Archeologia, design e vinificazione: Simbenia restituisce funzione tecnica all'anfora nuragica
Il 13 dicembre a Cabras il progetto Simbenia presenta in un evento dedicato nuove sperimentazioni sulla vinificazione in anfora
EVENTI - Il 13 dicembre, nella sala convegni della Peschiera Mar’e Pontis di Cabras, la Fondazione Mont’e Prama ospita l’evento “Tecnologia e forme della vinificazione in anfora dall’età nuragica a quella contemporanea” con la presentazione di Simbenia, progetto dell’Università di Sassari sviluppato nell’ambito dell’ecosistema dell’innovazione e.INS, finanziato dal PNRR – Spoke 2, con il sostegno dell’Unione Europea – Next Generation EU.
Curato da Antonella Camarda e Anna Depalmas, il progetto nasce dall’intuizione di Antonio Arcadu, artigiano industriale e modellista nuorese, che da anni indaga la possibilità di restituire all’anfora nuragica una funzione tecnica contemporanea.
Arcadu racconta che tutto è iniziato nel 2019, durante una collaborazione con Wasp sulla stampa 3D in argilla: «Le anfore georgiane mi hanno colpito per la loro capacità di valorizzare il vino. Studiando le forme di Sant’Imbenia ho riconosciuto sorprendenti analogie e ho iniziato a chiedermi se potessero servire anche alla fermentazione».
Da questa intuizione nasce un lavoro che intreccia archeologia, design e pratica ceramica. Con il supporto di Depalmas, Arcadu definisce le proporzioni dell’anfora ispirandosi a un reperto di Las Chorreras; con gli artigiani di Artenova Terrecotte realizza le prime sette anfore sperimentali, utilizzando argilla di Impruneta certificata per uso alimentare.
La fase successiva si svolge in cantina. Arcadu visita produttori in Italia e in Europa e individua tre realtà – Domain KOX in Lussemburgo, La Torretta nei Castelli Romani e Gostolai a Oliena – che accolgono l’idea di testare l’anfora nuragica su uve molto diverse tra loro. Le micro-vinificazioni di Auxerrois, Trebbiano e Arvisionadu, che saranno presentate anche a Cabras, hanno prodotto risultati che lo stesso autore definisce «sorprendenti»:
«Pensavamo che la capacità ridotta – circa 70 litri – fosse un limite. Invece molte cantine la considerano un vantaggio: permette di sperimentare senza rischi, di osservare il comportamento del vino con precisione, di osare di più».

Antonio Arcadu
Ciò che emerge con maggiore forza è il carattere interdisciplinare del progetto. Simbenia non è solo un anfora, ma un luogo di incontro tra saperi. «L’archeologia fornisce le forme originarie, il design le rilegge, la ceramica le traduce in oggetti performanti, l’enologia le mette alla prova», osserva Arcadu. Un dialogo che consente di leggere un manufatto antico come una tecnologia ancora capace di produrre significato e possibilità.
Quanto alla produzione futura, Arcadu resta prudente: «Stiamo esplorando nuovi materiali, ma condividerò i dettagli solo dopo verifiche approfondite». Una prospettiva si delinea già chiaramente: «Dal 2026 le anfore Simbenia saranno disponibili attraverso Artenova».
Simbenia arriva così a Cabras come progetto maturo, capace di restituire continuità tra passato e presente, tra cultura materiale e sperimentazione enologica. Non una celebrazione del reperto, ma la dimostrazione che una forma arcaica può ancora generare conoscenza, raccontare un territorio e aprire possibilità nuove per il vino contemporaneo.
Tecnologia e forme della vinificazione in anfora dall’età nuragica a quella contemporanea
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Sabato 13 dicembre 2025
Sala Convegni – Peschiera Mar’e Pontis, Cabras
MATTINA
h. 9.30 – Saluti istituzionali
Anthony Muroni – Presidente
Luca Cheri – Direttore, Fondazione Mont’e Prama
Luca Pulina – Professore Ordinario di Informatica, Responsabile e-INS Spoke 2, Università di Sassari
David Weis – Directeur, INRA, Granducato di Lussemburgo
Apertura lavori
Modera: Antonella Camarda, Prof.ssa Associata di Museologia, Università di Sassari
h. 10.00 – Storie preistoriche di uva, vino e dei loro vasi
Anna Depalmas, Prof.ssa Ordinaria di Preistoria e Protostoria, Università di Sassari
h. 10.25 – Le origini della vite domestica in Sardegna: il caso di studio di Sa Osa
Gianluigi Bacchetta – Università di Cagliari
Marco Sirigu – Banca del Germoplasma della Sardegna
Mariano Ucchesu – Université de Montpellier
h. 10.50 – Dibattito e breve pausa
h. 11.30 – La geomatica e la fotogrammetria per la digitalizzazione dei beni archeologici
Erica Nocerino, Prof.ssa Associata di Geomatica, Università di Sassari
h. 11.55 – Il progetto Simbenia
Antonio Arcadu
h. 12.20 – La sperimentazione: risultati e prospettive
Modera: Marco Vannini, Prof. Ordinario di Economia Politica, Università di Sassari
Tavola rotonda con:
Laurent Kox (KOX)
Riccardo Magno (La Torretta Bio)
Tonino Arcadu (Gostolai)
h. 12.50 – Dibattito
h. 13.15 – Conclusione lavori e presentazione della sperimentazione del vino delle anfore Simbenia
POMERIGGIO
h. 15.00 – Visita guidata al Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras
A cura della Fondazione Mont’e Prama
WORKSHOP
h. 15.00 – Workshop 1
Antonio Arcadu – Leonardo Parisi (Artenova Ceramiche)
Dal reperto archeologico all’artigianato digitale: tecniche di rilevazione, modellazione 3D e stampa
(posti limitati, su prenotazione)
h. 16.00 – Workshop 2
Heart Studio – Bruno Savona e Martina Silli
Identità visiva e immagine coordinata
(posti limitati, su prenotazione)

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