Olimpiadi invernali 2026: grande conquista per l'Italia. Fipe entusiasta
È di lunedì sera l'annuncio che il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, ha deciso che sarà l'Italia a organizzare le Olimpiadi invernali del 2026, grazie alla candidatura congiunta di Milano e Cortina d'Ampezzo.
Le Olimpiadi invernali del 2026 coinvolgeranno, oltre alle due città menzionate, numerose altre località di Lombardia e Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano.
La cerimonia di apertura è prevista per il 6 febbraio 2026 e già il settore turistico e la ristorazione sono in fermento per quella che si presenta come una delle più grandi occasioni di business per l'afflusso di turisti e consumatori previsto, oltre che per gli investimenti che saranno effettuati da qui a 7 anni.
Proprio in questo contesto, la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha espresso tutta la soddisfazione per la conquista italiana e le grandi aspettative per quello che è un evento straordinario che ha risonanza internazionale.
“Il tandem Milano-Cortina sarà l’organizzatore dei Giochi Olimpici Invernali del 2026. L’assegnazione da parte del CIO viene a coronare un impegno straordinario condotto con grande intelligenza e professionalità da tutta la squadra italiana: le istituzioni come il Comune di Milano e il Comune di Cortina, Regione Lombardia e Regione Veneto che, insieme al Coni, agli atleti e ai testimonial hanno dimostrato grandi capacità organizzative e di convincimento. Quella di questa sera è una vittoria che fa bene a tutto il Paese, non solo alle città e alle Regioni che l’hanno conquistata sul campo. Fa bene a tutto il Paese perché dimostra, ancora una volta, il valore e il prestigio di cui l’Italia gode nel mondo. Da qui al 2026 il Paese dovrà essere ancora più compatto di quanto non lo sia stato in questi mesi, e tutte le componenti sociali, imprenditoriali - oltre a quelle sportive - dovranno dare il massimo per costruire straordinari momenti di accoglienza, sviluppare idee e progetti innovativi per ottenere grandi risultati sul piano del consenso, dell’immagine e, non ultimo, sul piano economico. Fipe e tutto il mondo della ristorazione, dell’accoglienza, del turismo in stile italiano sono pronti a fare la loro parte".
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