Crisi Pernigotti: la produzione resterà in Italia
Risale al 6 novembre la notizia della chiusura dello storico stabilimento Pernigotti a Novi Ligure a cui avevano fatto seguito forti proteste dei dipendenti e di conseguenza il blocco della produzione.
L’azienda dolciaria, fondata nel 1860 e acquisita nel 2013 dal gruppo alimentare turco Toksöz, da diverso tempo viveva una forte crisi finanziaria dettata principalmente dal cattivo andamento delle vendite; una situazione critica che ha portato i vertici della società alla cessazione dell’attività con conseguente cassa integrazione per i 100 dipendenti della fabbrica dello storico gianduiotto.
Nei giorni a seguire, si era a lungo parlato di una possibile esternalizzazione della produzione – un’ipotesi possibile data la proprietà estera del marchio – che però è stata subito smentita da Pernigotti stessa con una nota stampa nella quale si è chiarito che la proprietà è già al lavoro per ricercare nuovi partner italiani a cui affidare la produzione e che già grandi nomi del settore stanno mostrano il loro interesse.
Stesso discorso vale per i dipendenti per i quali si sta cercando una soluzione di ricollocamento presso aziende dolciarie italiane.
Per ora, quindi, nonostante le difficoltà, sembra che Pernigotti non sia destinata a perdere la sua impronta Made in Italy. La ricerca di una soluzione per la crisi aziendale è supportata anche dal Governo che ha convocato un tavolo di crisi al MISE per il 15 novembre.
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