A Moncaro assegnati da Vinitaly due importanti riconoscimenti
A Moncaro i premi "Cantina dell'anno – Gran Vinitaly" e "Miglior vino bianco d'Italia" assegnati dalla guida Vinitaly 5StarWines - the Book
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Moncaro ha ottenuto i riconoscimenti "Cantina dell'anno – Gran Vinitaly" e "Miglior vino bianco d'Italia" nella prestigiosa selezione di 5StarWines - the Book, la guida ai migliori vini d'Italia di Vinitaly, dove l'azienda sarà presente al Pad. 7 Stand E 10.
Il Fondiglie: Miglior vino bianco d'Italia
Il titolo di Miglior vino bianco d'Italia con il punteggio 95/100 è stato assegnato dalla giuria al Verdicchio Superiore Fondiglie che prende il nome dalla contrada del comune di Rosora in cui vengono coltivati i vigneti da cui nasce questo grande vino. Sull'etichetta del Fondiglie è raffigurata un'ape e dei fiori in omaggio ai versi del poeta Trilussa, incisi sull'antico muro della casa padronale in Contrada Fondiglie, alle pendici dei monti Appennini, dove ci sono i vigneti dai quali proviene questo Verdicchio Superiore fruttato ed elegante. Recita l'epitaffio: “C’è un’ape che si posa su un bocciolo di rosa, lo succhia e se ne va… Tutto sommato la felicità è una piccola cosa”. "Un grande risultato per Moncaro e per tutto il vino marchigiano, che ancora una volta balza agli onori delle cronache per aver raggiunto i massimi podi del vino Italiano – afferma Doriano Marchetti, presidente di Moncaro - Un grazie speciale per questi risultati di primo piano va a tutti i soci e collaboratori di Moncaro che in questo lavoro di squadra riescono ad ottenere risultati di qualità eccelsa". L'etichetta che si è aggiudicata il massimo riconoscimento del Vinitaly è il frutto di una doppia vendemmia effettuata a mano, con attenta selezione dei grappoli. La vinificazione prevede la macerazione a freddo del mosto sulle bucce, una pressatura soffice e la fermentazione a temperatura controllata con lieviti autoctoni selezionati, maturazione in serbatoio sulle fecce fini di fermentazione con rimescolamento delle stesse per 4 mesi, poi il vino affina in bottiglia in magazzino termo-condizionato. Fine ed elegante il bouquet, da cui emergono sentori fruttati di pomacee, erbe aromatiche, lieviti, fiori di rovo, acacie e ginestre. Grande l’intensità; lunga e complessa la persistenza; secco e nel contempo di giusta morbidezza, con valido sostegno alcolico. L’evidente freschezza e sapidità, completata dalla maturazione “sur lie”, ne completano l’equilibrio, concedendogli una sentita struttura. Riconoscimenti di altissimo livello anche per le etichette storiche dell'azienda, tra cui il Verde Verde Ca'ruptae Verdicchio Superiore 2021 (94/100) il Tordiruta Verdicchio Passito 2018 (93/100) Le Vele Verdicchio 2021 (92/100) e il "Campo Delle Mura" Piceno Superiore 2017 (90/100). Tutti questi risultati hanno contribuito a far eleggere Moncaro come "Cantina dell'anno - GRAN VINITALY" il riconoscimento dato al produttore che ha totalizzato il miglior risultato globale sulla qualità.Moncaro le chiavi del successo: sostenibilità e aggregazione, in nome del vino di qualità.
Ottocento soci, 29 milioni di fatturato nel 2021, 40 Paesi di destinazione export dei propri vini. Questi sono i numeri di Moncaro, cantina fondata nel 1964 a Montecarotto, in provincia d’Ancona, e attualmente la maggiore realtà delle Marche nel settore vitivinicolo. Unendo la ricerca alla valorizzazione dei vigneti autoctoni, la Moncaro ha da sempre perseguito l'obiettivo della qualità del lavoro e delle produzioni. Nel 2021 Moncaro è stata capofila del progetto “Nuove tecnologie per il food & wine del made in Italy”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Marche, per investimento complessivo di 15,7 milioni di euro che sono stati impiegati nella sostenibilità della produzione vitivinicola e nella competitività internazionale. Tra gli interventi, lo sviluppo di una linea pilota per la produzione vitivinicola dove verranno sperimentati processi innovativi flessibili, intelligenti e integrati per incrementare l’efficienza produttiva. Si punterà sull’introduzione di un registro digitale, una blockchain per la tracciabilità dei prodotti, assicurando così ai consumatori la certezza di cosa mettono in tavola, proteggendoli anche da frodi, nonché su tecnologie 4.0 per la riduzione degli scarti e il riutilizzo delle materie prime, in un’ottica di economia circolare. Il programma, in corso di realizzazione, ha visto coinvolta l’azienda nelle sedi di Montecarotto (An), Acquaviva Picena (AP) e Camerano (An)».Export, investimenti, tecnologia, sostenibilità e innovazione.
"Nell’anno solare 2021 Moncaro ha complessivamente aumentato il proprio fatturato riuscendo a lavorare sulla qualità – commenta il Direttore Commerciale Luigi Gagliardini - il brand Moncaro è stato premiato dal consumatore della grande distribuzione che in tempi di forte incertezza economica come quelli della pandemia, si è affidato con fiducia a quei marchi che sono sempre stati una garanzia dal punto di vista del rapporto qualità prezzo". Contestualmente allo sviluppo commerciale, sono già iniziati i primi risultati delle nuove tecnologie messe in campo con il recente piano di investimenti che ha fatto leva sull'ottimizzazione dei costi e sulla sostenibilità ambientale, tra cui l’applicazione dell’agricoltura di precisione supportata da satelliti e sensori in vigneto che permetteranno di migliorare ulteriormente il lavoro in campagna nella gestione dei 1.200 ettari di vigneti. Tra le prime aziende italiane con la certificazione di sostenibilità "Equalitas", in cantiere c'è anche l’applicazione della blockchain per la tracciabilità delle bottiglie a partire dal vigneto, progetto che vedrà la luce entro l'anno e che darà una garanzia in più ai consumatori sulla provenienza della bottiglia.Terre Cortesi Moncaro è stata fondata nel 1964 a Montecarotto (An). Oggi è la maggiore realtà delle Marche nel settore vitivinicolo con circa 800 soci e un fatturato 2021 di 29,8 milioni di euro, derivante per il 40% dall’export con oltre 40 paesi di destinazione. Sessantaquattro i dipendenti all’attivo, Moncaro dispone di tre cantine: la sede storica di Montecarotto (AN), e due stabilimenti, rispettivamente a Camerano (AN), alle pendici del Monte Conero e ad Acquaviva (AP), dove vengono prodotti, affinati ed invecchiati i vini tipici delle rispettive zone di produzione. I punti di forza Moncaro sono rappresentati dalla produzione dei vitigni autoctoni; dall’utilizzo dei metodi di coltura biologica e senza l’uso di sostanze di sintesi; la classificazione dei vigneti in base alle loro caratteristiche pedologiche e microclimatiche. Con 1.200 ettari di vigneti, di cui il 25% a conduzione biologica, Moncaro garantisce al meglio la continuità qualitativa della produzione sotto la guida tecnica degli enologi Giuliano D’Ignazi e Riccardo Cotarella.
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