Da marzo Airbnb apre anche agli hotel
Dal prossimo marzo tramite la piattaforma Airbnb sarà possibile prenotare non solo appartamenti ma anche hotel.
Tutto ciò è reso possibile da un accordo stipulato con SiteMinder, un’altra piattaforma digitale che offre agli alberghi diversi servizi compreso quello della gestione della presenza sui maggiori siti di prenotazione online.
In questo modo Airbnb potrà ampliare la propria offerta, avvicinandosi al mondo dell’hotellerie che tanto critica proprio questo strumento (vi raccontammo già in questa news le polemiche riguardo l’assenza di una precisa regolamentazione, non equiparabile a quella vigente per gli operatori del settore alberghiero, per i gestori delle case in fitto sul portale) e minando il monopolio di altre piattaforme come Expedia e o Booking.com che offrono già da tempo questo servizio e dalle quali fino a poco tempo fa si differenziava.
Inizialmente l’accordo con SiteMinder – che come si apprende dal portale Travel Weekly non è esclusivo e quindi non è escluso che potrebbero entrare in gioco altri partner commerciali – per testare il nuovo servizio metterà a disposizione dal suo portafoglio circa 15.000 strutture in tutto il mondo alle quali Airbnb ha garantito costi di servizio molto bassi, stimato tra il 3 e il 5%: una cifra molto inferiore rispetto a quella imposta dagli altri competitor che si aggira intorno al 30% della tariffa.
Airbnb fa sapere che accetterà nella sua “rete” vari tipi strutture a patto che rispettino alcuni precisi criteri, come, ad esempio, la ricercatezza negli arredamenti e nel design, o l’offerta di cibi e bevande locali.
Le potenzialità di Airbnb con questo accordo si dimostrano in costante aumento; questa novità, che è la più significativa attuata dalla piattaforma negli ultimi anni, ci fa pensare che non passerà inosservata nel settore.
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