L'annata migliore di sempre per Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Sono stati presentati i dati economici 2019 per la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, e quella del 2019 viene definita come l'annata migliore di sempre con 92 milioni di bottiglie vendute e 524 mln di euro
“Stiamo vivendo un momento storico senza precedenti che sta minacciando il mondo intero in tutti i settori produttivi” esordisce Innocente Nardi Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG “Ma in questo scenario non facile siamo fieri di aver contribuito a consolidare nel corso degli anni passati la nostra Denominazione, che oggi può affrontare questa crisi con le competenze e le esperienze che l’hanno portata lo scorso anno, proprio il Cinquantesimo anniversario, a raggiungere i risultati economici migliori di sempre: 92 milioni di bottiglie vendute e un’ulteriore crescita a valore del 1,2%”.
I risultati economici 2019
Grazie alla vendemmia particolarmente generosa del 2018, le bottiglie prodotte e vendute nel 2019 hanno raggiunto i 92 milioni di unità, il maggior numero dalla nascita della Denominazione nel 1969. Questo in un contesto, che vede la superficie coltivabile a vigneto pressoché stabile, per via del raggiungimento della massima estensione produttiva, il valore del prodotto, non solo ha tenuto, ma anzi è aumentato del 1,2%. Questo conferma il progressivo riconoscimento da parte del mercato della qualità del prodotto offerto, risultato delle azioni di valorizzazione del prodotto e della Denominazione attuate dal consorzio. Il totale delle bottiglie vendute di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG corrisponde a poco meno di 50 milioni di bottiglie, per un valore di circa 296 mln di Euro, destinate al mercato nazionale (56,3%) e quasi 39 milioni dibottiglie, per un valore di circa 202 mln destinate al mercato internazionale (43,7%). Il mercato estero cresce per una precisa volontà e capacità dei produttori di raggiungere ulteriori mercati dove la domanda è in aumento e diminuisce lievemente quello interno come risultato della scelta commerciale di rivolgersi maggiormente al canale Horeca, più qualificante, a discapito dei canali Discount e Grossisti, meno remunerativi.Il valore della Denominazione: enoturismo e sostenibilità
L’immagine che la Denominazione proiettata fuori dai propri confini è riscontrabile nel crescente valore economico riconosciuto al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. La promozione della Denominazione e di azioni sostenibili delle cantine e degli agricoltori ha contribuito a incrementare questo valore che dal territorio ritroviamo in bottiglia. È ormai diffuso un sistema di accoglienza in cantina che le singole aziende stanno incrementando e in cui stanno investendo sia in termini di strutture ricettive sia in termini di personale dedicati. Lo stesso impegno è sempre più incisivo anche sul fronte della sostenibilità. Nel 2019 si sono raggiunti i 460 mila visitatori nella Denominazione, segnando un incremento del 13% rispetto al 2018 e del 45% rispetto al 2010. Le aziende della Denominazione stanno raccogliendo i frutti dell’impegno e un ritorno sugli investimenti realizzati in questo ambito. I risultati economici parlano di una spesa complessiva degli enoturisti che è cresciuta di circa il 25% rispetto al 2018, inoltre è cresciuta la spesa per visitatore che si attesta poco al di sotto dei 90 euro. Insieme all’attività enoturistica, che ormai appare consolidata, sarà incentivo di ulteriore sviluppo del settore il valore del riconoscimento UNESCO, testimone dell’unicità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. La bellezza e l’unicità di questo territorio sono custoditi con crescente orgoglio e impegno dei viticoltori e dei produttori che ormai in larga maggioranza aderiscono al Protocollo Viticolo redatto da Consorzio. Senza contare l’implementazione continua di azioni volte ad aumentare il benessere dei dipendenti nei luoghi di lavoro (72,6%), formazione dei professionisti con incontri per migliorare la qualità dell’uva (60,3%), l’utilizzo di risorse rinnovabili (55%).Il canale GDO prima e durante la crisi COVID
Il 2019 si è chiuso certamente in modo positivo per il Prosecco Superiore DOCG che rappresenta il 55,7 % del fatturato di Prosecco in GDO, e che cresce del 16,8% a valore e del 16,5% a volume. La GDO è anche il canale che oggi offre uno spaccato attuale della situazione perché si rivela il vero palcoscenico delle vendite del prodotto nel primo trimestre del 2020 (fonte IRI Infoscan). In un contesto di iniziale impennata delle vendite nella GDO dovute ai primi timori di rimanere sprovvisti di cibo, le vendite di vino in GDO hanno goduto in generale di maggior favore. In particolare, per quanto riguarda il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG può vantare un aumento delle vendite pari a un +16,8% a valore e +18,6% a volume. Questa crescita è ben visibile in tutti i canali e in tutte le aree, in particolare: Area Geografica + 14,1% nel Nord Ovest + 16,1% nel Nord Est + 19,1% nel Centro + Sardegna + 22,5% nel Sud Canali di vendita in GDO + 6,8% negli Ipermercati + 18,7% nei Supermercati + 14,8% negli Libero ServizioLe prospettive future
La lettura dei dati 2019 restituisce l’immagine di una Denominazione che per strutture produttive, competenze, relazioni commerciali e solidità complessiva del business potrà affrontare e superare la crisi di mercato che l’epidemia Covid-19 ha innescato a livello internazionale. La sinergia tra le attività produttive legate alla produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e il tessuto sociale della Denominazione sarà di fondamentale supporto per affrontare il prossimo futuro. L’attenzione al territorio che si manifesta anche in termini di azioni di solidarietà è una delle espressioni della solidità sociale della Denominazione. Dalle esperienze di crisi passate, anche se non paragonabili a quella attuale per impatto globale, si evince che a guadagnarne sarà ancora la qualità perché la domanda sarà più selettiva e i consumatori che sceglieranno Conegliano Valdobbiadene continueranno a farlo se il prodotto saprà appagarli. Ecco che in questo scenario avranno probabilmente più spazio le selezioni come la tipologia Rive e il Cartizze e giocheranno un ruolo centrale i valori della Denominazione come la sostenibilità e l’unicità del territorio. L’alta riconoscibilità del territorio, la sua percezione positiva, i recenti investimenti in strutture ricettive, sono premesse importanti e che portano a immaginare una ricaduta dai risvolti postivi per la Denominazione. Per essere coerenti con l’alto livello di attenzione del Consorzio rispetto alle risorse umane e in generale al benessere di tutti gli abitanti del territorio, è necessario iniziare a ponderare le decisioni in merito all’organizzazione della prossima vendemmia, perché possa avvenire nel massimo rispetto dei lavoratori e del lavoro svolto fino ad oggi.
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