Vincisgrassi alla Maceratese STG registrati ufficialmente: salgono a 316 le IG italiane del Cibo
Registrata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
L 103 del 31/03/2022 la denominazione
Vincisgrassi alla Maceratese STG che, secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio Qualivita, è la numero 4 delle STG italiane e la numero 316 delle Indicazioni Geografiche agroalimentari dell’Italia, per un totale di 842 denominazioni DOP IGP STG nel comparto Cibo e Vino.
I Vincisgrassi alla Maceratese STG si riferiscono ad un primo piatto gratinato al forno ottenuto da tre preparazioni base: la pasta all’uovo fresca, il sugo di condimento ricco di carni, animali da cortile e loro frattaglie, maiale e vitello e la besciamella, a cui viene aggiunto del formaggio grattugiato Parmigiano Reggiano DOP o Grana Padano DOP. Il
territorio tradizionale di produzione dei Vincisgrassi alla Maceratese STG è originariamente riferibile alla regione
Marche.
Si tratta del primo prodotto italiano a Indicazione Geografica registrato nel 2022 e il quarto del comparto Cibo a livello europeo; a cui si aggiungono i 3 prodotti registrati da inizio anno in paesi Extra-UE.
Con la registrazione della nuova STG, l’Italia raggiunge quota 316 IG Cibo – di cui 173 DOP, 139 IGP e 4 STG – ai quali si aggiungono 526 prodotti vitivinicoli, per un totale di 842 denominazioni DOP IGP STG, a cui si aggiungono le 34 IG del comparto Spiriti. I Vincisgrassi della Maceratese STG appartengono alla classe 2.21 Piatti Pronti che conta 2 denominazioni.
Revisione della politica UE sulle Indicazioni Geografiche. Il commento di OriGIn Italia e Confagricoltura
La Commissione europea ha pubblicato il
31 marzo la sua proposta legislativa per la
revisione del Sistema delle Indicazioni Geografiche (IG) dell’UE.
"
La proposta di regolamento fornisce alcuni elementi apprezzabili in merito a maggiore tutela e controlli più efficaci delle IG, in particolare per quanto riguarda i nomi di dominio Internet. Tuttavia, la definizione dei concetti di evocazione e della genericità dei nomi potrebbe risultare in una limitazione della protezione delle IG. Allo stesso modo, altre disposizioni non vanno nella giusta direzione indicata di recente dalla riforma dell’organizzazione comune dei mercati e dal regolamento 1151/2012".
Così esordisce oriGIn EU nel commentare la notizia. Anche Confagricoltura ha preso posizione in merito, considerando la proposta di regolamento "
senz'altro condivisibile negli obiettivi, ma da approfondire sotto il profilo delle nuove procedure proposte.Il sistema delle indicazioni geografiche richiede la più rigorosa tutela nelle fasi di riconoscimento e di protezione".
Secondo Confagricoltura
va meglio precisato, in particolare, il ruolo che si intende affidare all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) nella fase di esame delle candidature e l’attività che potranno svolgere, in ambito nazionale, i gruppi di produttori autorizzati ai fini della tutela e dello sviluppo delle Indicazioni Geografiche. Da segnalare in termini positivi le proposte della Commissione per la
protezione delle IG nelle vendite online.
oriGIn EU sottolinea che la proposta manca di una visione chiara sul futuro delle IG.
“Alla luce di questo, oriGIn EU intende collaborare con i membri del Parlamenti europeo e gli Stati membri, così come con la Commissione europea, per un miglioramento della proposta legislativa, che è cruciale per il futuro del settore. Abbiamo bisogno di un sistema europeo ambizioso per le Indicazione Geografiche affinché i produttori possano continuare ad operare per lo sviluppo sostenibile delle zone rurali in tutta l’UE”, ha dichiarato il
presidente di oriGIn EU, Charles Deparis.
“
Ci aspettavamo qualcosa di molto diversa per la Riforma del Indicazioni Geografiche. La Commissione non ha colto in pieno la volontà degli operatori del sistema DOP IGP che in pochi anni hanno contribuito a creare un sistema alimentare di qualità riconosciuto in tutto il mondo che vale oltre 75 miliardi. Dobbiamo lavorare coesi a livello nazionale e europeo per cambiare radicalmente alcuni aspetti legislativi di questa proposta che non va nella direzione giusta. Abbiamo fiducia nei parlamentari europei ed in particolare del On. Paolo De Castro che conosce bene il nostro settore, ma abbiamo bisogno anche di tutto il supporto delle Regioni e del Ministero delle politiche agricole.” ha dichiarato il
presidente di oriGIn Italia, Cesare Baldrighi.