Tutto pronto per la 19° edizione di Marca by BolognaFiere
Oltre 900 espositori e 22 insegne della DMO sono pronte per la 19° edizione di Marca by BolognaFiere, in programma il 18 e 19 gennaio al quartiere fieristico di Bologna. Al convegno inaugurale la presentazione del XIX Rapporto Marca by BolognaFiere a cura di IRI e la presentazione del Position Paper 2023 a cura di The European House-Ambrosetti
Il 18 e 19 gennaio 2023 a Bologna si accendono i riflettori sulla diciannovesima edizione di Marca by BolognaFiere, organizzata in collaborazione con ADM - Associazione Distribuzione Moderna e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Bologna. Vetrina sempre più prestigiosa dove si espongono i prodotti food e non food dell’eccellenza italiana a marca del distributore, la due giorni rappresenta la prima strategica occasione dell’anno per fare business di qualità, stringere collaborazioni di valore e sviluppare sinergie con le principali insegne della Distribuzione Moderna che solo a Marca by BolognaFiere, nel panorama internazionale, espongono i propri prodotti.
MARCA COMMERCIALE, UN SETTORE IN CRESCITA
Sono oltre 900 gli espositori presenti a questa nuova edizione di Marca by BolognaFiere e sono arrivate a quota 22 le più importanti insegne della Distribuzione Moderna riunite nel Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione: Ard Discount, Brico Io, Bricofer, C3, Carrefour, Conad, Coop, Coralis, Cortilia, Crai, Decò, Despar, D.it-Distribuzione Italiana, Italy Discount, Lekkerland, Marr, Md, Risparmio Casa, S&C, Selex, Unes, VéGé. La business community del comparto avrà modo di visitare i 6 padiglioni (uno in più rispetto all’edizione 2022) per un’offerta complessiva di circa 23.000 mq di area espositiva netta, a conferma della crescita che la marca privata sta registrando nelle scelte dei consumatori in Italia e in Europa. Se il food continua a ricoprire un ruolo di rilievo, con circa 650 brand che porteranno in fiera novità e prodotti di tendenza, a sua volta il non food vede estendere spazi e attenzione dedicati (250 i marchi presenti). Si amplia notevolmente in quest’area il paniere dei prodotti per la cura della casa e, per la prima volta in netta crescita, quelli per la cura della persona, con un occhio di riguardo ai temi dell’efficacia e della sostenibilità, mentre aumentano contestualmente le soluzioni legate al packaging, ai servizi e alla logistica.BUYER IN ARRIVO A BOLOGNA DA TUTTO IL MONDO
Grazie alla consolidata partnership con ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e all’International Buyers Program dedicato ai buyer internazionali, all’edizione 2023 di MARCA by BolognaFiere è già iscritta una delegazione di oltre 200 operatori provenienti dai più importanti mercati internazionali e interessati ai migliori prodotti del Made In Italy, a marchio del distributore. Dal Giappone alla Corea del Sud, dagli Stati Uniti all’Arabia Saudita, dall’Argentina a Singapore, sono più di 50 i Paesi del mondo rappresentati dai buyer già accreditati alla manifestazione.IL XIX RAPPORTO MARCA BY BOLOGNAFIERE
Nel carrello della spesa degli italiani prende sempre più quota la marca del distributore, che si conferma alternativa preferita dai consumatori in questo momento su cui gravano innanzi tutto incertezza, inflazione e caro-energia. La fotografia del ruolo della marca del distributore nel 2022 è stata scattata da IRI per Marca by BolognaFiere e osserva un forte spostamento dei consumatori verso la marca del distributore. Tutti i dati saranno all’interno del XIX Rapporto Marca by BolognaFiere, che verrà presentato nel corso del convegno inaugurale della fiera, nella mattinata del 18 gennaio. Il convegno, dal titolo “L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico della Distribuzione Moderna”, è organizzato da ADM, Marca by BolognaFiere e The European House-Ambrosetti, in collaborazione con Ipsos e IRI. In apertura interverrà il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari e a seguire il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida; il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini (in videocollegamento); il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; il Presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli; Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House-Ambrosetti; Gianmaria Marzoli, Vice Presidente di IRI. Concluderà il convegno Marco Pedroni, Presidente di ADM. Oggi, 16 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione della fiera, è stata presentata un'anticipazione di questi dati. Ciò che emerge è che in un anno caratterizzato da molte criticità - dall’inflazione più alta degli ultimi trent’anni alla guerra in Ucraina, dal caro energia alle problematiche in alcune catene di approvvigionamento – la Distribuzione Moderna ha investito notevoli risorse per tutelare il potere d’acquisto degli italiani, trasferendo solo in parte i rincari della filiera sui consumatori. Le aziende distributive hanno assorbito una parte molto significativa di aumento dei prezzi per un valore di 3,9 miliardi di euro, consentendo un risparmio medio per famiglia fino a 77 euro al mese. L’analisi del paper delinea l’importanza fondamentale del settore distributivo italiano nella filiera agroalimentare: è responsabile dell'80% degli acquisti attraverso una rete di 25mila punti vendita e sui 600 miliardi di euro di fatturato complessivi della filiera (50 miliardi dei quali derivanti dall’export), 155 miliardi sono generati dalle aziende della Distribuzione Moderna, con un valore aggiunto diretto di 25,6 miliardi. Nel complesso, la Distribuzione Moderna contribuisce al valore aggiunto italiano per oltre 52 miliardi di euro; questo dato include quello generato direttamente (25,6 miliardi), quello indiretto (21,3 miliardi), cioè derivante dalle filiere di fornitura e subfornitura, e il valore indotto (5,2 miliardi) generato dagli occupati nella Distribuzione Moderna e nelle filiere attivate. Significativo anche il sostegno del settore all’occupazione in tutte le aree geografiche della Penisola, da Nord a Sud, dalle città ai piccoli centri, grazie alla presenza omogenea dei punti vendita su tutto il territorio nazionale. In particolare, nel Mezzogiorno il settore è al 4° posto per incidenza degli assunti, e in termini di lavoro femminile e giovanile registra rispettivamente un +32% e +67% degli occupati rispetto alla media nazionale.Complessivamente, con un aumento di oltre 58mila occupati dal 2013 al 2021 (6º settore economico su 245 in Italia per crescita occupazionale dal 2013), la Distribuzione Moderna ha circa 440mila occupati diretti (+3,1% vs 2019) e sostiene una rete di 3,3 milioni di addetti, considerando anche le filiere attivate. “Negli ultimi anni, tra Pandemia e caro vita, la Distribuzione Moderna ha dimostrato di essere un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo occupazionale, in particolare di giovani e donne”, afferma Marco Pedroni, Presidente di ADM. “Ha dimostrato inoltre di essere un attore responsabile della filiera: nell’anno appena trascorso ha contribuito significativamente al contenimento della spinta inflattiva sui prodotti alimentari, assorbendo una parte dei rincari e tutelando così il potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito, quelle su cui pesano maggiormente gli aumenti. Un ruolo di calmiere sociale che continua a svolgere per quanto possibile, ma che vista l’impennata inflattiva deve vedere l’impegno non solo di tutta le imprese del largo consumo, ma anche delle istituzioni. È innegabile la necessità di un’azione del Governo di sostegno dei consumi, a favore in particolare delle famiglie più fragili. Un Paese che vuole tornare a crescere è necessario adotti una adeguata politica di sostegno dei consumi che rappresentano oltre il 60% del PIL del Paese.” Il Convegno sarà l’occasione per fare un punto sul mercato della Marca del Distributore (MDD), quest’anno anche grazie a una survey condotta tra alcuni dei principali business leader del settore e delle aziende MDD partner. Dai dati elaborati emerge il ruolo determinante della MDD nel contenimento dei prezzi al consumo. Secondo le stime di The European House – Ambrosetti, sui dati messi a disposizione da IRI, a fine 2022 il fatturato della Marca del Distributore è pari a 12,8 miliardi di euro (+9,4% rispetto al 2021) con una quota di mercato del 20,8%, quasi raddoppiata rispetto al 2003. La MDD ha anche consentito un effetto di democratizzazione della spesa alimentare, coniugando la convenienza all’elevata qualità e a un approccio sempre più sostenibile, come confermato dal 72% dei consumatori (da survey IPSOS ai consumatori italiani, 2022). “La MDD ha progressivamente conquistato la fiducia dei consumatori che la percepiscono come una risposta affidabile e soddisfacente alla ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo – commenta Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti –. Il progressivo apprezzamento ha favorito anche la crescita economica di molte medie e anche piccole aziende fornitrici, arrivando a determinare il 60% dell’incremento del fatturato dell’industria alimentare nel mercato domestico”. Dall’analisi dei bilanci di 651 aziende espositrici a Marca, emerge che tra il 2013 e il 2021 le aziende MDD partner hanno avuto performance migliori rispetto alla media dell’industria alimentare e, secondo la survey realizzata da The European House – Ambrosetti e somministrata, in collaborazione con BolognaFiere, agli MDD partner espositori a Marca 2023, la tendenza si conferma per l’anno appena concluso: 7 aziende su 10 dichiarano un aumento di fatturato, di cui il 27,1% in un range tra il 10-20% e il 24,1% tra il 20-30%. Questo grazie anche alle relazioni di lungo periodo instaurate con le aziende della Distribuzione Moderna: oltre un terzo del campione dichiara di avere contratti di collaborazione superiori agli 8 anni. “Marca by BolognaFiere è la prima fiera dell’anno – afferma il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari – e si sta ormai affermando come una delle fiere più importanti dell’agroalimentare. La sua formula molto smart e molto veloce, due giorni di business puro, continua a incontrare sempre più interesse nelle catene distributive e nelle aziende che producono. Siamo orgogliosi di offrire ogni anno la sede più autorevole dove stringere accordi tra chi compra e chi vende, favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese grazie ai rapporti con le insegne della Distribuzione Moderna”. Durante la fiera sono vari i momenti d’incontro e confronto organizzati per convergere su tutto ciò che riguarda la marca del distributore: convegni, presentazioni di dati e aggiornamenti sul mercato, workshop e incontri specializzati, Tra gli altri appuntamenti, la presentazione dell’Osservatorio Packaging del largo consumo di Nomisma (nel pomeriggio del 18 gennaio) e l’evento “Il Bio nella Distribuzione Moderna Italiana: scenario evolutivo, performance, ruolo, spazi di mercato”, organizzato da Assobio nell’ambito della campagna Being Organic in EU promossa da FederBio e Naturland e cofinanziata dall’Unione Europea (nella mattinata del 19 gennaio).I FORMAT TEMATICI: MARCA FRESH E MARCA TECH
A fronte di un trend positivo per la Mdd, che migliora e consolida in tutti i reparti soprattutto nel fresco e nell’ortofrutta, cresce contemporaneamente Marca Fresh, il concept dedicato all’innovazione sostenibile nel settore che, giunto alla terza edizione, raggiunge i 900 mq di spazio espositivo all’interno del padiglione 16, con oltre 50 espositori confermati. Marca Fresh si presenta con un grande spazio centrale, la “piazza dei freschi”, e con un ricco programma di incontri, presentazioni e case history di successo dedicati al segmento, confermandosi contenitore di primo piano per coniugare le esigenze del business con la condivisione e l’approfondimento tematico. Nato dalla sinergia tra Marca by BolognaFiere e SGMarketing, società di consulenza specializzata nei prodotti freschi, Marca Fresh si presenta con uno spazio innovativo e coinvolgente in cui le aziende dell’ortofrutta diventano protagoniste, grazie alla possibilità di esporre in spazi dedicati, condividere contenuti, incontrare e stringere relazioni con i buyer della Distribuzione Moderna Organizzata, ma anche di valorizzare best practice capaci di soddisfare i bisogni di un consumatore sempre più attento ed evoluto anche in tema di benessere e salute. Il programma scientifico di Marca Fresh prevede, tra l’altro, incontri con esperti, professionisti e manager della GDO sulle nuove sfide del mercato, presentazione di analisi consumer, progetti di innovazione sostenibile e valorizzazione del reparto ortofrutta. Sostenibilità ambientale e innovazione sono più che mai paradigmi necessari. In quest’ottica, è confermata la nona edizione di Marca Tech, che con i suoi 1.500 mq e l’adesione di oltre 60 imprese, si conferma hub fondamentale per le aziende che vogliono rimanere aggiornate sulle proposte più innovative di logistica e di packaging sostenibile, con materiali biodegradabili e compostabili.RIFLETTORI ACCESI SULL’ IPLS AWARD, LA TOP TEN DEI PRODOTTI PRONTI PER L’EXPORT
Dopo lo straordinario debutto alla scorsa edizione di Marca by BolognaFiere, l’International Private Label Selection (IPLS) Award torna anche nel 2023. Sarà presentato in fiera l’esito della Selezione internazionale dei prodotti novità, organizzata in collaborazione con IPLC-The Retailer Brand Specialists, volta a trovare i migliori prodotti nelle principali categorie del largo consumo, ritenuti più idonei a sfondare sui mercati internazionali. Nell’Open International Arena – Spazio Agorà, nel pomeriggio del 18 gennaio, prenderà il via la premiazione anticipata da un momento di confronto sullo Scenario europeo della Mdd e le nuove attese dei retailer verso i produttori. Saranno inoltre in mostra a Bologna i prodotti novità delle insegne, quelli messi sul mercato nel 2022 oppure in fase di lancio nel 2023: si potranno vedere in vetrina alla Retail Brand Area e consultare online sul sito di Marca by BolognaFiere
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