La Regione Lazio attiva il bando "Fresco Lazio", per rilanciare il comparto del latte fresco

La Regione Lazio ha attivato il bando "Fresco Lazio", per rilanciare il settore del latte e sostenere allevatori, produttori, attività di ristorazione

2 Febbraio 2024 - 11:29
La Regione Lazio attiva il bando "Fresco Lazio", per rilanciare il comparto del latte fresco

La crisi del latte vaccino abbraccia sia il settore produttivo che quello commerciale, incidendo sulle abitudini alimentari di milioni di persone. Per sostenere e promuovere l'intera filiera agroalimentare nel territorio, la Regione Lazio ha attivato il bando "Fresco Lazio", progettato per sostenere le attività di ristorazione/bar, gelateria, pasticceria, catering, mense, collegate al comparto.

La pesante crisi del sistema economico e sociale del Lazio, iniziata nel periodo dell’emergenza COVID 19, è tuttora in corso a causa dei mutevoli equilibri geopolitici che hanno determinato un notevole aumento dei costi di produzione per le imprese e che, in particolare le imprese dei settori della ristorazione/bar e del commercio di prodotti agroalimentari, ne hanno risentito.

Il comparto della produzione e trasformazione del latte fresco, che rappresenta nella Regione Lazio un importante settore economico, risente pesantemente della crisi, aggravata anche dalle avverse condizioni metereologiche degli ultimi mesi

Il bando ha l’obiettivo di fornire un sostegno alle attività di ristorazione, trasformazione e commercio alimentare e contemporaneamente supportare il comparto della produzione e trasformazione del latte fresco assegnando un contributo agli esercenti che utilizzano e/o somministrano latte fresco del Lazio.

SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono essere operatori della ristorazione, della trasformazione e del commercio alimentare che esercitano l’attività, primaria o secondaria, nel territorio regionale afferente ai seguenti n. 22 codici ISTAT ATECO 2007:
-    56.10.11 Ristorazione con somministrazione;
-    56.10.12 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
-    56.10.20 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
-    56.10.30 Gelaterie e pasticcerie;
-    56.10.41 Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
-    56.10.42 Ristorazione ambulante:
-    56.10.50 Ristorazione su treni e navi;
-    56.21.00 Catering per eventi, banqueting;
-    56.29.10 Mense;
-    56.29.20 Catering continuativo su base contrattuale;
-    56.30.00 Bar ed altri esercizi simili senza cucina;
-    55.10.00 Alberghi;
-    55.20.52 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole;
-    10.71.10 Produzione di prodotti di panetteria freschi;
-    10.71.20 Produzione di pasticceria fresca;
-    10.52.00 Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico;
-    47.11.10 Ipermercati;
-    47.11.20 Supermercati;
-    47.11.30 Discount di alimentari;
-    47.11.40 Minimercati ed altri esercizi non specializzati in alimentari vari;
-    47.29.10 Commercio al dettaglio di latte prodotti lattiero-caseari;

Inoltre, i soggetti beneficiari devono:
-    essere iscritti al Registro delle Imprese, istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio; al fine di verificare
l’appartenenza dell’impresa richiedente a uno dei codici ISTAT ATECO 2007 ammissibili, si farà riferimento esclusivamente al codice dell’unità operativa, o delle unità operative, localizzate nel Lazio, così come indicato nella visura della CCIAA competente. Per unità operativa s'intende il luogo dove viene effettivamente svolta l'attività imprenditoriale;
-    essere in attività al momento della presentazione della domanda di aiuto;
-    non essere impresa in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
-    non    essere    in    situazioni    di    fallimento,    liquidazione,    concordato    preventivo, amministrazione controllata o con in corso procedimenti che possano determinare
una delle situazioni suddette;
-    essere in regola con le norme in materia previdenziale e contributiva al momento della liquidazione del contributo ammissibile.

DOTAZIONE FINANZIARIA
L’importo complessivo dei fondi messi a disposizione con il presente Bando è pari ad € 3.000.000,00.
È stabilita una riserva finanziaria, pari a € 2.000.000,00, per le domande presentate dagli operatori in possesso di codici ATECO diversi dai seguenti:
-    47.11.10- Ipermercati;
-    47.11.20 –Supermercati;
-    47.11.30 -Discount di alimentari.

CARATTERISTICA DELL’AIUTO
La presente misura di aiuto fornisce un sostegno a fondo perduto agli operatori in possesso dei requisiti di cui all’articolo 5 del bando ed è inquadrata in regime di “de minimis” extra agricolo (Regolamento UE 2023/2831 del 13 dicembre 2023), nei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti e alla disciplina sugli aiuti di Stato.
Il presente Bando è del tipo” a sportello “, ovvero le domande pervenute regolarmente e ritenute ammissibili, saranno valutate e liquidate, fino alla concorrenza del plafond economico sopra definito. La presentazione delle domande avverrà su piattaforma online con accesso tramite SPID predisposta da LAZIOcrea spa.
Il contributo, concesso a fondo perduto, sarà pari al 50% della spesa effettuata esclusivamente per l’acquisto di latte fresco vaccino lavorato e trasformato nel territorio laziale. Per latte fresco si intende latte vaccino fresco pastorizzato, come definito all’art.4, comma 1 e 2 della Legge 3 maggio 1989, n.169 e all’art. 1 della Legge 3 agosto 2004, n.
204.
 
Il prezzo di riferimento ritenuto congruo per l’acquisto di latte fresco e il riconoscimento del contributo pubblico, stabilito sulla base di un’indagine di mercato, viene fissato pari ad € 1,40/litro (IVA esclusa).
L’ importo del contributo concedibile varia da un minimo di € 500,00 - a fronte di una spesa ammissibile di almeno € 1.000,00 - ad un massimo di € 5.000,00 - a fronte di una spesa ammissibile pari ad almeno € 10.000,00. Le agevolazioni si riferiscono a importi IVA esclusa.
Ciascun richiedente, identificato tramite la propria posizione camerale (codice REA o partita IVA) presso il registro delle imprese competente per territorio, potrà presentare un massimo di due domande.
Saranno ammissibili al contributo pubblico le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di aiuto.
Le singole domande saranno istruite in progressione, in base ai tempi di ricezione, senza attendere il completamento della raccolta delle domande ammissibili di aiuto.
Per la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, ai fini della liquidazione del contributo richiesto, saranno concessi al beneficiario 120 giorni di tempo, a decorrere dalla pubblicazione sul BURL degli elenchi di ammissibilità; i documenti contabili giustificativi degli acquisiti effettuati devono recare l’indicazione di “latte fresco” e il codice identificativo del presente bando pubblico (CUP). Nella/e fattura/e inviate per la rendicontazione, qualora il prezzo riportato sia maggiore di € 1,40/litro (IVA esclusa), sarà riconosciuto e liquidato solo l’importo relativo al prezzo di riferimento di € 1,40/litro (IVA esclusa).
I beneficiari saranno tenuti a pubblicizzare l’utilizzo di latte fresco del Lazio nella propria attività attraverso l’apposizione di targhe/adesivo (logo “Fresco Lazio”, progetto Regione Lazio).

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