Federcuochi: fase 2 con plexiglass e asporto per i ristoranti
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Federcuochi pensando all'avvicinarsi della Fase 2, che dovrebbe portare alla riapertura dei pubblici esercizi, ha diffuso in questi giorni alcune proposte indirizzate a istituzioni e ristoratori per gestire al meglio questo nuovo inizio.
Federcuochi, oltre a ritenere fondamentale l'attività di asporto e di ristorazione all'aperto (da incentivare anche con l'abolizione della tassa OSP), crede che le Istituzioni debbano fornire la data della riapertura nei tempi utili a poter riorganizzare l'attività e adeguare le strutture a riaccogliere i clienti.
Auspica, inoltre, l'arrivo di indicazioni univoche su tutto il territorio per quanto riguarda le normative da adottare per l'ingresso ritenendo necessarie: la presenza di gel disinfettanti all'ingresso di tutti i ristoranti, obbligo di mascherine (almeno Ffp1) per tutto il personale (da acquistare a prezzi agevolati e senza Iva), strutture in plexiglass poste sui tavoli e cloche in materiale riciclabile per tutelare l'integrità dei piatti in arrivo dalla cucina.
Infine, per quanto riguarda il distanziamento sociale, Federcuochi suggerisce di adottare non soluzioni differenziate, ma far sì "che il cliente fornisca all'ingresso del ristorante autodichiarazione che deresponsabilizzi il ristoratore"
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