Le sfide generazionali dei rivenditori: il futuro del retail nel "gioco"

Gen Z e Alpha rappresentano il 25% della spesa al dettaglio, ma i rivenditori devono bilanciare esigenze diverse e recuperare il divertimento per attrarre tutti

2 Dic 2024 - 09:17
Le sfide generazionali dei rivenditori: il futuro del retail nel "gioco"

INDAGINI E RICERCHE - Le generazioni più giovani (Gen Z e Gen Alpha) contribuiscono ormai a una quota significativa della spesa dei consumatori (circa il 25%) nel commercio al dettaglio, ma questo dato deve essere attentamente valutato rispetto a una popolazione complessiva che invecchia, in cui i Boomer e la Gen X sono i maggiori spendaccioni (circa il 50%).

Le generazioni più giovani hanno esigenze e priorità sempre più polarizzate, che i rivenditori tradizionali stanno faticando ad affrontare. Le valutazioni della Gen Z sono sostanzialmente più basse e pochi rivenditori riescono a risuonare in modo coerente tra le generazioni.

I rivenditori si trovano di fronte a un imminente momento decisionale, ovvero se possono offrire in modo credibile un appeal senza tempo o se dovranno scegliere una parte del divario generazionale. Ciò sarà cruciale nello sviluppo di proposte adatte al futuro.

Questo è uno dei focus del Retail Proposition Index Report elaborato da OC&C Strategy Consultants, che tiene conto delle trasformazioni del nostro tempo e delle esigenze delle diverse generazioni, soprattutto le nuove, perché l'esperienza presso i rivenditori tradizionali possa generare appeal.

Retail Proposition Index

Nella 14a edizione del Retail Proposition Index (RPI) annuale di OC&C, è stato chiesto a oltre 48.000 acquirenti in tutto il mondo come valutano i luoghi in cui fanno acquisti e cosa determina le loro decisioni su dove acquistare.

L'anno scorso è stato un anno difficile sia per i consumatori che per i rivenditori, con l'incertezza economica e l'elevata inflazione che hanno compresso la fiducia dei consumatori e i redditi disponibili. I rivenditori hanno dovuto affrontare una domanda debole continua, concorrenza sui prezzi e costi operativi in ​​aumento, il che ha spinto a concentrarsi sui prezzi bassi e sull'efficienza dei costi sopra ogni altra cosa.

Inizia ora a farsi spazio un margine di miglioramento, un crescente ottimismo e si vede l'inflazione ritirarsi in molti mercati. Il miglioramento delle negoziazioni nei prossimi 12 mesi potrebbe fornire ai rivenditori un tanto necessario spazio di respiro per rivalutare le priorità e garantire che affrontino questioni strategiche a lungo termine.

Naviga nel gioco generazionale

Tra le indicazioni che vengono rilevate attraverso il report, senza dubbio quella di bilanciare le esigenze divergenti delle diverse fasce d'età attraverso gamme di prodotti mirate e proposte che soddisfano diversi stili di vita rappresenta un'ottima bussola per navigare il "gioco generazionale".

Le attuali proposte di vendita al dettaglio non trovano riscontro nelle generazioni più giovani, il che porta queste ultime ad avere una percezione peggiore dei rivenditori in generale.

Non dimenticare il divertimento

Il divertimento è andato perso dall'esperienza di vendita al dettaglio, lasciando i rivenditori più esposti che mai alla concorrenza del tempo libero per la spesa discrezionale dei consumatori. I consumatori continuano a dare priorità alla spesa per il tempo libero rispetto alla vendita al dettaglio.

I leader globali del tempo libero digitale (ad esempio Airbnb) hanno fissato un nuovo standard per le esperienze utente divertenti e stanno superando i rivenditori.

Il potenziale dei giochi

In un articolo comparso su The Drink Business relativo al report, si fa l'esempio dell'e-commerce Underground Cellar, che nel 2021 ha introdotto elementi di gioco per i suoi compratori di vino. Se un cliente ha sei bottiglie nel carrello, ognuna del valore di 30 dollari, può ottenere un miglioramento gratuito che potrebbe portare a bottiglie dal valore di 50 dollari o più al momento del pagamento. L'upgrade non è garantito, ma è una tattica di tipo "lancia i dadi e vedi cosa succede" che si è rivelata molto apprezzata sia dai consumatori che dai produttori di vino.

Iniziative di coinvolgimento come queste potrebbero essere la chiave per restituire il "divertimento" all'esperienza di acquisto di bevande e alimentari attraverso i canali tradizionali e gli e-commerce.

Per info: occstrategy.com/retail-proposition-index-2024

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