Produzione di Pecorino Romano in eccesso: pericolo per l'intera filiera
Il Centro Studi Agricoli esprime preoccupazione per l’eccedenza di produzione di Pecorino Romano Dop; dall'inizio dell'anno sono stati prodotti 341.600 quintali rispetto ai 280mila previsti dal piano di produzione.
Un’eccedenza di oltre sessantamila quintali a cui vanno sommati i quarantamila in più datati 2017; si tratta quindi di circa 100mila quintali di surplus di pecorino romano Dop. "Il latte di pecora trasformato per produrre i 341.600 quintali, secondo i nostri calcoli - spiegano dal Centro Studi Agricoli- ammonta a 197.200.000 litri circa, rispetto ai 161.879.317 del 2017, con una resa di 5,78 litri per 1 Kg di formaggio prodotto (in pasta entro le 24 ore). Le produzioni di Pecorino Romano Dop nel mese di luglio pare risultino maggiori di circa il 100% delle produzioni dello stesso mese di luglio 2017"
Un eccesso di produzione che, combinato con un netto calo delle vendite (soprattutto nel mercato statunitense, da sempre punto forte di questa eccellenza italiana) porta a configurare una situazione di forte criticità per l’intera filiera.
Non considerando seriamente le conseguenze di questa problematica, si rischia di travolgere sia il settore produttivo, vale a dire gli allevatori, sia il mondo della trasformazione (caseifici, industriali e Cooperative), toccando questa volta anche il settore del credito.
Già nel 2016 le aziende agricole di allevamento sono state toccate duramente, in Sardegna, da una dura crisi che ha quasi messo in ginocchio il settore con un prezzo al litro del latte di pecora che raggiunse i 60 centesimi - e anche meno - al litro.
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