosi di mostrare con questi risultati come l’economia civile partecipi attivamente e concretamente a progetti nazionali, attraverso il prezioso supporto e la collaborazione di aziende private, del mondo delle associazioni e degli enti pubblici. Una rete solidale che consente di dedicare grande attenzione ai diversi territori, arrivando il più vicino possibile alle comunità locali in difficoltà attraverso una totale trasparenza e tracciabilità”, hanno affermato Davide Devenuto e Marco Raspati.
Ospiti e speaker dell’evento numerose testimonianze del settore charity e istituzioni entrate a far parte del circolo virtuoso di Spesasospesa.org: la presidentessa di Emergency Rossella Miccio e il direttore generale Terre des Hommes Italia Paolo Ferrara hanno raccontato le loro esperienze di collaborazione sul territorio nelle città di Roma e Milano.
Altre testimonianze di azione sul campo sono state portate da Edi Cicchi, assessore Politiche sociali, famiglia, diritto alla casa, pari opportunità, servizi civici del Comune di Perugia e dall’assessora alle Politiche sociali, politiche abitative e pari opportunità del Municipio VII di Roma Cristina Leo. Il comune di Perugia e il Municipio VII di Roma fanno parte dei 14 comuni italiani coinvolti nel progetto Spesasospesa.org cui hanno conferito il patrocinio.
A completare il quadro dei protagonisti che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza di economia civile, i main partner di Spesasospesa.org: Silvia Savini - Sustainable Development Initiatives CNH Industrial; Marina Vecchio - responsabile del progetto Spesasospesa.org per Sorgenia e Ivo Tarantino, Direttore Corporate Affairs Southern Europe di GSK Consumer Healthcare.
SpesaSospesa.org è un progetto di solidarietà circolare nato nel 2020 per sostenere persone in difficoltà. Un modello virtuoso e sostenibile, ideato da Lab00 Onlus che, grazie alla piattaforma digitale Regusto, permette di gestire le transazioni di beni di prima necessità garantendo la massima trasparenza e tracciabilità dei flussi. Attraverso la piattaforma Regusto, le aziende possono donare o vendere ad un prezzo sociale beni di prima necessità. I privati possono contribuire con donazioni in denaro destinate all’acquisto dei beni. Nei territori gli enti non profit, le associazioni e i volontari sono coinvolti come hub logistici per la raccolta e distribuzione alle famiglie dei beni di prima necessità. Ad oggi l’iniziativa ha coinvolto partner istituzionali come le amministrazioni di 14 comuni italiani che hanno conferito il patrocinio al progetto. Nel primo anno di vita, del progetto sono stati raccolti oltre 800.000 euro. I pasti distribuiti sono stati oltre 726.000. Sono state transate 477 tonnellate tra alimenti e beni di prima necessità consegnati direttamente a chi ne ha più bisogno e sono state risparmiate oltre 36 tonnellate di CO2
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