Nel 2023 cambiamenti climatici e inflazione impattano negativamente sul mondo del vino

Secondo l'OIV il 2023 è stato a livello globale un anno di sfide complesse per il mondo del vino: volumi di produzione bassi, prezzi in aumento e inflazione

30 Apr 2024 - 15:23
Nel 2023 cambiamenti climatici e inflazione impattano negativamente sul mondo del vino

I cambiamenti climatici estremi hanno avuto un grande impatto sulle vigne e sulla produzione di vino: è quanto emerge dal rapporto dell'Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) sullo stato del settore nel 2023 anno in cui sono state affrontate ha sfide difficili; con volumi di produzione storicamente bassi e prezzi in aumento, l'anno è stato caratterizzato dagli effetti persistenti delle pressioni inflazionistiche iniziate nel 2022.

Il report evidenzia che la superficie viticola mondiale è diminuita dello 0,5% rispetto al 2022 arrivando a 7,2 milioni di ettari. Questo trend, osservato per il terzo anno consecutivo, è stato guidato dalla rimozione di vigneti nelle principali regioni viticole di tutto il mondo.

Come anticipato, sono le condizioni climatiche estreme, unite alle malattie fungine diffuse che hanno gravemente colpito molti vigneti in tutto il mondo e determinato una produzione di vino a livello mondiale molto bassa: si stimano 237 milioni di ettolitri, una cifra in calo del 10% rispetto al 2022. Si tratta secondo le stime OIV del quantitativo più basso dal 1961.

Per quanto riguarda il nostro paese, l'Italia risulta il secondo produttore di vino a livello mondiale. Ciò nonostante nel 2023 troviamo livelli di produzione in calo del 23,2%, per un totale di 38,3 milioni di ettolitri. Questo segna la produzione più bassa dal 1950, attribuita alle forti piogge che favoriscono il diffondersi della peronospora nelle regioni centrali e meridionali, a cui si aggiungono i danni da alluvione e grandine.

Per quanto riguarda i consumi, nel 2023 sono stati stimati a 221 milioni di ettolitri, in diminuzione del 2,6% rispetto al 2022, dove si definiva già un trend negativo. L'aumento dei costi di produzione e distribuzione, guidato dalle pressioni inflazionistiche, ha portato a prezzi più alti per i consumatori, che si ritrovano con un potere d'acquisto ridotto. Nonostante queste sfide, alcuni mercati principali hanno dimostrato resilienza.

Anche il commercio internazionale del vino nel 2023 è stato notevolmente influenzato dall'aumento dei prezzi. Sebbene il volume totale di vino esportato sia diminuito a 99 milioni di ettolitri, ciò è stato compensato da un alto valore, che ha raggiunto i 36 miliardi di euro. Il prezzo medio per litro di vino esportato ha raggiunto un record di 3,62 euro per litro.

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