Marca del distributore: cresce fatturato e sostenibilità della filiera

Nel 2024 i prodotti marca del distributore raggiungono 26 miliardi di euro, dimostrando il ruolo guida nella sostenibilità della Distribuzione Moderna.

13 Gen 2025 - 14:23
Marca del distributore: cresce fatturato e sostenibilità della filiera

INDAGINI E RICERCHE - I prodotti a marchio del distributore (MDD) hanno generato nel 2024 un fatturato di 26 miliardi di euro (DMO+discount), segnando un incremento del +2,4% rispetto al 2023 e del +35,4% rispetto al 2019. Se considerati come un’unica azienda, questi numeri renderebbero la MDD la quarta realtà economica più grande in Italia. Questi dati provengono dall’analisi di TEHA (The European House - Ambrosetti) intitolata “Il ruolo guida della Distribuzione Moderna e della Marca del Distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare”, che sarà presentata il 15 gennaio a MARCA by BolognaFiere 2025. Lo studio esplora il valore economico, sociale e ambientale della Distribuzione Moderna, evidenziando come la MDD si confermi un punto di riferimento per la sostenibilità, imponendo standard elevati per interi comparti e collaborando con le aziende della filiera agroalimentare per favorire pratiche più sostenibili.

La transizione sostenibile non è più una scelta, ma una responsabilità - ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente ADM - Associazione Distribuzione Moderna. - Il nostro settore sta dimostrando con i fatti come crescita economica, sociale e tutela ambientale possano andare di pari passo. Investiamo in innovazione, creiamo lavoro, riduciamo gli sprechi e sosteniamo il risparmio delle famiglie italiane garantendo prodotti di qualità accessibili a tutti. Questo impegno è e continuerà a essere la nostra priorità strategica per il futuro del Paese”.

Oltre l'80% dei consumi alimentari italiani passa dalla Distribuzione Moderna

Più di 8 italiani su 10 fanno riferimento oggi alla distribuzione moderna per la propria spesa alimentare: il 65% tra supermercati e ipermercati, mentre il 16% preferisce il discount. Il restante 20% circa di consumatori frequenta mercati rionali (6,2%), si reca direttamente dal produttore (4,8%) o fa i propri acquisti in gastronomia (4,7%). “La Distribuzione Moderna – ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, TEHA – genera in Italia 208 miliardi di euro di valore aggiunto, il 10% del PIL tra il valore diretto (oltre 27 miliardi) e la filiera indiretta (181 miliardi). Un settore chiave che da anni coniuga la sostenibilità nella sua accezione più ampia alla crescita ascoltando le esigenze del mercato: secondo una nostra ricerca recente tre quarti degli italiani intervistati sono stati disposti a spendere fino al 20% in più per un prodotto sostenibile”.

Sostenibilità economica: più prodotti MDD, più fatturato, occupazione e valore

Secondo l’analisi TEHA per ADM (Associazione Distribuzione Moderna) le aziende il cui giro d’affari deriva per oltre l’80% dai prodotti a marchio del distributore, tra 2015 e 2023, hanno avuto un incremento medio annuo di fatturato dell’8,5%, meglio della media dell’industria alimentare (+3,9%). Analogamente chi aumenta l’offerta in MDD ha creato più occupati (+5,5% all’anno tra il 2015 e il 2023 per chi ha un’offerta di MDD oltre l’80%) e valore aggiunto (+9,3%). “La marca del distributore – ha commentato Lusetti – si dimostra, nel contesto della distribuzione moderna, una leva di crescita per il tessuto economico del Paese: è un acceleratore per i ricavi e per gli investimenti delle piccole imprese che contemporaneamente stimola le scelte sostenibili”.

Sostenibilità sociale: oltre 3 milioni di occupati

La distribuzione moderna impiega direttamente 447 mila persone e considerando la filiera sostiene oltre 2,9 milioni di posti di lavoro. Secondo i dati TEHA i contratti a tempo indeterminato rappresentano l’89% dei rapporti di lavoro con un’alta incidenza di donne (65%) e under 30 (20%). Negli ultimi anni l'inflazione alimentare ha raggiunto picchi del 13,5% mettendo in sofferenza i bilanci familiari soprattutto delle famiglie a basso reddito. Grazie ai prodotti a Marca del Distributore, però, sono stati generati quasi 20 miliardi (19,8) di euro di risparmi complessivi per le famiglie dal 2020 al 2024, grazie a prezzi rimasti mediamente più bassi rispetto ai prodotti di marca, consentendo un accesso più democratico a stili alimentari sani e sostenibili. “Sempre nell’ottica della sostenibilità, nel 2024 – ha sottolineato il presidente di ADM - sono state recuperate 14 mila tonnellate di cibo nel 2024 solo grazie alla collaborazione con Banco Alimentare (pari al fabbisogno annuo di 18 mila persone in difficoltà)".

Sostenibilità ambientale: -30% emissioni CO2 in 10 anni

Dal 2013 alla fine del 2022 si è passati da 8,7 kg di CO2 per euro generato dalla distribuzione moderna a 6,2 kg, una diminuzione del 30%. All’aumentare del fatturato le emissioni sono calate, un obiettivo e uno stimolo per tutti gli operatori della filiera. "Secondo un sondaggio che abbiamo realizzato insieme ad ADM in questi ultimi mesi – ha dichiarato De Molli – oltre il 46% delle imprese dell’industria alimentare migliorerà l’efficienza dei processi produttivi, ma è la Distribuzione Moderna che assume il ruolo di guida per il 58% delle imprese alimentari coinvolte: oltre la metà di loro ha dovuto introdurre cambiamenti per soddisfare i requisiti di sostenibilità della Distribuzione Moderna con un impatto molto o abbastanza significativo".

La ventunesima edizione di Marca by BolognaFiere si terrà il 15 e 16 gennaio 2025

L’appuntamento di Bologna è la manifestazione primaria delle aziende della Distribuzione Moderna Organizzata dove poter avere una visione dell’offerta di prodotti MDD, incontrare buyer e manager provenienti dalle principali catene distributive oltre che sviluppare accordi tra le aziende di produzione, food e non food, e i retailer.

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