L'appello dei ristoratori del Buon Ricordo per il settore
Dopo settimane di chiusura forzata, i Ristoranti del Buon Ricordo chiedono aiuto al Governo per ripartire: "Dateci un minimo di energia, poi toccherà a noi di rimboccarci le maniche".
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
È ormai trascorso oltre un mese da quel 22 febbraio in cui l'emergenza sanitaria ha avuto inizio. Le presenze nei ristoranti sono rapidamente diminuite a causa della paura e dell'incertezza dei consumatori, fino ad azzerarsi del tutto a causa della chiusura forzata, motivata dalle misure contenitive dettate dalle linee di Governo.
Anche l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo ha seguito, con speranza e fiducia, le disposizioni. L'associazione da oltre cinquant'anni promette un viaggio tra i sapori e i colori della cucina italiana. Le insegne racchiuse sotto il suo marchio, distribuite dal Nord al Sud dell’Italia e all'estero, rappresentano la migliore espressione della cucina regionale italiana e disegnano la mappa della gastronomia e dell’ospitalità Made in Italy.
Dalla sola chiusura serale alle sarrecinesche abbassate del tutto, con i dipendenti messi forzatamente in ferie, sono ormai trascorse settimane difficili, ma la fine non sembra essere vicina. La ristorazione, come tanti settori del nostro paese, dopo oltre un mese di emergenza sanitaria tira le somme di un momento assai critico, che ha bisogno di interventi importanti e tempestivi.
Dilazioni di pagamenti e contributi e la cassa integrazione per i dipendenti sono solo piccoli passi che per l'Unione Ristoratori del Buon Ricordo non sono abbastanza.
Dall'associazione arrivano parole di grande speranza e forza "Noi siamo da 56 anni ottimisti, vogliamo bene alla nostra Italia. Faremo di tutto per non mollare. Ma da soli non possiamo farcela".
La volontà da sola non basta, e questo è certo. Ma tutta la Ristorazione Italiana è pronta a ripartire non appena l'emergenza sarà finita. Nel frattempo, la richiesta di aiuto è forte e attende solo una mano tesa dal governo.
"Dateci un minimo di energia - dicono dall'associazione - poi toccherà a noi di rimboccarci le maniche".
Clicca qui per consultare la lista dei Ristoranti del Buon Ricordo
Compila il mio modulo online.