Porchettiamo: da dieci anni il festival della porchetta in Umbria
Nel weekend dal 18 al 20 maggio si è svolta, a San Terenziano di Gualdo Cattaneo in provincia di Perugia, la decima edizione di "Porchettiamo", il festival della porchetta che ha riunito migliaia di amatori in piazza per celebrare quella che è considerata la regina del cibo da strada.
Novità assoluta per l'edizione del 2018 è stata la presenza della porchetta della Sicilia, una new entry che si sta attestando sempre di più nel panorama del mercato delle sagre riguardanti questo alimento. Per un intero weekend San Terenziano si è trasformata nella capitale della porchetta d’Italia, con banchi di assaggio delle varietà di porchette provenienti dalle più diverse regioni d'Italia.
Degustazioni di birre artigianali, stand enogastronomici, vini della strada del sagrantino (una grande eccellenza dell'Umbra vitivinicola), salumi, formaggi e tutti i prodotti tipici che caratterizzano la tradizione culinaria del territorio umbro. Laboratori di cucina per i più piccoli, uno show cooking mirato sui temi dell'educazione alimentare, e tante attività collaterali fra musica, animazione e divertimento.
La manifestazione è stata patrocinata dal ministero delle Politiche agricole e alimentari, dalla Regione Umbria, dalla Camera di Commercio di Perugia e dal Gal Valle Umbra e Sibillini, e ha previsto anche un raduno podistico. In "piazza delle porchette", come è stata chiamata la piazza centrale di San Terenziano, sono sfilate le porchette di Grutti, il Cicotto Presidio Slow Food, quindi Bevagna e Casalalta, e non poteva mancare la porchetta di Ariccia, una delle patrie putative della porchetta, con la sua versione marchigiana. E poi quelle arrivate da più lontano, come la calabrese rigogliosa e piccante e la new entry della manifestazione: la porchetta siciliana da maiale nero dei Nebrodi. Porchettiamo non è solo una vetrina enogastronomica per un cibo che è specialità del centro Italia, ma è anche e soprattutto il racconto di un territorio e di comunità che portano avanti tradizioni e hanno storie da narrare a tutti; non lo fanno con le parole, ma attraverso i gesti che si ripetono da decenni, attraverso la cura e la dedizione, e infine attraverso le sensazioni e le emozioni che un prodotto locale è in grado di trasmettere.
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