Il Poggio Rosso, guidato da Juan Quintero, conquista la prestigiosa Stella Verde Michelin
Sotto l’attenta guida dell’Executive Chef Juan Quintero, Il Poggio Rosso di Borgo San Felice vede confermata la prima Stella Michelin conquistata nel 2020 e ottiene la prestigiosa Stella Verde Michelin
Sotto l’attenta guida dell’Executive Chef Juan Quintero e la supervisione del pluristellato Chef Enrico Bartolini, Il Poggio Rosso, ristorante gourmet di Borgo San Felice - il Relais & Châteaux a cinque stelle del Gruppo Allianz – vede confermata la prima Stella Michelin conquistata nel 2020 e ottiene la prestigiosa Stella Verde Michelin. L’ambito riconoscimento, assegnato dall’autorevole Guida Michelin, premia i ristoranti all'avanguardia nel campo della sostenibilità, che lavorano con produttori e fornitori selezionati per evitare sprechi e ridurre la plastica nonché altri materiali non riciclabili dalla loro filiera, preoccupandosi così di diminuire l’impatto ambientale della propria attività.
L'annuncio è arrivato nel corso della presentazione della Guida Michelin Italia 2023.
“In questo momento storico, in cui l’emergenza ambientale a livello globale è fortemente sentita, per me è un dovere offrire il mio contributo” dichiara Juan Quintero, Executive Chef di Borgo San Felice. “Sono onorato di questo ulteriore riconoscimento. Da anni San Felice sta investendo a favore della sostenibilità con progetti concreti e quello della ristorazione contribuisce quotidianamente con azioni che vanno dalla scelta delle materie prime stagionali e dei fornitori locali allo smaltimento, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti fino all’attenzione verso la qualità della vita del personale e il sostegno a progetti sociali a livello locale, come il nostro Orto Felice”.
Il giovane chef di origini colombiane è arrivato a Il Poggio Rosso nel 2019 ottenendo la sua prima Stella Michelin nel 2020. Lo Chef Quintero guida la brigata con carattere, intuito e passione, trasferendo ai piatti la sua impronta originale: una visione cosmopolita del gusto che parte dalla valorizzazione della cucina del territorio interpretata e combinata con sapori di terre lontane. Come un artista è capace di suscitare emozioni, così Quintero pensa ai suoi piatti immaginando l’impatto sensoriale che suscitano, senza mai perdere di vista il gusto e la qualità.
Per gli ortaggi, lo Chef si affida ai prodotti dell’”Orto e dell’Aia Felice” (un progetto di inclusione sociale, che coinvolge giovani con disabilità e anziani residenti nella zona, promosso dalla Fondazione Allianz UMANA MENTE, in collaborazione con San Felice, la Regione Toscana, il Comune di Castelnuovo Berardenga e il Comitato della Terza Età) che vengono raccolti appena prima di essere elaborati in piatti creativi e sofisticati.
“La prima stella fu motivo di grande emozione e orgoglio, ma la soddisfazione che proviamo oggi è ancora maggiore” commenta Danilo Guerrini, Direttore Generale di Borgo San Felice “L’azienda fa della sostenibilità uno dei suoi pilastri e per noi eccellere significa andare in questa direzione. Oggi la stella verde rappresenta proprio questo: un esempio concreto di buone pratiche che tutto lo staff quotidianamente persegue con tenacia e responsabilità”.
LO CHEF
Nato in Colombia nel 1989, Juan Quintero arriva per la prima volta in Italia dopo aver conseguito il diploma professionale di cuoco. Nel 2010 vi fa ritorno, frequentando l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo in provincia di Cuneo e conseguendo la laurea triennale con il massimo dei voti. Durante questa esperienza ha modo di approfondire la storia e la scienza del cibo, dell’alimentazione e della gastronomia, ma cucinare rimane la sua grande vocazione. Inizia così la sua carriera lavorativa nei ristoranti di cucina tradizionale per poi approdare a quelli di alta cucina che gli permettono di viaggiare fra Italia, Spagna, Belgio e New York, arricchendo la sua formazione con esperienze importanti, tra cui spiccano gli anni passati al fianco di Chef pluristellati come Massimo Bottura e gli spagnoli Arzak. Nel 2015 decide di avviare un progetto personale di ristorazione nel Chianti che definisce “una terra magica che unisce cibo e vino”. Nel 2018 a Roma è il vincitore dell'edizione 2018 di “Chef Emergente”, la competizione di Witaly che premia i giovani talenti della ristorazione italiana e dal 2019 è Executive Chef presso il Relais & Châteaux Borgo San Felice, dove collabora con il pluristellato Chef Enrico Bartolini.
BORGO SAN FELICE
Borgo San Felice è un albergo diffuso a 5 stelle immerso nell’iconica campagna toscana del senese. Parte del Gruppo Allianz dal ‘70, dal 1992 è l’unico Relais & Châteaux del Chianti Classico e al contempo un Wine Resort: i vigneti e gli uliveti di proprietà che lo circondano, insieme alla Tenuta Campogiovanni, a sud di Montalcino e alla tenuta Bell’Aja a Bolgheri (che a Gennaio 2022 ha acquisito la Batzella), sono lo scenario delle attività vitivinicole di San Felice. Oltre a 29 camere e 31 suite nell’antico borgo medievale, la struttura comprende 2 ristoranti, piscina, palestra, campi da tennis, spa; appena fuori dal Borgo, 2 ville arricchiscono l’offerta per esperienze su misura con a disposizione tutti i servizi dell’Hotel. La ristorazione è gestita dall’Executive Chef Juan Quintero, in collaborazione con lo Chef pluristellato Enrico Bartolini, nei due ristoranti del Borgo: Il Poggio Rosso, intimo ed elegante, con una proposta gourmet ricercata, e l'Osteria del Grigio con una formula di cucina più semplice, nello spirito familiare della tradizione toscana.
Tra i progetti di responsabilità sociale dell’azienda spicca l'Orto Felice, promosso dalla Fondazione Allianz UMANA MENTE, che vede coinvolti, nella coltivazione di un orto e nell’allevamento di animali da cortile, giovani diversamente abili e alcuni anziani residenti della zona, per un trasferimento di sapere legato alle tradizioni del territorio unico nel suo genere.
Dal 2007 il Consiglio di Amministrazione di Borgo San Felice è presieduto da Mario Cuccia. Il Direttore Generale Danilo Guerrini coordina uno staff di 80 persone con l'esperienza consolidata nell'ospitalità a 5 stelle e con il garbo e l'attenzione tipica del "padrone di casa".
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