Cina vs USA: guerra dei dazi, occasione per Made in Italy
La guerra dei dazi commerciali che si sta svolgendo tra gli Stati Uniti e la Cina potrebbe rappresentare una grossa occasione per l'export del Made in Italy.
Gran parte dei formaggi prodotti negli Stati Uniti con nomi che ricordano quelli italiani, come parmesan, provolone oppure la mozzarella, infatti, sono stati colpiti dai dazi di Pechino e questo potrebbe rappresentare, secondo la Coldiretti, una opportunità concreta per i prodotti italiani di inserirsi nel mercato cinese.
"Le esportazioni di formaggi Made in Italy nel paese asiatico - sostiene Coldiretti - sono cresciute del 27% in quantità nel 2017, raggiungendo il massimo storico". Questo conferma un dato importante: in Cina esiste una vera e imponente domanda di prodotti “italiani” reali, al momento inevasa a causa delle difficoltà di esportazione che gravano sugli Stati Uniti.
La causa scatenante è da rintracciarsi nei dazi in ingresso imposti dalla Cina, che rendono impossibile l’arrivo sul mercato dei prodotti statunitensi, che altro non sono se non imitazioni dei nostri Made in Italy, famosi e richiesti in tutto il mondo.
I magazzini di stoccaggio negli Usa si riempiono giorno dopo giorno di scorte invendute di formaggi spacciati per italiani, anche a causa delle stesse misure di rincaro applicate dal Messico, che si affianca al colosso asiatico nella lotta commerciale agli USA.
La Coldiretti ricorda che gli Stati Uniti sono proprio i principali produttori delle imitazioni dei formaggi italiani, per un giro d'affari che raggiunge i 2,4 miliardi di chili.
I formaggi più imitati sono il parmesan, il provolone, la ricotta e il romano.
“Si aprono dunque - spiega Coldiretti in una nota - interessanti opportunità per le esportazioni di cibo Made in Italy nel paese asiatico, a partire dai prodotti lattiero caseari, che nel 2017 hanno raggiunto il record delle vendite nel mondo, raggiungendo la quantità record di 412 milioni di chili e con una crescita a doppia cifra nella stessa Tigre asiatica".
I prodotti italiani, soprattutto formaggi, sono fra i più imitati al mondo, ma ora si apre un canale privilegiato per l'export che potrebbe favorire l'imporsi del "vero" Made in Italy, una possibilità da non sottovalutare.
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