20 euro per 6 ore di lavoro?! Lo sfogo del cameriere di Modena su Tiktok: "È così che fate lavorare i giovani?"
Il cameriere di Modena ha registrato su Tiktok la sua conversazione surreale con il datore di lavoro che voleva pagarlo 20 euro per 6 ore di lavoro.
È diventata virale in poche ore la protesta di un giovane cameriere modenese, immortalata in un video diffuso sul suo canale Tiktok. Il ragazzo, dopo aver svolto un turno di sei ore in un ristorante della città, a titolo di prova, si vede consegnare dal ristoratore una banconota da 20 euro come paga. Facendo due conti, neanche troppo difficili, 3,33 euro all'ora netti, senza considerare le tasse perché la paga è in nero.
Nel video si sente il ragazzo, evidentemente alterato a causa del comportamento truffaldino del ristoratore, che si impone non accettando la paga. Il ristoratore probabilmente non sa di essere registrato, prova a offrirgli 30 euro, poi quando il ragazzo minaccia di chiamare la polizia arriva anche a 40, infine gli consegna i 50 euro pattuiti.
Una cifra che non si avvicina neanche alla paga all'ora netta per un cameriere, senza considerare che non c'era stata nessuna regolarizzazione del rapporto di lavoro.
"È così che fate lavorare i giovani? Gli dai 20 euro in 6 ore?" domanda il ragazzo avvilito, mentre si scontra, suo malgrado, con un terribile esempio di cattiva imprenditoria. E sì, questi esempi esistono, e gettano fango in modo pesante e istantaneo sull'intera categoria.
Ci si interroga da mesi su come fare a rendere attraenti per le persone giovani i mestieri Horeca, come rendere accattivante l'idea di diventare cuoco, cameriere, pizzaiolo per una studentessa o uno studente che non accettano di intraprendere un lavoro tanto pesante dal punto di vista fisico e mentale senza una paga adeguata. La domanda che serpeggia da mesi nel settore è: perché i giovani sono dissuasi dall'intraprendere questo genere di carriere? Di chi è la colpa? E poi ecco esempi lampanti, testimonianze della cattiva imprenditoria che tramite il passaparola arrivano a decretare il marcio in un'intera categoria.
Peccato. Peccato perché i bravi imprenditori, quelli che valorizzano le risorse umane, che rispettano il lavoro e le persone che lavorano, esistono e non sono pochi. Ma le loro voci non si sentono. Queste persone sono impegnate a lavorare e a fare cose concrete. Mentre i cattivi esempi, quelli che fanno urlare i ragazzi stanchi e demoralizzati mentre pretendono solo quello che gli spetta, ecco, quelli sì che fanno rumore.
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