Successo al Vinitaly per 3A-Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria
3A-Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria ha organizzato all’interno dello spazio dedicato all’Umbria del Pad. 2 una serie di incontri e degustazioni per divulgare la cultura enologica della regione
Concluso con successo il Vinitaly per 3A-Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria, agenzia in house, a capitale interamente pubblico, che opera da oltre 20 anni per garantire il miglioramento ed il mantenimento della qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari, la sostenibilità ambientale e la diffusione dell’innovazione.
L’agenzia, ha infatti organizzato all’interno dello spazio dedicato all’Umbria del Pad. 2 una serie di incontri e degustazioni per divulgare la cultura enologica della regione. Un successo che è rafforzato anche da un numero record di aziende umbre alla 55° edizione del Salone internazionale dei vini e distillati
Gli appuntamenti sono iniziati suscitando un grande interesse domenica 2 aprile con l’incontro “L’eleganza del vino” dove l’imprenditore Brunello Cucinelli e Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi e dell’Union Internationale des Oenologues hanno conversato sulle molteplici connessioni tra moda e produzione enologica, moderati dalla giornalista Fernanda Roggero.
Il giornalista Aldo Fiordelli ha moderato un incontro più tecnico: “I distretti del vino - Esperienze a confronto fra i distretti del cibo e i distretti di filiera della penisola”. In attesa dell’uscita del bando ministeriale, si sono messi a confronto, in una contaminazione di esperienze e suggestioni, le politiche delle Regioni che, sulla filiera del vino, sono riuscite a creare importanti momenti di aggregazione fra tutti i soggetti coinvolti nel processo di sostegno alla cooperazione.
Lunedì si è parlato di vitigni autoctoni con una degustazione guidata dal critico enogastronomico Antonio Boco su “Il Trebbiano Spoletino, l’ascesa di un vitigno recuperato”. Vitigno conosciuto fin dall’antichità, il Trebbiano Spoletino è stato riscoperto e recuperato di recente, grazie a un importante lavoro di tutela della biodiversità regionale ed ha trovato in breve tempo la sua collocazione sul mercato.
Infine martedì, una suggestiva degustazione guidata dal giornalista Jacopo Cossater su “Vini al tramonto - Alla scoperta dei rosati da aperitivo dell’Umbria” per raccontare il boom dei rosati, quale simbolo di uno stile di vita slow, in cui la convivialità dell’aperitivo è una caratteristica imprescindibile.
L’ampia partecipazione ai seminari e alle degustazioni, dimostra l’interesse degli operatori e del pubblico per i vini dell’Umbria, regione recentemente incoronata ‘Best in Travel 2023’ dalla Lonely Planet, che adesso attende la stagione primaverile ed estiva e per accogliere nelle sue cantine e strutture ricettive turisti da tutto il mondo.
Un interesse che va a supportare non solo il comparto enoturistico ma anche la coesione tra gli attori principali del comparto. Come dimostra la recente creazione del Distretto di filiera del vino umbro, di cui anche il Parco Tecnologico agroalimentare è partner, l’Umbria vitivinicola è matura per imporsi a livello internazionale nei mercati, trovando la sua forza proprio in una visione unitaria che non vuole lasciare indietro nessuno. È durante la fiera veronese che Marcello Serafini, Amministratore unico del Parco, ha affermato: “Il Distretto si rivela uno strumento particolarmente efficace soprattutto per le piccole aziende che da sole non potrebbero investire in innovazione, ricerca, internazionalizzazione e promozione. Ci auguriamo quindi che i numeri del distretto crescano sempre di più.”
Compila il mio modulo online.