Champagne: da Comte de Montaigne gli itinerari per veri appassionati

7 Febbraio 2020 - 04:30
Champagne: da Comte de Montaigne gli itinerari per veri appassionati

Al di là degli itinerari turistici più battuti, quando si parla di grandi bollicine non può sfuggire ai veri appassionati il percorso che porta nella parte meno nota, ma per certi aspetti più autentica, della regione della Champagne. Parliamo del cuore della regione dell’Aube, la vera terra di origine dello Champagne, nella quale fu trapiantato il primo ceppo di Chardonnay importato da Cipro, direttamente dalle Crociate del XIII secolo, da Comte de Champagne. Il primo a essere trapiantato nella Côte des Bar, anche se furono i commercianti della Marne a venderlo prima degli altri in Francia. E per evitare che l’Aube potesse produrre l’autentico Champagne, dopo una guerra impedirono alla regione di origine, per più di sei secoli, di utilizzare la denominazione di “Champagne”. È da qui che inizia la storia di Comte de Montaigne, una Maison che ha fatto dell’autenticità del terroir dell’Aube il suo tratto distintivo.

Stéphane Revol, Ceo dell’azienda e fine conoscitore dell’Aube, propone la visita di Troyes, il capoluogo della regione, con una lista di 5 attrazioni imperdibili:

1) Le suggestive casette a graticcio

Un tempo capitale della Champagne, oggi Troyes è il capoluogo del Dipartimento dell'Aube. Adagiata sulla riva sinistra della Senna, questa ridente cittadina si fa ricordare anche per il suo centro storico, meglio noto come “le Cœur de Troyes”, che ha la forma esatta di un tappo di champagne (“Bouchon de Champagne»). Tra una via medievale e l'altra si possono scorgere anche i dettagli delle tradizionali case a graticcio (Maison à Colombage), costruite nel XII secolo con legno, fieno ed argille. Argille che ritroviamo nel terroir delle Cuvée Comte de Montaigne ancora oggi. Ecco perché, passeggiando in questa zona, si comprende la bellezza di un territorio che fa della sua unicità un valore imprescindibile.

 width= width=2) La Chiesa di Santa Maddalena e il primo ceppo di Chardonnay:

La Chiesa di Santa Maddalena è una chiesa che si incontra un po' per caso attraversando le strette strade del centro città. È la chiesa più antica di Troyes e presenta un esterno mirabile, che offre uno stile di architettura gotico fiorita con gli archi rampanti che formano un intreccio bellissimo sulle entrate laterali, ricca di doccioni antropomorfi che quasi puoi toccare.

 width=Ma sono le sue vetrate a conquistare i turisti di tutto il mondo: in un dettaglio, l’immagine del Comte de Champagne mentre consegna al cardinale il primo ceppo di uva di Chardonnay riportato da Cipro direttamente dalle Crociate nel XIII secolo e poi trapiantato nella Côte des Bar, il terroir della Maison Comte de Montaigne.

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Comte de Champagne mentre consegna al cardinale il primo ceppo di uva di Chardonnay dalle Crociate

3) Le vetrate della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo:

Slanciata ed imponente, con cinque navate e un imponente rosone, la maestosa Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo lascia senza fiato. La torre di San Paolo, del 1545, è ancora oggi incompiuta. La curiosità? I 1.500 metri di vetrate lavorate fra il XIII ed il XIX secolo, che sono valsi alla città l’appellativo di “Città santa delle vetrate”.

 width=4) La Basilica di Sant’Urbano:

La Basilica di Sant’Urbano, capolavoro del gotico, è uno dei simboli della città di Troyes. Il timpano del portale colpisce per la sua raffigurazione del Giudizio Universale, insieme alle vetrate dell’abside e alla statua della “Vierge de Raisin” nella cappella sud, capolavoro della Scuola di Troyes del XVI secolo.

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5) Alla riscoperta dei giardini medioevali

durante la vostra visita a Troyes non potete assolutamente perdere i cinque giardini medioevali della città. Primo fra tutti, il Giardino di Maria, nel cortile dell'Hôtel de Mauroy, che  racconta l'evoluzione del giardino del piacere, dal Medioevo fino al limite del Rinascimento. Se siete appassionati di piante medicinali e aromatiche, resterete affascinati dall’Apothecary's Garden, nel cuore dell'Hôtel Dieu. E ancora: non perdetevi il Giardino dei Dyers, che offre ai suoi visitatori un fantastico tuffo nell'universo delle piante tintorie e il Giardino degli Innocenti, che segna l'apertura al pubblico dell'ossario segreto della chiesa di Sainte Madeleine. A completare la lista, il Giardino delle piante medicinali, nel cortile principale dell'Hôtel Dieu, che propone un interessante viaggio alla scoperta delle "piante magiche" per la cura delle malattie, su una superficie di 1.300 metri quadrati.

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A proposito di Comte de Montaigne

Passione per la terra, eco-sostenibilità, fedeltà ai valori sono le vere radici della filosofia imprenditoriale di Comte de Montaigne. Uno Champagne che ha cuore e che è sinonimo di valori genuini, emozione, calore, vicinanza, joie de vivre. Il terroir della Côte des Bar, inteso come microclima e insieme di caratteristiche minerali del terreno, è uno dei tratti identitari del marchio. Si tratta di un habitat speciale, dal clima temperato, oceanico, semi continentale, nel quale l’esposizione al sole è limitata ed il sottosuolo gessoso svolge una funzione termoregolatrice e protettiva delle radici del vigneto. Nelle fasi del ciclo produttivo di Comte de Montaigne la vigna ha un peso preminente rispetto alle fasi di cantina. Dalla vendemmia alla cantina, fino allo champagne pronto alla vendita, si predilige la tradizione e il cuore di tutti quelli che ci lavorano. Dalle Cuvée della Côte des Bar nascono cinque grandi champagne: il Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay); l’Extra Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay); il Rosé (100% Pinot Noir); il Blanc de Blancs (100% Chardonnay) e la Cuvée Speciale (100% Pinot Noir).

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