I formaggi DOP conquistano gli italiani: ecco l'indagine NielsenIQ
Ricerca NielsenIQ: prodotti DOP crescono a valore e volume nei carrelli italiani. Focus su formaggi e sostenibilità nel settore caseario.
INDAGINI E RICERCHE - I prodotti DOP continuano a crescere nei carrelli degli italiani, registrando un incremento sia in valore (+5,8%) sia in volume (+2,7%), confermandosi protagonisti indiscussi della spesa alimentare nazionale. Lo rivela una ricerca NielsenIQ, leader mondiale nella consumer intelligence, commissionata da Aecis (Associazione Europea Cultura Innovazione Sostenibilità), che riunisce i Consorzi di Tutela dei formaggi DOP Provolone Valpadana, Piave e Casciotta di Urbino. I risultati dello studio sono stati presentati mercoledì 10 dicembre a Roma, presso Palazzo delle Esposizioni, con la moderazione della giornalista Rai Margherita Basso.
Il presidente di Aecis, Libero Stradiotti, ha aperto i lavori sottolineando: "Parlare di cultura legata all'innovazione ed alla sostenibilità rendono immediatamente visibili gli obiettivi di Aecis. I Consorzi di Tutela associati, attraverso la progettualità, dimostrano di voler essere protagonisti nel sostenere questo passaggio, investendo in risorse (umane e finanziarie) per trasferire i concetti principali espressi dalla politica comunitaria ai diversi soggetti con cui l'associazione entrerà in relazione. In questo complesso processo di transizione, i prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica godono del vantaggio di essere, per vocazione naturale, portatori sani di buone pratiche rispettose di valori etici, ambientali, economici, intimamente legati al territorio da cui traggono la propria origine. Sono oggi in una posizione strategica per rispondere alle sfide della sostenibilità del nostro tempo, e rappresentano anche un modello per altri settori economici intenzionati ad intraprendere analogo percorso".
Dopo gli interventi dei presidenti dei tre Consorzi – Modesto De Cet per il Piave DOP, Giovanni Guarnieri per il Provolone Valpadana DOP e Paolo Cesaretti per la Casciotta d'Urbino DOP – è seguita la relazione di Roberta Terrigno di Domus Casei Ruminantia, dedicata al rapporto tra Aecis e sostenibilità. La ricerca vera e propria è stata quindi illustrata da Veronica Albanese e Giorgio Pedrazzini di NielsenIQ.
L'indagine ha analizzato le abitudini di consumo e le performance commerciali dei prodotti con certificazioni DOP, IGP e STG, con un'attenzione particolare al settore caseario. Il paniere complessivo dei prodotti che si caratterizzano come italiani comprende 27.978 referenze e genera vendite superiori a 11,6 miliardi di euro. Negli ultimi 12 mesi le indicazioni geografiche hanno registrato una contrazione dei volumi, ad eccezione dei prodotti DOP, unici a segnare una crescita, e dell'immagine del tricolore, rimasta sostanzialmente stabile. I marchi DOP risultano inoltre i più riconosciuti dai consumatori (2 su 3), insieme alle IGP e ai prodotti Bio, rispetto alle certificazioni STG e alle proposte Veg.
Le preferenze dei consumatori italiani indicano come i prodotti DOP siano percepiti come garanzia di qualità, autenticità e legame autentico con il territorio di produzione. La sostenibilità, intesa come metodo produttivo e rispetto del benessere di lavoratori e animali, condiziona le decisioni d'acquisto di circa un consumatore su due, con un impatto del 44% sulla scelta finale. Il concetto di sostenibilità è presente sulle etichette di oltre 121.000 referenze di prodotti alimentari di largo consumo che generano quasi 45 miliardi di euro nel canale della grande distribuzione italiana, con una crescita annua a valore del 2,1% e una riduzione contenuta dei volumi (-1,2%), secondo l'Osservatorio Immagino GS1 Italy 2025.
Nel mercato dei formaggi, prezzo e qualità rappresentano i fattori determinanti nelle scelte d'acquisto. Un consumatore su tre seleziona specificamente il punto vendita dove acquistare i formaggi desiderati, privilegiando negozi specializzati che propongono prodotti con certificazioni geografiche. Di conseguenza, oltre la metà degli acquirenti è disposta a spendere mediamente il 10% in più per formaggi che garantiscono provenienza e qualità tipica territoriale.
La ricerca NielsenIQ per Aecis, realizzata su un campione rappresentativo di 1.500 consumatori italiani di formaggi (età 25-64 anni) negli ultimi 12 mesi, ha fatto emergere tendenze significative in grado di guidare le decisioni strategiche del settore, trasformando i dati in opportunità per l'innovazione e le scelte produttive. Tra le indicazioni principali: incentivare concretamente i consumatori disposti a pagare di più per formaggi certificati, premiare i comportamenti virtuosi e trasformare la sostenibilità in un vantaggio tangibile, consolidando il legame tra marca e consumatore.
Affrontare la sfida della transizione verso sistemi alimentari sostenibili rappresenta una delle missioni strategiche che il settore agroalimentare è chiamato a realizzare, con il contributo fondamentale dei consumatori, in un millennio caratterizzato da cambiamenti rapidi guidati da una rinnovata consapevolezza: il soddisfacimento dei bisogni attuali dell'umanità non può compromettere il benessere delle generazioni future. Questo principio ispira anche il progetto finanziato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), nell'ambito del quale Aecis realizzerà una serie di iniziative informative, divulgative e scientifiche su tutto il territorio nazionale.
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