Continuano a crescere i pagamenti cashless al ristorante: +44% nel 2023
Continuano a crescere i pagamenti digitali nella ristorazione: Modena è la provincia con l’aumento più elevato di transazioni senza contanti (+82,2%) a Aosta invece lo scontrino digitale più alto (38,5€)
Crescono i pagamenti digitali nel settore della ristorazione: nel 2023, primo anno “Covid free”, le transazioni sono aumentate del 44,4% rispetto all’anno precedente. Si abbassa il valore dello scontrino medio cashless in tutta Italia: 23,4 euro, -7,6% rispetto al 2022.
In testa alle province con la crescita più elevata di transazioni senza contanti c’è Modena, Oristano registra invece lo scontrino digitale più basso (15,5 euro in media), Aosta il più alto (38,5 euro). Belluno è la provincia in cui il ticket medio cashless è sceso di più (-31%), mentre Isernia, in controtendenza, è il territorio con l’aumento maggiore (+16,4%).
È quanto emerge dall'Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, che analizza i dati 2023 relativi alle transazioni cashless per fornire un quadro dei trend di pagamento nel settore della ristorazione nelle diverse province italiane. “Anche nel 2023, il primo anno senza restrizioni dovute alla pandemia, le transazioni cashless nei caffè e ristoranti continuano a crescere significativamente in tutto il territorio nazionale, a dimostrazione di quanto esercenti e consumatori siano ormai a loro agio con queste modalità di pagamento. Nonostante il trend positivo, in una minoranza consistente di territori il ticket medio tende a crescere o a restare stabile da un anno all’altro: segno che in alcune aree l’abitudine al contante è ancora radicata”, osserva Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. “Non bisogna dimenticare che il contante ha dei costi in termini di sicurezza, di complessità e di attrattività del business che l’uso di strumenti digitali consente di abbattere: dal rischio di ricevere banconote false, ai costi per mettere in sicurezza il punto vendita, fino alla difficoltà di depositare il denaro a causa della progressiva diminuzione delle filiali bancarie sul territorio. Inoltre, anche in vista di un’estate 2023 in cui si prevede l’arrivo di numerosi turisti internazionali abituati a pagare qualsiasi importo con carta, proporre soluzioni digitali aiuta i ristoratori a rispondere alle esigenze di una fetta crescente di potenziali clienti”.
Le 10 province dove crescono di più le transazioni senza contanti
Le province che nel 2023 registrano la crescita più alta di transazioni digitali sono Modena (+82,2%), Ancona (+54,1%) e L’Aquila (+51,7%). Al quarto posto della classifica c’è Biella (+50,8%), al quinto Piacenza (+49,9%), al sesto Varese (+46,9%). Dopo Rieti (+46,2%), chiudono la Top 10 Prato (+44,7%), Lucca (+43,2%) e Venezia (+42,6%).La Top 10 per scontrino cashless più basso
Dopo Oristano, per trovare gli scontrini medi cashless più bassi occorre recarsi a Modena (19,6 euro), mentre l’ultimo gradino del podio è occupato da Prato, Ancona e Cagliari, tutte con un ticket medio digitale di 20,2 euro. Scorrendo la classifica, troviamo Bologna (20,6 euro), Milano (20,9 euro), Lodi e Genova (entrambe 21,5 euro) e Livorno (22 euro).Dove scende e dove sale di più lo scontrino digitale
Le province dove il calo del ticket medio digitale è più evidente sono Belluno, con una flessione del 31% rispetto al 2022, seguita da Ancona (-24,9%), Parma (-23,5%), Prato (-21,2%) e Modena (-18,3%). Dall’altro lato della classifica è Isernia la provincia in cui, invece, il ticket medio è aumentato maggiormente (+16,4%), seguita da Bolzano (+9,1%), Messina (+3,6%), Catanzaro (+3,1%) e Potenza (+1,4%).
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