Barbara Mazzali a Bergamo: turismo settore strategico per la Lombardia
Turismo, ruolo delle Istituzioni e delle Università nel creare professionisti nel settore sono stati i temi al centro del Convegno dal titolo 'Le direttrici strategiche del turismo'
Turismo, ruolo delle Istituzioni e delle Università nel creare professionisti preparati e formati per operare in questo settore strategico per la Lombardia e per l'intero Paese sono stati i temi al centro del Convegno dal titolo 'Le direttrici strategiche del turismo'.
Il momento di dialogo e approfondimento si è svolto all'Università degli studi di Bergamo, alla presenza dell'assessore regionale a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, del ministro al Turismo Daniela Santanchè e del rettore dell'Università degli studi di Bergamo, Sergio Cavalieri.
LOMBARDIA TERRA DI TURISMI - "La Lombardia - ha dichiarato Mazzali - è terra di turismi: natura, itinerari, arte, cultura, tradizioni, viaggi d'affari e religiosi, enogastronomia, sport ed eccellenza nella ricettività. Un patrimonio inestimabile intimamente connesso con la nostra storia e che i lombardi hanno sempre saputo costruire e valorizzare con il loro lavoro e capacità".
PERCORSI DI STUDIO 'AD HOC' - "Ringrazio l'Università degli studi di Bergamo che - ha proseguito l'assessore - con l'offerta di percorsi formativi dedicati al turismo, offre un contributo prezioso a questo settore, perché formazione è garanzia di qualità".
"La Lombardia - ha sottolineato Mazzali - è sempre più al centro delle scelte dei turisti, sia italiani che stranieri: mettiamo a segno primati nel 2022 rispetto alle altre Regioni e nel primo trimestre 2023 abbiamo registrato una crescita del 43% di presenze in più rispetto allo scorso anno. Una grande soddisfazione ma anche una grande responsabilità che come Regione sentiamo, e l'impegno è massimo per continuare su questa strada".
FENOMENO BERGAMO BRESCIA CAPITALE CULTURA 2023: 85% PRESENZE - "Oggi il turismo in Lombardia è tornato a correre anche sotto la spinta di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, evento che si è tradotto in un fenomeno turistico già nelle scorse vacanze pasquali, con l'85% di presenze, e con un ottimo ritorno in termini di soddisfazione", ha enfatizzato l'assessore.
TRAINO GRANDI EVENTI - "L'analisi del sentiment che abbiamo rilevato su Bergamo-Brescia dall'inizio dell'anno - ha aggiunto - è molto positivo e ci restituisce un valore pari a 86,4/100, un valore sul livello di soddisfazione degli utenti superiore alla media regionale. Questo ci porta a dire che una delle direttrici strategiche del turismo in Lombardia è evidentemente rappresentata dai Grandi Eventi, ovvero eventi o manifestazioni dalla spiccata risonanza pubblica a livello nazionale o internazionale; e siccome qui non ci facciamo mancare niente, ci attende la grande sfida che porterà la nostra Regione davanti agli occhi di tutto il mondo: le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026".
L'ENOTURISMO - "La Lombardia - ha spiegato ancora Mazzali - punta anche sull'enoturismo per il quale le stime sono ottime, e sul cosiddetto 'turismo outdoor', che si focalizza su esperienze all'aria aperta, favorendo, tra l'altro, la 'destagionalizzazione' dei flussi e una maggiore valorizzazione delle aree interne. Oggi, qui a Bergamo, penso alla Val Brembana e alla Val Seriana dotate di piste ciclabili affascinanti".
NEL CAPOLUOGO OROBICO +38% VISITATORI NEL PRIMO TRIMESTRE DELL'ANNO - Gli ultimi dati testimoniano il boom del turismo a Bergamo nei primi mesi del 2023, grazie all'effetto traino del titolo di Capitale italiana della Cultura, condiviso con Brescia: secondo il report recentemente diffuso da Visit Bergamo, nel primo trimestre di quest'anno gli arrivi sono cresciuti del 38% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Concentrandosi solo sul capoluogo, la città di Bergamo ha registrato nel primo trimestre 2023 un aumento record di presenze: +21% rispetto al 2019, periodo pre-pandemia, per un totale in valore assoluto di oltre 186.000. Record che si aggiungono ad altri record: quelli dell'aeroporto di Orio al Serio, che punta a chiudere il 2023 superando i 15 milioni di passeggeri.
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