Glovo: cresce e cambia il delivery ai tempi del Coronavirus
Il Delivery Report di Glovo fa emergere che il servizio di consegne a domicilio durante l'emergenza da Coronovirus diventa essenziale per gli italiani che si rivolgono al servizio soprattutto per la consegna della spesa e per l'acquisto di farmaci da banco
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In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Secondo quanto emerge dal Delivery Report di Glovo elaborato in periodo Coronavirus, se fino a poco tempo fa le consegne a domicilio venivano considerate la soluzione per chi non aveva tempo o voglia di cucinare, oggi il servizio è divenuto essenziale e imprescindibile per tutti.
Ci si affida all’app di Glovo per farsi recapitare la spesa (+300% marzo vs. febbraio) ed evitare così le file davanti al supermercato, i farmaci da banco (+130%), ma anche altri prodotti utili che durante l’emergenza diventano simboli di “affetto” e solidarietà per far sentire le persone più vicine.
“L’home delivery sta subendo una vera e propria trasformazione - commenta Elisa Pagliarani, General Manager Glovo Italia – sia in termini di clientela, con sempre più famiglie che si rivolgono alla nostra piattaforma, sia in termini di prodotti. Le persone oggi fanno affidamento al delivery per vivere la propria quotidianità, con la richiesta di beni e oggetti utili ma spesso difficili da reperire. Dagli ordini di marzo emerge chiaramente l’esigenza di poter fare la spesa, evitando così le file davanti ai supermercati, ma anche di ricevere a casa altri beni necessari per il proprio lavoro, come cartucce e risme di carta per la stampante, e per il tempo libero, come libri e giochi di società”.
Se a Milano hamburger e pizza restano i preferiti anche durante l’emergenza, c’è un vero e proprio exploit della spesa, che occupa il primo posto tra gli ordini con un incremento del 230% (marzo vs. febbraio). Le richieste di farmaci crescono del 110% rispetto ai livelli pre-emergenza. Situazione simile anche a Torino in termini di food delivery, con la spesa cresciuta invece del 360% e i farmaci del 240%. A Genova durante l’emergenza la pizza torna a superare il poke in termini di richieste. Anche nella città della Lanterna la spesa arriva al primo posto tra le preferenze (con una crescita del 900%), mentre i farmaci crescono del 160%. Tra i prodotti di spesa più ordinati a marzo l’immancabile pesto.
A Bologna l’amore per l’hamburger resiste ancora occupando il primo posto, con la spesa che cresce del 340%, mentre i farmaci crescono del 90%.
A Roma gli ordini di spesa crescono del 240%, scalzando dal terzo posto del podio la cucina italiana. E se prima dell’emergenza si richiedevano prosciutto e zucchine romanesche, ora si prediligono lievito, farina 00 e uova.
Bari e Palermo si distinguono invece per la voglia di dolci, peculiarità che si evince anche dalla spesa online con crema al cioccolato spalmabile, burro e farina 00 tra i prodotti più richiesti.
“Vogliamo continuare a dare il massimo supporto in un momento in cui il delivery può fare la differenza per tanti di noi, rispettando le prescrizioni delle autorità e tutelando la sicurezza di tutti quelli che interagiscono con la piattaforma: rider, utenti, esercenti” - conclude Elisa Pagliarani, General Manager Glovo Italia.
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