AB InBev presenta i risultati del primo trimestre 2023
Grazie alla sistematica implementazione delle leve di espansione della categoria, AB InBev continua a guidare e far crescere il settore della birra, con una crescita dei volumi su larga scala e dei ricavi nei mercati in cui è presente
Lo slancio commerciale di AB InBev, il più grande produttore mondiale di birra, è proseguito in questo trimestre, con un aumento dei ricavi del 13,2%, grazie alla combinazione di una crescita dei volumi dello 0,9% e dei ricavi per ettolitro del 12,4% e un aumento dell'EBITDA del 13,6%.
AB InBev continua a lavorare e a investire su tre pilastri strategici fondamentali per garantire una crescita costante e la creazione di valore a lungo termine.
Guidare e far crescere la categoria: In questo trimestre è stata registrato un aumento del volume totale su larga scala dello 0,9%.
Digitalizzare e monetizzare l’ecosistema AB InBev: espansione della piattaforma e-commerce BEES. Al 31 marzo 2023, BEES è presente in 20 mercati, con circa il 62% dei ricavi del 1° trimestre 2023 acquisiti attraverso le piattaforme digitali B2B.
Ottimizzare il business: L'EBITDA è cresciuto del 13,6%.
Grazie alla sistematica implementazione delle leve di espansione della categoria, AB InBev continua a guidare e far crescere il settore della birra, con una crescita dei volumi su larga scala e dei ricavi nei mercati in cui è presente. La digitalizzazione e monetizzazione del proprio ecosistema sta portando AB InBev più vicina che mai ai clienti e consumatori e la società continua a ottimizzare il business con un'attenzione incessante all'allocazione mirata delle risorse e all'efficienza quotidiana.
In Europa, i volumi sono cresciuti a bassa cifra singola. In combinazione con una crescita del ricavo per ettolitro a bassa doppia cifra, questo ha portato a una crescita a doppia cifra della top-line e un aumento ad alta cifra singola della bottom-line.
In Italia, il primo trimestre 2023 è stato contraddistinto da due fattori preminenti: in primis, il completo ritorno dell’Ho.re.ca e dunque una forte spinta dei consumi fuori casa; in secundis, l’inflazione generalizzata che sta rallentando la categoria birra per quanto riguarda i consumi in casa.
Quanto all’intera categoria della birra in Italia, secondo i dati IRI, l’Ho.re.ca sta crescendo ad alta doppia cifra a volume rispetto lo scorso anno. Allo stesso tempo, il mondo retail registra un -6.0% a volume per i primi tre mesi dell’anno [Dati Nielsen]. Nonostante questa flessione, i volumi sono ancora superiori rispetto al periodo pre-Covid (+1.9%), mostrando la resilienza del comparto anche in un periodo di forte instabilità [Dati Nielsen].
All’interno di questo contesto, AB InBev guadagna quota a volume in Italia [Dati Nielsen]. Inoltre, i brand premium e superpremium Corona e Leffe hanno fatto registrare un balzo nell’indice di brand power [Dati Kantar].
”Questi dati confermano l’apprezzamento del consumatore italiano per le proposte di questi brand, che premiano la qualità e sono pensati per i diversi momenti della giornata: dall’aperitivo con Corona ai pasti con Leffe” ha dichiarato Arnaud Hanset, AD e Country Director di AB InBev Italia.
AB InBev è la società leader mondiale della birra, quotata in borsa e con sede a Leuven, in Belgio. Sogniamo in grande per creare un futuro con più “cheers”. Lavoriamo ogni giorno per guidare e crescere la categoria ed avere un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo. Ci impegniamo a produrre le migliori birre - utilizzando gli ingredienti naturali più pregiati - da gustare in modo responsabile. Dalle nostre radici europee nel birrificio di Den Hoorn a Leuven, in Belgio, siamo ora un produttore geograficamente diversificato, con una presenza bilanciata nei mercati sviluppati e in quelli in via di sviluppo. Abbiamo un portfolio diversificato di oltre 500 brand, che comprende marchi globali come Bud®, Corona® e Stella Artois®; marchi multi-paese come Leffe®, Beck’s® e Hoegaarden®, nonché marchi locali. Possiamo contare sul talento di circa 169.000 dipendenti. La sede di Milano in piazza Gae Aulenti conta 240 dipendenti di 18 nazionalità diverse con un'età media di appena 35 anni, e la città è stata scelta anche come quartier generale della Business Unit Europa Centrale, un hub internazionale che opera verso più di 40 Paesi. .
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