Record storico per il vino italiano: fatturato da 14 miliardi nel 2022
Il calo degli acquisti domestici del vino è compensato dai consumi fuori casa, facendo registrare al vino italiano un record storico di fatturato per il 2022.
È record storico per il vino italiano che ha raggiunto un fatturato di quasi 14 miliardi nel 2022, come risultato del balzo dell’export e del calo degli acquisti domestici compensati però dai consumi fuori casa con la riapertura della ristorazione.
Questi dati emergono dall'analisi realizzata da Coldiretti in occasione del Vinitaly, salone internazionale del vino in programma a Veronafiere fino al 5 aprile.
A trainare il fatturato del vino è soprattutto l’aumento a doppia cifra delle esportazioni, con gli acquisti di bottiglie Made in Italy in tutto il mondo cresciute del 10% nel 2022, quota 7,9 miliardi di euro, mentre a diminuire del 2,2% sono gli acquisti domestici. Queste cifre, basate su dati Ismea, evidenziano però una forte ripresa dalla ristorazione, con un importante impatto del turismo.
Le bottiglie Made in Italy sono per circa il 70% Docg, Doc e Igt, con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt), riconosciuti in Italia mentre solo il restante 30% sono vini da tavola.
L’Italia è leader mondiale della produzione di vino davanti a Francia e Spagna, i due principali competitor a livello internazionale, con una produzione che ha sfiorato i 50,3 milioni di ettolitri grazie all’impegno di 310mila aziende agricole, secondo le previsioni di Mipaaf e Commissione Europea.
Ma dal Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi.
"Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione”, ha affermato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, nel sottolineare che si tratta di “un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale”.
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