Starbucks chiuderà 150 caffetterie
È la peggiore performance degli ultimi nove anni quella del trimestre in corso per Starbucks.
La catena di caffetterie americane annuncia una crescita del solo 1% e comunica la chiusura di 150 caffetterie per l'anno fiscale 2019 come conseguenza di un netto calo della domanda
Il primo effetto di questa notizia - che ha lasciato basiti anche molti analisti - è stato il crollo in borsa che segna un -8,5%.
Dati sorprendenti se si pensa che 150 è il triplo della media del numero delle caffetterie Starbucks chiuse negli ultimi anni.
Il colosso del caffè sta vacillando? Probabilmente il momento di difficoltà è dovuto ad un sovraffollamento del mercato; la soluzione secondo l'Amministratore Delegato Kevin Johnson è quella di abbandonare le zone più densamente popolate e rivolgersi, invece, a mercati più interessanti e in crescita, come il Sud del Paese e il Midwest.
Insomma, una vera sfida per Johnson, in carica solo dall'aprile 2017, che risulta ancora più impegnativa dato l'abbandono del ruolo di Presidente, il prossimo 26 giugno, di Howard Schultz, l'uomo che ha decretato il successo di Starbucks nel mondo (di questa sua decisione e dei possibili motivi vi avevamo già parlato in questa news).
L'obiettivo è quindi traghettare Starbuck in una nuova era, senza abbassare la guardia su nuove tendenze, scelte e gusti dei consumatori poiché il mondo del caffè vive un momento di crescita e evoluzione, a cui anche i grandi devono guardare.
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