Cavit riceve il premio Innovazione Smau 2021
Cavit pioniere sul fronte della viticoltura di precisone con PICA: la prima piattaforma tecnologica di questo tipo messa a punto in Italia.
In occasione di Smau Milano - appuntamento di riferimento per le imprese che vogliono avviare attività di sviluppo prodotto e processo per portare sul mercato la vera innovazione - Cavit ha ottenuto il prestigioso Premio Innovazione.
Il riconoscimento conferma l’impegno del consorzio – nome di punta del comparto vitivinicolo italiano – per lo sviluppo di PICA, acronimo di Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola.
PICA rappresenta oggi la più avanzata piattaforma tecnologica in Italia per l’implementazione di una viticoltura intelligente ed eco-sostenibile. L’ambizioso progetto è stato avviato da Cavit nel 2010 per rispondere all’esigenza di una gestione completa del processo di produzione vitivinicola, dalla coltivazione delle uve alle ultime fasi della vinificazione, mettendo in comunicazione più strumenti software eterogenei fra loro e rendendoli compatibili con attività e consuetudini produttive consolidate.
Il sistema è complesso ma il suo funzionamento è semplice e immediato. La piattaforma informatica di PICA mette “in rete” i vigneti degli oltre 5.250 viticoltori delle undici cantine sociali di Cavit: “raccoglie” informazioni e “restituisce” indicazioni utili ai Soci Viticoltori. Grazie a questa tipologia di innovazione è stato possibile integrare automaticamente i dati provenienti dai software di gestione delle diverse cantine con quelli delle banche dati di interesse agrario (Carta dei Suoli del Trentino e Atlante meteo-climatico), consentendo agli agronomi la gestione cartografica avanzata dei dati vitivinicoli. Oltre ad una consultazione dei modelli previsionali messi a disposizione da una rete di ricerca d'eccellenza. In questo modo è facile sapere tutto di ogni vigneto, a partire dalla scelta del vitigno più adatto a ogni terreno e a ogni clima, e di conseguenza gestire il lavoro senza sprechi di risorse. Ad esempio, incrociando le caratteristiche del terreno con le previsioni metereologiche si può programmare al meglio l’irrigazione dei vigneti, calcolando i reali fabbisogni della pianta. Senza sprechi d’acqua.
L’obiettivo finale è quello di conseguire un metodo orientato alla viticoltura di precisione ecosostenibile. Il progetto è stato realizzato grazie alla fondamentale collaborazione di Fondazione Edmund Mach, Fondazione Bruno Kessler, con il suo spin-off MPA Solutions e CNR di Firenze.
“Un importante risultato per Cavit e per il suo impegno nell’ambito della ricerca e sviluppo: sono orgoglioso di questo riconoscimento che premia l’innovazione di una realtà che è stata pioniera in questo settore” - Andrea Faustini - Enologo, Responsabile Scientifico del Team Agronomico Cavit e del Progetto PICA.
A proposito di Cavit
Nome di punta del comparto vitivinicolo italiano, Cavit è una realtà esemplare di consorzio di secondo grado. Situata nel cuore del Trentino, alle porte di Trento, Cavit riunisce undici cantine sociali del territorio, collegate ad oltre 5.250 viticoltori della provincia, dalle quali riceve e seleziona le materie prime prodotte, controllando ogni fase – dalla raccolta, fino alla commercializzazione. Con un’area vitata pari a oltre il 60% dell’intera superficie vitata trentina, Cavit è un esempio unico in Italia di know-how delle più avanzate tecniche di viticoltura e di ricerca enologica di avanguardia. Con un fatturato consolidato di 209,7 milioni di euro nell’esercizio 2019-2020, il Gruppo Cavit si posiziona tra i principali protagonisti del settore in Italia ed eccelle sui mercati internazionali con una quota export che sfiora l’80% dell’intera produzione. Negli Stati Uniti, in particolare, Cavit è il marchio di vino italiano più diffuso.
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