Clima impazzito: cala il PIL dell'agricoltura
In questo ultimo anno il clima instabile ha provocato effetti devastanti nelle campagne causando danni rilevanti all’agricoltura.
Passando dalla siccità a violenti nubifragi, il 2017 sarà ricordato come uno degli anni più nefasti per i campi agricoli.
Coldiretti in occasione della diffusione dei conti economici nazionali da parte dell’Istat, denuncia un calo del 4,3% del valore aggiunto dell'agricoltura con danni stimati superiori ai 2 miliardi di euro. "Il valore aggiunto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca - sottolinea la Coldiretti - è sceso a 28,017 miliardi di euro, il valore più basso degli ultimi cinque anni.
Si tratta di un crollo dovuto agli effetti delle condizioni climatiche dello scorso anno sulle principali produzioni del Paese, dalla riduzione del 23% della produzione di mele all'addio ad una bottiglia di vino su quattro, anche se la qualità è risultata buona.
In calo anche la produzione di olio, in calo dell' 11% rispetto alla media produttiva dell'ultimo decennio. In questa situazione di crisi - conclude la Coldiretti - si sono inserite anche manovre speculative per sottopagare i prodotti agli agricoltori con effetti negativi sul valore aggiunto".
Le previsioni per il 2018 già hanno registrato alcuni dati non certo incoraggianti: nel maggio scorso danni per 400 milioni causati dalla grandine e dai nubifragi che hanno colpito a macchia di leopardo da nord a sud, frutteti, pascoli, serre e campi di grano, mais e ortaggi.
Tra le zone dove si sono registrati più danni causati dal mal tempo i campi di grano del Volterrano nell’Alta Valdera in Toscana, le produzioni di foraggio per gli animali tra le province di Lecco, Como e Varese in Lombardia, le serre sul lago Maggiore e gli ovili della Sardegna
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