CETA: compie un anno l'accordo di libero scampio UE-Canada
Un aumento dell’export italiano verso il Canada del +7,4%, di specialità come prosciutti, formaggi e vini, e un balzo in altri settori chiave del made in Italy calzature, cucine, macchinari, gioielli: questo il risultato positivo reso noto dalla Commissione Ue in occasione del primo compleanno del Ceta, acronimo che sta per Comprehensive Economic and Trade Agreement, ovvero l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada entrato in vigore in modo provvisorio il 21 settembre 2017.
Dopo un anno le cifre positive per l’export dei prodotti italiani sono davvero significative; bene soprattutto il prosciutto (+20%, San Daniele da solo +35%), pasta e biscotti (+24%), formaggi (+12%), cioccolato (+123%), ma anche vino (+2,7%, per il frizzante come il prosecco +12,6%), bevande non alcoliche (+39%). Nel complesso l'export italiano è aumentato del 3%, con anche +7% in calzature, +4,8% abbigliamento, +58% cosmetici, +24,3% cucine.
Le esportazioni verso il Canada raggiungono un quinto dell'export totale italiano; il vino, che rappresenta la principale esportazione tricolore verso il Canada, ha raggiunto il valore di 214 milioni di euro. Soddisfatta per questo dato Federvini. "Guardando all'export verso il Canada nel primo semestre 2018 a valore - commenta il presidente Sandro Boscaini - la contrazione è decisamente contenuta pari a -0,5% e in buona parte collegabile a problemi di commercializzazione in Canada, anche proprio in funzione dell'entrata in vigore del Ceta".
Federvini inoltre sostiene che il CETA sarà utile a superare alcune problematiche amministrative e burocratiche riguardanti distribuzione e controlli.
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