RHINOCEROS Le Restau & RoofBar, lo spazio gastronomico & mixology nel cuore di Roma

RHINOCEROS Le Restau & RoofBar è il progetto gastronomico & mixology firmato Manfredi Fine Hotels Collection

23 Giu 2023 - 14:32
RHINOCEROS Le Restau & RoofBar, lo spazio gastronomico & mixology nel cuore di Roma
La Grande Bellezza romana vive sulle panoramiche terrazze della Fondazione Rhinoceros, il palazzo dell’arte di Alda Fendi risalente al 1600 e inaugurato nel 2018 nel cuore del Velabro. Con l’intervento di recupero da parte dell’architetto Jean Nouvel, la struttura si è codificata secondo un rigoroso minimalismo per lasciar parlare l’incredibile panorama circostante, che è un viaggio nel tempo attraverso i secoli. Il rooftop entra in un nuovo corso, con con il progetto firmato Manfredi Fine Hotels Collection, di proprietà dei conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi, che ha acquisito la gestione di RHINOCEROS Le Restau & RoofBar per farne uno spazio gastronomico & mixology con la supervisione dell’Executive chef Giuseppe Di Iorio del ristorante AROMA (1* Michelin). Il Gruppo si è affermato con un portfolio di hotel e ristoranti in location esclusive, con servizi d’eccellenza per donare un’esperienza personalizzata, destinata a una clientela italiana e internazionale alla ricerca dell’autentico “made in Italy”.
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Rhinoceros- Le restau de la Galerie
Il concept che guida tutte le proprietà della collezione è “the View”, la vista incomparabile sugli scenari unici della Grande Bellezza italiana, da Capri, con gli splendidi Faraglioni, a Roma con il Colosseo e la nuova location che con la visuale spazia sul Palatino e sul Circo Massimo. Protagonista della scena da RHINOCEROS Le Restau & RoofBar è una cucina avvolgente e celebrativa dell’italianità, con un’attenzione particolare alla tradizione romana, secondo la visione dello chef Giuseppe Di Iorio in accordo con lo chef resident Alessandro Marata. Il Lounge bar in terrazza, invece, è il regno della mixology, dove si esprime a suon di “spirits” il Bar Manager Christian Comparone, perfetto esecutore di drink dalla grande estetica, capaci di raccontare una storia curiosa e affascinante e, allo stesso tempo, di evocare memorie e suscitare emozioni: la sua carta si ispira ai rinoceronti, secondo un gioco di apparenze che sorprendono per accostamenti e sapori.
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Rhinoceros- Le restau de la Galerie
A impreziosire l’esperienza è, inoltre, l’interior design firmato Giorgia Dennerlein di Loto AD Project, che per la terrazza e l’altana ha immaginato una nuova identità, pur inserendosi con garbo nel minimalismo dell’impianto, volta a stemperare il rigore della struttura. In primis, il rinoceronte che dà il nome al luogo rimane il filo che attraversa tutto il concept, con i suoi totem che puntellano il pavimento esterno. A corredo, sono state scelte delle palette di nuances a contrasto, con il rosso che domina a ricordare il tratto distintivo della Fondazione, nonché delle forme originali per i complementi d’arredo, tra linee circolari e morbide curve in stile optical art.

LA STRUTTURA

Ad attendere la clientela è una terrazza delle meraviglie su due livelli. Sulla sommità del palazzo, inaspettata e ricca di sorprese, è l’altana, un contenuto e romantico affaccio sulla Roma Antica, svelata attraverso i maestosi cavalli alati del Campidoglio, le millenarie rovine e gli alberi di Giuda in fiore del Palatino. I tetti spioventi e le terrazze delle esclusive dimore del centro storico fanno da cornice alla Basilica di Sant’Anastasio al Palatino, mentre si staglia sulla destra la grande parete verdeggiante del Circo Massimo. Dal lato opposto, si ammirano i diversi affascinanti volti delle architetture romane stratificatesi attraverso i secoli come i Templi di Vesta ed Ercole Vincitore (dalla rara forma circolare), la chiesa di Santa Maria In Cosmedin (raro esempio dell’architettura del XII secolo a Roma) a pochi passi dal Tevere e, sullo sfondo, le cupole della Sinagoga e di San Pietro: una vista mozzafiato che si apre dall’altana mentre si accede ai tavoli color fumé, adagiati su dei grandi rettangoli colorati dalle trame disegnate, accesi di luce quando il sole splende, per riflettersi nel rettangolo rosso laccato che disegna il perimetro della esclusiva cucina a vista.
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Rhinoceros- Le restau de la Galerie
Al piano sottostante, i rinoceronti in versione pixelata in bianco e nero, regnano nella vasta terrazza. Qui, sono due gli ambienti “en plein air”: il primo, riservato al ristorante, allestito con poltroncine color panna e tavoli antracite, il secondo dedicato al regno della mixology. Il cocktail bar si compone di un lungo bancone, anch’esso color rosso laccato, dotato di una scaffalatura tono su tono per tenere gli spirits in bella mostra. Gli sgabelli e i divanetti dalle trame nere e bianche, fanno compagnia a insolite poltrone dal grande appeal per forme audaci e tonalità accese: anche qui il rosso (colore caldo del tramonto) e il giallo, da una parte ricordano le tinte delle spezie più esotiche che approdavano nelle vicinanze, a un passo dal mercato del Foro Boario, ai tempi della Roma Antica, e dall’altra, la vivacità dei romani durante la bella stagione. Completano gli arredi i tavolini bianchi, anche di marmo, sia bassi che ad altezza mura perimetrali, per un indimenticabile aperitivo o dopocena con vista unica, toccando con un dito il cielo, avvolti dalla luce calda di piccole lampade gioiello. Non manca, infine, il ristorante interno, dove accomodati al tavolo si intravedono dalla finestra il magnifico Arco Quadrifronte detto di Giano, il Campidoglio, San Teodoro, e anche qui si ammirano le cupole dei luoghi simbolo di due delle tre principali religioni monoteiste. Una saletta arredata con dei tavoli neri con una pennellata rossa, fa compiere un salto indietro nel tempo, quando si ammirano le pareti con pietra e mattoni, che ricordano la tecnica di costruzione degli antichi romani dell’opus mixtum, che consisteva nel raggruppare nello stesso lavoro vari tipi di muratura. È in questo contesto urbano che l’archistar francese Jean Nouvel ha progettato il suo intervento sul Palazzo, puntando a un recupero della storia dell’edificio fatta di tracce minime stratificate, affiancate da segni iper contemporanei (come impianti a vista, pannellature d’acciaio e strutture in cemento) nell’ottica di un’armonizzazione che non smussasse i contrasti e di un concept creativo che preservasse e, al tempo stesso, innovasse, per conferire equilibrio alla duplice esigenza di ricomposizione e dialogo con le preesistenze. Così, allo stesso modo, si muovono seguendo una perfetta melodia tra mondi di ieri e di oggi, la cucina, il design e la mixology di RHINOCEROS Le Restau & RoofBar: partendo dal passato, dalla voglia di conservare e di testimoniare lo scorrere del tempo, attraverso il rispetto della memoria, si fa rivivere ciò che si è sedimentato, per aggiungere un altro livello di consapevolezza e abbracciare così il futuro per dare alla città un inaspettato luogo dove esprimere i suoi più nobili e creativi istinti.

LA CUCINA

Il trait d’union con il passato è reso più manifesto attraverso la filosofia culinaria del locale che celebra innanzitutto i romani e gli italiani, grazie al menu ideato dallo chef resident Alessandro Marata, con la supervisione di Giuseppe Di Iorio che, con maestria, fa convivere essenzialità e ricerca, coniugando con abilità i sapori, partendo dalle tipicità territoriali più ricche e gustose, presentate con mano e tecniche contemporanee. Racconta Di Iorio: “Realizziamo una cucina solida e ricca, con grandi piatti della tradizione eseguiti con tipologie di cotture differenti al servizio di una proposta di memoria raffinata ed elegante, per un’esperienza gastronomica capace di emozionare innanzitutto i nostri concittadini, risvegliando sensazioni del passato. Ho scelto Alessandro Marata come resident, perché è in grado di abbracciare questa visione e trasferirla pienamente nell’esecuzione dei piatti in carta. Abbiamo fatto un percorso insieme per due anni, poi ha lavorato con Francesco Apreda e, successivamente, ha intrapreso altre avventure. In questi anni l’ho sempre seguito, dandogli consigli quando mi sono stati chiesti, e oggi ci ritroviamo insieme per questo nuovo entusiasmante capitolo, dove mi aspetto che si esprima con la sua filosofia e la sua competenza, per raggiungere i migliori risultati”.
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Giuseppe Di Iorio Executive Chef RHINOCEROS E Aroma Restaurant
Quello tra Di Iorio e Marata diviene così un sodalizio che, dalla voglia di conservare e di testimoniare il passaggio del tempo attraverso il rispetto della memoria, presente nello stile dell’intero progetto di RHINOCEROS, sublima il ricordo sollecitandolo attraverso il palato, con sapori autentici. Ritorna anche in tavola il concetto di consapevolezza, portata a nuovi livelli, espressa attraverso tecniche contemporanee, gusti che esplodono in bocca, rotondi, familiari e golosi. I piatti sono fedeli alla loro stessa storia, impreziositi da ingredienti genuini e di stagione, per far assaggiare, in un luogo che invita alla convivialità e alla contemplazione della bellezza, pietanze che parlano della ricca cultura gastronomica locale, per un’esperienza esclusiva, raffinata e creativa. Alla base delle preparazioni di Alessandro Marata ci sono “Prodotti conosciuti sempre freschissimi che danno valore al lavoro delle piccole aziende, provenienti dunque dalla filiera corta. Questi ingredienti alleggeriscono il piatto, per una tradizione in chiave moderna che si concede anche alcune particolarità, ma il cui legame con la memoria rimane inalterato”. Una cucina curiosa e intrigante che prende forma in piatti come il Risotto come se fosse... una puttanesca, emblema della sfida dello chef di “dare una forma diversa ai sapori che conosciamo, conferendo loro tocchi a volte delicati, altre incisivi, per creare un effetto sorprendente”. Tema che ritorna nella Triglia pane e pizzaiola, che trae spunto dalla ricetta di un tempo, “ma scompone la preparazione, presentandosi come una triglia abbottonata con mollica profumata, una salsetta di ristretto di pizzaiola e una bombettina di pane”, precisa Marata. Immancabili poi sono i grandi classici della romanità, ma resi speciali da un guizzo creativo: dallo Spaghettone alla carbonara come piace a noi al Bottone cacio & pepe al mare, in cui la famosa cremina a base di pecorino romano e pepe diviene farcia per la pasta ripiena, accompagnata da sentori di mare, grazie alla cottura in brodo di cozze (ritrovate in versione quenelle sul piatto), insieme a una chips di crostacei. E nell’incontro tra mare e montagna, menzione speciale va al piatto Luciana incontra Amatrice e fanno una calaMarata: “Questa pietanza nasce per dimostrare come l’incontro di alcuni sapori forti possa dar vita a un accostamento armonioso che esalta i singoli gusti – racconta Marata – Da qui, l’abbinamento del guanciale con il polpo, per creare un sodalizio tra queste due rappresentanze: da un lato una salsa alla luciana e dall’altro l’amatriciana”. Attraverso una serie di preparazioni molto elaborate, giunge in tavola una calamarata cotta in un blend di brodi, servita con uno speciale ragù di moscardini e guanciale, impreziosita da dettagli come la cipolletta in agrodolce e la spuma di pecorino. E in un rimando costante ai sapori familiari, la carta si arricchisce di portate come Fusill’Oro arzilla e broccoli, Il nostro saltimbocca... di maiale, e l’immancabile Polletto e peperoni. Il fine pasto, proseguendo lungo la scia, propone la golosa Sfera di cioccolato bianco, ricotta e visciole ma, insieme ai dessert, presenta anche una Selezione di formaggi italiani: “È il nostro modo di celebrare i nonni e le radici contadine del Belpaese. Si porta a tavola il carrello dei formaggi, in memoria di questa antica usanza nelle case nostrane”, aggiunge Marata.
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Alessandro Marata Resident Chef RHINOCEROS

LA MIXOLOGY

La carta dei cocktail viaggia tra classici e twist, con piccoli gioielli alcolici di design all’altezza di una galleria d’arte, ospitati in bicchieri non convenzionali (come dei porta candele riadattati), ed è concepita e realizzata dal Bar Manager Christian Comparone, amante della bellezza e convinto sostenitore che la qualità del drink passi anche attraverso l’estetica e la storia che ha da raccontare. “Ogni cocktail è la creazione di un’esperienza, elemento imprescindibile per passare una bella serata. Nell’ideazione ed esecuzione, mi lascio influenzare dalla cucina di memoria: del resto noi e gli chef facciamo lo stesso lavoro. Io dilato l’acqua, loro riducono sul fornello. Dentro ogni singolo piatto o drink c’è la nostra personalità. A me, ad esempio, piace stupire con degli accostamenti di sapori improbabili, frutto di una costante ricerca e di continui giochi con gli ingredienti, come l’essenza di crosta di pane, per ricreare emozioni legate alla memoria, capaci di aprire i cassetti dei ricordi più belli”, spiega Comparone. Se l’apparenza inganna, ecco che, allora, una purea di cocco e una pasta di sesamo ricreano il gusto del caffè in un Martini cocktail, in uno stravolgimento tecnico reso però ben noto al gusto. La carta dei signature si compone di 8 drink suddivisi in tre categorie ispirate alle altrettante specie di rinoceronti viventi: 2 drink sono dedicati ai rinoceronti indonesiani (Sumatra e Giava); 4 drink sono ispirati agli africani (il Nero, e il Bianco, a suo volta omaggiato in un percorso degustativo suddiviso in 3 cocktail diversi); infine, ai rinoceronti dell’India del sud è dedicato il percorso a base di 2 drink, che prende il nome di “Crash Of Five”.
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Christian Comparone Bar Manager RHINOCEROS
I due rituali degustativi (il Bianco – con tre drink – e Crash Of Five – con due), intervallano la bevuta con degli amuse bouche, piccoli innesti culinari espressione del food pairing nella mixology, e sono pensati esattamente come un viaggio articolato in diverse portate: Entrée, Main Course e Dessert per il set menu Bianco ed Entrée e Main Course per il set menu Crash Of Five. Quest’ultimo, ad esempio, si apre con una sorta di rivisitazione del Vesper Martini, con note umami derivate dall’alga nori macerata in uno spirito di grano olandese e uno shrub che crea contrasto dolce-aspro al melograno; dopo, arriva a coccolare il palato un amuse bouche in abbinamento, subito seguito dal drink Main Course della linea, un cocktail che ricrea una sorta di Bloody Mary rigenerato, sostituendo il pomodoro ma fornendone il sapore attraverso una passata di fichi d’India e melograno, con qualche goccia di salsa di soia piccante e di miele di pane ai cinque cereali raffermo homemade. Nei signature e classici della carta Rhinoceros il tasso alcolico è uno standard drink intorno ai 16 gradi. Tra le proposte, poi, dove l’attenzione all’anti-spreco è massima (grazie anche alla tecnologia) e la freschezza al palato non manca mai, si fanno spazio delle opzioni vegane e dei cocktail non alcolici. I drink sono pensati per essere un indizio di quello che uscirà dalla cucina, come il cocktail aperitivo in stile “insalata”, in cui lo spinacio viene lavorato con l’estrazione. L’esperienza a 360 gradi offerta dal RoofBar di Rhinoceros è un suggestivo viaggio alla scoperta di storie e sapori, cultura e sapere, raffinata mixology che diventa momento da vivere e da godere circondati dalla Grande Bellezza della terrazza sul Palatino.
MANFREDI FINE HOTELS COLLECTION Di proprietà dei conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi, Manfredi Fine Hotels Collection propone un portfolio di hotel e ristoranti in location esclusive, che offrono servizi di assoluta eccellenza e un’esperienza altamente personalizzata a una clientela italiana e internazionale alla ricerca di bellezza e stile “made in Italy”. Il concept che guida tutte le proprietà della collezione è “the View”, la vista incomparabile sugli scenari unici della Grande Bellezza italiana, come i Faraglioni a Capri e il Colosseo a Roma. Nel cuore della Città eterna, sorgono Palazzo Manfredi Small Luxury Hotel, esclusiva dimora storica con vista unica sul Ludus Magnus e sul Colosseo, e il suo Aroma RoofTop Restaurant, con uno dei panorami più romantici e suggestivi al mondo. Completano l’offerta nella Capitale i Manfredi Apartments, perle di bellezza e ospitalità, il nuovo Palm Suite, un’oasi di riservatezza e design, e The Court Cocktail Bar di Palazzo Manfredi che è entrato tra i prime 75 indirizzi nella classifica TOP 500 Bars. A Capri, isola gioiello della Costiera Amalfitana, la collezione si impreziosisce grazie all’affascinante Punta Tragara Small Luxury Hotel, incantevole rifugio su una punta di roccia con vista sulla baia e sugli iconici Faraglioni. Disegnata da Le Corbusier, la villa ospita il ristorante stellato Le Monzù mentre nel borgo, a due passi dalla celebre Piazzetta, il Gruppo vanta il ristorante Mammà. Ancora a Capri, un’altra proprietà è Il Castiglione, un antico maniero sospeso fra cielo e mare che domina la baia di Marina Piccola e che, grazie a un attento restyling, è oggi un’esclusiva dimora all’insegna della riservatezza e del comfort, in uno scenario unico. La Manfredi Fine Hotels Collection rappresenta l’unico gruppo alberghiero indipendente ad avere in collection tre ristoranti stellati, a dimostrazione della vocazione alla qualità, autenticità e distintività che il Gruppo continua a perseguire. Una realtà imprenditoriale con radici antiche, che si distingue come brand d’eccellenza nell’arte dell’ospitalità, accoglienza e stile di vita italiani.
INFO RHINOCEROS Le Restau & RoofBar Via del Velabro 9, tel. 06-6798902. Orario: aperto a pranzo e a cena, dal martedì alla domenica, dalle ore 11 a mezzanotte. Chiuso il lunedì.
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