Cresce l'interesse verso i vini sostenibili
1 italiano su 10 ha acquistato nell'ultimo anno vino biologico. Protagoniste del mondo del vino sostenibile sono le cooperative
Nomisma Winemonitor ha raccolto alcuni dati riguardanti i vini sostenibili i quali sono stati resi noti durante il talk Vivite, organizzato a Roma dal Settore Vitivinicolo di Alleanza cooperative Agroalimentari alla presenza tra gli altri del Sottosegretario alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.
Ciò che si rileva è che 1 italiano su 10 tra gli abituali consumatori di vino ha acquistato nell’ultimo anno in Italia vino sostenibile. Uno su 4 dichiara di aver notato negli scaffali dei negozi in cui fa la spesa o in ristoranti/wine bar che frequenta, un vino che ha in etichetta loghi che identificano la certificazione di sostenibilità o altre caratteristiche green. Quando un vino è sostenibile per i consumatori? Quando viene prodotto minimizzando l’uso di fertilizzanti e agrofarmaci, consumando meno acqua ed energia, o ancora quando ha un packaging ecocompatibile e tutela i diritti dei lavoratori
“Le cooperative vitivinicole sono da tempo impegnate sul percorso della sostenibilità”, ha dichiarato Luca Rigotti, coordinatore del settore vino di alleanza cooperative Agroalimentare – e il loro impegno in pratiche virtuose è cresciuto moltissimo negli ultimi anni. Secondo un’indagine commissionata a Nomisma-Wine Monitor su un campione significativo di cooperative, che numericamente rappresenta oltre il 50% del fatturato complessivo riconducibile alla cooperazione vitivinicola, il 59% delle cantine ha già ridotto l’uso di input chimici nella sua attività in campo. Una cooperativa su due ha invece negli ultimi anni incrementato le proprie produzioni biologiche o avviato azioni per ridurre gli scarti e valorizzare i sottoprodotti. Il 39% delle cooperative ha invece aumentato l’utilizzo di packaging riciclabile e sostenibile”.
Il protagonismo della cooperazione vitivinicola in materia di sostenibilità è tanto più significativo se si considera il peso rivestito dalle cooperative in termini di produzione ed estensione delle superfici vitate dai soci. È quello che ha messo in luce nel suo intervento Denis Pantini, Responsabile Wine Monitor di Nomisma, che ha evidenziato come le prime 10 cooperative detengano il 15,2% della superficie vitata italiana, pari a 102.000 ettari, contro appena l’1,1% di quota di vigneto in mano alle prime 10 aziende non a forma cooperativa.
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