Pietro Del Vaglio firma l'interior design di Turiello
Wallpaper in tartan e arredi anni '60 rimandano a un'atmosfera anglosassone: sono alcuni elementi del lavoro di Pietro Del Vaglio per il ristorante Turiello.
Affascinato da sempre dal cross-over culturale, l’interior designer e scenografo Pietro Del Vaglio ha firmato il progetto del ristorante Turiello, nel cuore di Pozzuoli, Napoli. Una steak-house che ben sintetizza il pensiero stratificato ed emozionale del creativo, da oltre 30 anni è impegnato in progetti residenziali privati, ma anche nello styling di boutique e showroom, ristoranti e hotel in Italia e negli Stati Uniti.
Il locale nasce dalla volontà del committente, un imprenditore specializzato nella logistica a livello internazionale, di riunire in un unico luogo diverse eccellenze in ambito gastronomico con cui è venuto a contatto grazie al suo lavoro: piccole realtà di nicchia che producono vino, formaggi, salumi e carni. Proprio queste ultime rappresentano il fulcro dell’offerta di Turiello, una selezione di tagli pregiati esaltati da una cucina di ricette popolari e accessibili.
"Sono stato catturato da questo incontro di tradizioni, quella partenopea e quella anglosassone della steak-house", racconta Pietro Del Vaglio, che ha attinto alle sue esperienze e a un innato gusto cosmopolita per creare un ambiente ricco di stimoli sensoriali. L’atmosfera di Turiello è calda, dominata dai toni del giallo e dell’arancione abbinati al riposante grigio, le luci sono soffuse e gli arredi traggono ispirazione da un mood anni 50-60, in particolar modo i tavoli e le sedute. "Attorno al mondo della grande carne e delle sue cotture ci sono soprattutto una radice di tipo familiare e uno spirito di condivisione. A questo mi sono ispirato per il progetto di interior", commenta Del Vaglio.
Le grandi sale, che comunicano tra loro grazie a un architettonico gioco di arcate, sono caratterizzate da una differente scelta cromatica e tutte attraversate da una boiserie a mezza altezza color ocra o verde in ceramica, materiale nobile che ricorda le cucine di una volta e riporta alla mente i valori del fatto a mano e il concetto di calore. La parte alta dei muri è rivestita da wallpaper che omaggiano un’estetica tipicamente british grazie al tartan scozzese, declinato nei toni del marrone abbinato al giallo o al rosso, e sconfinano nel decorativismo francese che inneggia al tema del viaggio e dell’esplorazione con un grande mappamondo frammentato.
Dal soffitto a travi di legno pendono grandi paralumi dalla resa materica satinata, che richiamano il tema a liste della boiserie e illuminano in modo avvolgente gli spazi. Alle pareti opere d’arte astratte di Simone Chiorri e piatti decorativi celebrano il toro a cui è ispirato anche il logo.
La stessa atmosfera degli spazi comuni è evocata nelle toilette, ambienti che sembrano appoggiati su una roccia scultorea e in cui troneggiano lavabi realizzati con monoliti in pietra. Il rivestimento dei restrooms in acciaio patinato è su disegno originale di Del Vaglio. La vocazione di family restaurant è palpabile non solo nelle atmosfere casual dell’interno, ma anche nella presenza di un grande giardino accessibile ai bambini per il gioco e lo svago. Uno spazio aperto di cui è stato curato personalmente il design, con una scelta accurata del verde.
Questo progetto è il primo di una collaborazione fruttuosa che vedrà anche la realizzazione di un ristorante luxury e ben condensa la creatività poliedrica dell’interior designer.
Pietro Del Vaglio.
Con un diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Pietro del Vaglio ha sempre cercato di instaurare una relazione empatica tra il luogo e chi lo abita. In quest’ottica sono nati un’elegante villa a Capri in cui le pareti specchiate che rifiniscono gli interni portano nella dimora la magia del tramonto sul mare, ma anche un antico podere nel senese per cui sono state recuperate tecniche decorative tradizionali come quella dello sgraffito e in cui l’ingresso è stato definito con elementi illuminanti ad anfora che riprendono la silhouette di alcuni orci conservati al museo etrusco locale.
"È nella verità del marmo, del legno, dei metalli che si definisce la bellezza delle superfici e delle finiture", rivela Pietro Del Vaglio. Il dinamismo architettonico dei suoi interventi rimanda all’esperienza scultorea di Bernini, mentre nell’ambito del design l’approccio si rifà filosoficamente a sir Henry Cole, designer e imprenditore inglese che organizzò nel 1851 la grande Esposizione Universale Londinese e fondò il Victoria & Albert Museum.
Accanto ai suoi progetti di interior, Del Vaglio ha realizzato una collezione di sedute, tra cui spicca la poltrona Grace, esposta a Chicago in occasione di una mostra dedicata alle 25 sedute più interessanti degli ultimi 25 anni. I suoi lavori sono stati protagonisti di prestigiose pubblicazioni. Le riviste AD Germania e AD Italia hanno inserito svariate volte l’interior designer fra i nomi più interessanti del panorama contemporaneo. Nel 2018 Del Vaglio ha ricevuto a Napoli il Premio di Eccellenza per l’attività di progettista svolta nel mondo.
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